Design, schermo e fotocamere

L’aspetto esteriore è singolare. Posteriormente prende vita un concerto di riflessi che disegnano una V o una freccia, mentre la colorazione blu ha un leggero gradiente sui bordi dello smartphone. Moschino firma questa edizione speciale e HONOR ridefinisce il concetto di libertà e grandezza grazie all’adozione dello schermo FullView, affascinante e mai banale, sebbene non sia AMOLED o a matrice OLED.

Il display è un’unità che non primeggia e non batte la concorrenza, che resta solo un passettino dietro questa soluzione con foro incorporato. Mi è dispiaciuto non trovare un sensore per lo sblocco del display incorporato, funzione non indispensabile ma che avrebbe meglio posizionato lo smartphone rispetto ai competitor.
Lo schermo è leggibile alla perfezione sotto la forte luce, merito della luminosità di punta (che il produttore stima sulle 700 candele), ma anche del sensore di luce ambientale. Il software segue alla perfezione quello che facciamo e calibra l’unità sufficientemente bene. C’è la modalità di protezione dalle luci blu e potete anche programmare la sua attivazione.

Honor View 20 ha un ampio display da 7,4 pollici

La disposizione delle due fotocamere posteriori è ben congeniata, ma mantengo una preferenza per quanto visto su Honor Magic 2. I due moduli sono sporgenti e potrebbero andare incontro alla normale usura e urtare qualche superficie rigida di troppo con il passare del tempo.
Frontalmente manca la simmetria fra parte alta e mento dello smartphone, nulla di nuovo... peccato perché mi è sempre piaciuta.

Interfacce sul bordo superioreIl punch hole è utile ed esteticamente gradevole

Particolare della AI camera di Honor View 20

Mi piacciono, e anche tanto, la velocità di accesso allo smartphone attraverso il riconoscimento del viso registrato e la rapidità mostrata dal sensore biometrico posto sul retro.
Sotto questo profilo non c’è nulla di nuovo, ma del resto HONOR in passato aveva già mostrato tutta la sua bravura e costanza.

Le due fotocamere sono efficaci ma non sempre nitidissime. Di fabbrica avrete il software impostato sulla modalità a 12MP e solo in questa vi sarà permesso di utilizzare lo zoom. Attivando i 48MP potrete catturare ogni minimo dettaglio in modo definito, a scanso di avvicinarvi digitalmente.

Le fotografie sono di ottima qualità, potrete impressionare le vostre giornate con o senza luce. La modalità Notte, infatti, agisce in modo superlativo e quindi v’invito a impiegarla sempre e comunque, seppure ci sia una perdita di qualità consistente. Gli scatti in controluce registrano dei flare violacei, nonostante ciò la definizione è sotanzialmente uniforme anche sui bordi dello scatto.

Cosa non mi ha convinto? L’HDR, pur funzionando bene, sovverte il riscontro cromatico della scena, inoltre la velocità di scatto è molto alta ma in alcune occasione l’applicazione Fotocamera non mi ha permesso di scattare. Chiamata in causa, ha semplicemente e ripetutamente dato forfait. Per risolvere il mal funzionamento, ho dovuto riavviare lo smartphone.
Peccato abbia riscontrato questo problema, che, a rigor di logica, dovrebbe essere solo passeggero o al massimo software.

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