Mentre i possessori di notebook, HP, Dell, Toshiba, Acer e Lenovo venduti tra l'ottobre 2004 e giugno 2005 dovranno verificare che le proprie batterie non rientrino nell'ultima campagna di richiamo, gli utenti di MacBook e MacBook Pro possono stare tranquilli: Apple non fa parte del programma di richiamo!
In questi ultimi giorni vi abbiamo riportato più notizie relative al richiamo volontario delle batterie difettose firmate Sony. Inizialmente i rapporti tecnici rilasciati dall'azienda avevano segnalato il coinvolgimento dei notebook HP, Dell e Toshiba, con un elenco che potete trovare a questo indirizzo, a cui in seguito si sono aggiunti i computer portatili Acer e Lenovo . Più volte abbiamo ricordato che l'azienda di Cupertino, già in passato vittima di casi di batterie esplosive, potrebbe anch'essa attivare un programma di richiamo per le batterie utilizzate dai propri MacBook e MacBook Pro.
Oggi pero', il portavoce Sony, Elizabeth Boukis, rilascia una dichiarazione relativa alle sorti di Apple, escludendo qualsiasi coinvolgimento dell'azienda della Mela Morsicata. Per il momento dunque, le batterie coinvolte sarebbero circa 100.000, di cui negli Stati Uniti 32.000 in computer portatili Hewlett-Packard, 3 mila per sistemi Toshiba e appena qualche centinaia per i notebook Dell. Atre 65.000 batterie sono state vendute e distribuite in Europa e Asia.
I possessori, dunque, di MacBook e MacBook Pro venduti tra l'ottobre del 2004 e giugno del 2005 potranno dormire sonni tranquilli e non rischiare incendi od esplosiosi improvvise. Il portavoce Sony, inoltre, tende a differenziare l'attuale richiamo con quello avvenuto nel 2006, in quanto in questo caso il problema sembra essere legato al design e alla fabbricazione delle celle delle batterie. Sony ha subito una perdita di 432 milioni di dollari nel 2006, quale sarà il bilancio al termine di questa campagna di richiamo?