Chrome OS
La cosa che colpisce per prima quando si apre il display lid del Samsung serie 5 è la velocità con cui si avvia il sistema operativo. Basta infatti meno di 10 secondi per trovarsi di fronte alla schermata di login di Chrome Os. Per potervi accedere è imperativo possedere un account Google; inserendo il vostro indirizzo Gmail e la vostra password avrete finalmente accesso alla schermata Home di Chrome Os.
Una piccola notazione: tra i vari profili di login troverete anche un profilo “Guest”, che vi permetterà di accedere alla rete in maniera anonima e senza lasciare traccia, visto che tutti i dati del profilo vengono cancellati non appena si effettua il logout o si spegne il portatile.
Una volta nella Home di Chrome Os ci sembrerà di aver semplicemente aperto una finestra dell'omonimo browser Chrome: quello che ci appare è infatti il classico layout del browser di casa Google integrato con qualche informazione aggiuntiva, come l'orologio, il livello del segnale Wi-Fi ed il livello di carica della batteria. Andando a cliccare sui settaggi scopriamo una sorta di pannello di controllo molto semplificato: i parametri che possiamo variare sono pochi e riguardano aspetti abbastanza marginali; di positivo c'è che un utente inesperto difficilmente potrà compromettere il funzionamento del sistema operativo, ma i più smaliziati si sentiranno inevitabilmente le mani legate.
Al centro della pagina troviamo tutta una serie di icone che ci rimandano alle varie applicazioni disponibili (immancabili Gmail, Google docs, Calendar), applicazioni a cui faranno compagnia quelle che scaricheremo dal ben fornito Web Store di Chrome, la cui icona campeggia anch'essa sulla nostra Home Page.
Una precisazione è doverosa: il termine “scaricare” non è del tutto appropriato, nel senso che nessuna applicazione verrà fisicamente installata sul nostro SSD, e tutte le icone che appariranno sulla nostra Home non saranno altro che rimandi a siti ed applicazioni web, per cui non utilizzabili se non si è connessi ad Internet.
Questo è il pregio ed il limite di Chrome OS: tutto è cloud, tutto è sulla rete, il nostro Chromebook non è altro che una finestra di accesso ad un mondo molto più grande (e più sicuro), in cui l'utente medio avrà a disposizione (quasi) tutto ciò che gli serve. Per contro se non si dispone di connessione Internet, saremo in grado di utilizzare ben poche features, anche se questo è un profilo su cui si stanno concentrando gli sforzi del team di sviluppo di Chrome OS e qualcosa già inizia a cambiare.
Per quanto riguarda la compatibilità con i diversi formati di file, non possiamo fare a meno di rilevare qualche inconveniente di troppo. Quando abbiamo inserito una chiavetta USB nel portatile si è aperto un semplicissimo file manager (la cui icona è anch'essa presente sulla home) che ci ha permesso di visualizzare il contenuto del nostro SSD e della chiavetta. Su di essa erano salvati file in vari formati, ma le uniche estensioni riconosciute sono state .jpg e .mp4. Per le prime è disponibile un comodo visualizzatore di immagini, mentre per le seconde un media player appare sotto forma di pop-up nell'angolo in basso a destra dello schermo, va detto che il filmato viene riprodotto anche se non si è connessi al web, cosa che fa presumere che i codec video siano già inclusi nel sistema operativo, oppure vengano immagazzinati dopo essere stati scaricati per la prima volta.