Test

Intel ha concepito i processori Atom con l'obiettivo di realizzare CPU efficienti, adatte alla fruizione di contenuti tramite dispositivi a basso costo e di facile trasportabilità e per fare ciò ha dovuto ovviamente rinunciare alla pura potenza di calcolo. Abbiamo visto infatti come l'architettura in-order degli Atom ne limiti le prestazioni generali per contenere al massimo i consumi.

Alla luce di quanto detto e di quanto già sappiamo dai nostri passati test di piattaforme simili è normale che i risultati dei benchmark siano modesti e del resto tali piattaforme sono adatte a svolgere i compiti più diffusi nell'utenza media, ma bisogna ricordare che ovviamente non possono soddisfare chi ha esigenze differenti e deve svolgere task power demanding, come la creazione di contenuti o la fruizione di videogiochi.

Il punteggio sintetico restituito dall'indice di Microsoft Windows 7 è comunque leggermente più elevato rispetto alla media di tali piattaforme, grazie soprattutto agli score migliori ottenuti dalle RAM e dal sottosistema grafico NVIDIA.

Guardando i risultati di SuperPi e 7Zip non possiamo che ottenere conferme di quanto già sappiamo: ovviamente nel caso di SuperPi, trattandosi di un benchmark single-threaded, non risaltano le qualità della nostra CPU Atom dual-core, viceversa con 7Zip il vantaggio delle soluzioni dual core (che raddoppiano diventando 4 core logici grazie alla tecnologia Hyperthreading) si misura in un 35/40 % rispetto ad un Atom single-core. 

I 2022 punti ottenuti nel benchmark sintetico di sistema PCMark Vantage ribadiscono ancora una volta quanto detto in apertura: i sistemi dotati di piattaforme Intel Atom, specialmente se accoppiate a sottosistemi grafici più potenti come nel caso dello NVIDIA Next Gen ION, se la cavano piuttosto bene per quanto riguarda lo svolgimento dei compiti quotidiani e la riproduzione di contenuti multimediali, ma non possono certo essere impiegati per svolgere task più impegnativi.

Viceversa le buone prestazioni garantite dal sottosistema grafico NVIDIA risultano chiare dai punteggi ottenuti nei test di gioco, sia col 3DMark 2006 che con 3D MarkVantage: rispetto al chip IGP ION di prima generazione (basato su chip NVIDIA 9400M), NVIDIA Ion 2 può godere di un quantitativo di memoria DDR3 dedicata maggiore (512 MB) e di frequenze di lavoro superiori (535 MHz per la GPU, 790 MHz per le memorie e 1230 MHz pergli shader). Con il Sapphire Edge HD non avremo dunque alcuna difficoltà nel riprodurre filmati in HD fino a 1080p, cosa tuttora impossibile con le normali piattaforme Intel Atom dotate di IGP Intel.

Le differenze in termini di prestazioni grafiche fra i due sistemi NVIDIA Ion 2 si spiegano facilmente: Sapphire e Shuttle hanno fatto scelte di fondo differenti, preferendo la prima la versione con 16 CUDA core del chip NVIDIA Ion 2, mentre la seconda ha optato per la variante da 8 CUDA cores. Il nettop di Sapphire consente quindi anche di giocare 3D, mentre quello di Shuttle si limita ad assicurare la riproduzione multimediale in Alta Definizione con il vantaggio di disporre di un raffreddamento totalmente passivo, senza ventole (fanless).

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