Il chromebook Samsung serie 5 è il protagonista di questa prova. Un portatile economico ma ricco di funzioni, basato su piattaforma Atom dual-core e sistema operativo Chrome OS, che però si dimostra ancora un po' acerbo.
Fin da quando i computer sono entrati a far parte del nostro quotidiano, si è sempre cercato di ricorrere ad un interfaccia uomo-macchina che fosse il più possibile pratica, veloce ed intuitiva. I vari sistemi operativi che si sono succeduti dagli anni '70 ad oggi hanno inizialmente puntato ad affinare queste caratteristiche, cercando in seguito di moltiplicare le loro funzioni ed i loro servizi.
Google sembra voler ripartire da questo concetto, introducendo un sistema operativo, il suo Chrome OS, che riprende logiche minimaliste basate sull'immediatezza e sulla semplicità, con l'aggiunta di un orientamento completamente proteso verso il Web.
Uno dei primi prodotti equipaggiati con il nuovo Chrome OS è il Chromebook Samsung serie 5, un portatile che per prezzo e prestazioni sembra posizionarsi fra i netbook di fascia alta più che fra i notebook.
Parlando di aspetto e dimensioni, il nuovo Samsung serie 5 presenta uno chassis in policarbonato dal design curato e molto moderno; l’aspetto elegante e minimale è interrotto soltanto dal logo Chrome, perfettamente integrato sulla cover che si può scegliere in finitura bianca o nera.
È un portatile da 12,1” che misura 29,4 x 21,9 x ~ 2 cm per quanto riguarda rispettivamente larghezza, lunghezza e spessore, il display SuperBright retroilluminato a LED e dotato di una risoluzione di 1280x800 pixel (WXGA) fornisce una eccellente illuminazione non affaticando gli occhi anche dopo lunghe sessioni di navigazione, mentre la batteria da 6 celle ai polimeri di litio con una capacità di 5900 mAh garantisce, a detta di casa madre, oltre 8 ore di autonomia. Il peso complessivo del prodotto è di soli 1480 gr, misura che combinata con le dimensioni compatte, gli garantisce un’ottima portabilità ed una eccezionale flessibilità di utilizzo.
Il cuore pulsante del Chromebook Samsung è un Intel Atom N570, processore dual core con clock di 1,66 Ghz, coadiuvato da 2GB di RAM DDR3 e un SSD da 16 GB. L'unità grafica è l'Intel Graphics Media Accelerator 3150 ed è integrata sulla CPU. A seconda del modello, il Chromebook Samsung veniva proposto a 399€ per la versione Wi-Fi e a 449€ per la configurazione Wi-Fi + 3G, ma recentemente i prezzi sono stati scontati di 50€, scendendo rispettivamente a 349 euro e 399 euro.
Caratteristiche tecniche
- Sistema operativo: Google Chrome OS
- Processore: Intel® ATOM N570 (1,66 GHz, 667 MHz, 2 x 512 KB)
- Chipset: Intel NM10 PCH
- Memoria di sistema: 2 GB DDR3, 1 x SODIMM
- Schermo: LCD WXGA 12,1" (1280 x 800), 300 nit, Non-Gloss
- Scheda video: Intel GMA 3150 (grafica interna)
- Storage: 16 GB SSD MSATA SanDisk
- Drive ottico: assente
- Audio: HD (High Definition) con SRS Premium, microfono a cancellazione di rumore e 2 speaker stereo da 1,5W
- Networking: Wireless LAN 802.11 abg/n, WWAN HSPA (opzionale)
- Porte: VGA con adattatore, jack audio cuffie/microfono, 3 x USB 2.0
- Espansioni: Multi Card Slot 4-in-1 (SD, SDHC, SDXC, MMC)
- Sicurezza: Modulo TPM (Trusted Platform Module)
- Batteria: standard a 6 celle
- Dimensioni (L x P x A): 29,42 x 21,95 x 1,99 ~ 2 cm
- Peso: 1,3 kg, batteria standard inclusa
Unboxing
La versione giunta in redazione presumibilmente non era corredata del packaging finale destinato al pubblico. La confezione, in cartone bianco, è compatta e poco ingombrante, così come l’alimentatore, davvero discreto e di pratico utilizzo. Il corredo comprende anche un adattatore VGA.
Design e prime impressioni
Come già accennato, il design scelto da Samsung per questa sua nuova creatura è sobrio ed elegante, i materiali che lo compongono sono di discreta qualità ed anche l’assemblaggio risulta impeccabile. Insomma il Chromebook Samsung serie 5 è bello da vedere sia chiuso, con il logo Chrome a rilievo, sia aperto grazie al nuovo schermo LCD SuperBright, che illumina una tastiera ad isola pratica e compatta ed un touchpad dalle dimensioni davvero generose.
Il nostro esemplare presenta un display lid con finitura bianca, ma ricordiamo che è possibile anche optare per una cover nera. Sia il modello bicromatico, che quello total black, presentano differenti finiture sui vari pannelli che formano lo chassis: finitura lucida, più resistente ai raschi, per il coperchio, e finitura opaca, più pratica, per la C-shell ed il fondo.
Lo schermo scorre su una cerniera che lo porta a posizionarsi posteriormente rispetto al resto della macchina. È una scelta costruttiva esteticamente molto gradevole e che spiega la distribuzione delle varie interfacce esclusivamente sui lati e frontalmente.
Lo stesso stile minimale e lineare del Chromebook si ritrova anche sul fondo che ospita soltanto 4 griglie utili all’areazione dei componenti, più due griglie più piccole posizionate lateralmente, dietro cui sono situati i due altoparlanti. La batteria non è immediatamente raggiungibile, ma se avete un minimo di esperienza non avrete difficoltà a rimuovere il pannello che ricopre il fondo del portatile, raggiungendo così i componenti interni.
Interfacce
Il parco interfacce come già detto in precedenza non trova spazio disponibile nella parte posteriore del Chromebook ma risulta comunque buono considerando il segmento di mercato in cui si colloca. Da notare che quasi tutte le porte sono protette da sportellini in plastica che riducono il rischio di infiltrazioni di polvere o liquidi.
La porta mini VGA va utilizzata insieme all'adattatore VGA fornito a corredo.
Lato Sinistro: Su questo lato sono ospitati una porta USB 2.0 e l’uscita mini VGA mascherati da una piccola placchetta di plastica, il jack per l’alimentazione e il pratico jack combo cuffie-microfono.
Lato Destro: Il lato destro ospita invece una seconda porta USB 2.0 e lo slot per la SIM necessaria al collegamento 3G (ove previsto) accanto al quale trova posto un piccolo interruttore che permette il reset della macchina.
Lato Frontale: Frontalmente, trova invece spazio il lettore di schede, in grado di supportare i formati SD, SDHC, SDXC e MMC.
Processore, piattaforma e memoria
L’Intel Atom N570, scelto per equipaggiare il Chromebook Samsung, si trova a suo agio nella maggior parte delle situazioni. I due core si raddoppiano riuscendo ad eseguire fino a 4 thread simultaneamente, grazie alla tecnologia Hyperthreading, e sono capaci di raggiungere una frequenza di 1.66 GHz, assicurando finalmente quella pienezza di capacità multimediali che gli utenti attendevano da tempo.
Il TDP sale a 8,5W per il processore ed a 10,6W per la piattaforma: nel complesso quindi l'efficienza energetica resta buona a vantaggio di temperature e consumi. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che i chromebook sono essenzialmente degli ultraportatili ed in quanto tali privilegiano la durata della batteria, la leggerezza e il comfort d'uso.
Il processore Atom N570 integra anche un controller di memoria che supporta fino a 2GB di memoria DDR3, su un unico canale, che è anche la stessa configurazione del nostro chromebook di prova. Non è quindi possibile espandere ulteriormente la capacità della memoria.
Come sempre, la gestione delle interfacce di I/O sugli ultraportatili Atom è affidata al PCH NM10, un chip d'accompagnamento che supporta fino a 8 porte USB 2.0, 2 porte SATA II 3Gbps e 4 link PCI Express. Lo stesso chip integra un controller Ethernet 10/100 ed un codec Intel HD Audio.
Audio e Video
Il display 1280x800 pixel retroilluminato a LED unisce uno spessore davvero minimo ad un ottima luminosità (300 nit). Se la piattaforma hardware del Samsung serie 5 è simile a quella dei comuni netbook, sotto questo profilo invece il chromebook spicca per comfort e versatilità. La diagonale di 12 pollici e la risoluzione WXGA offrono un'area di lavoro più ampia e comoda, che andrà ad affaticare meno la vista. Inoltre la brillantezza di 300 candele e la finitura antiriflesso permetteranno di utilizzare con successo questo portatile anche all'aperto.
A governare la grafica è il chip IGP Intel GMA 3150, comune agli Atom Pine View. Il principale neo di questa soluzione in ambito multimediale è rappresentato dalla mancanza di un decoder hardware per i formati video compressi di ultima generazione, come lo H.264. Il lavoro di decodifica viene delegato ai core della CPU, che nel caso dell'Atom N570 riesce a smaltire persino i video in formato Full HD 1080p. Abbiamo verificato questa capacità in varie recensioni di netbook basati su OS Windows 7, ma Chrome OS sembra rappresentare un'eccezione: non siamo riusciti a riprodurre video HD 1080p in modo fluido sul nostro chromebook!
Nulla di particolare da segnalare, invece, sul versante dell'audio, anche se i due speaker da 1.5W sono posizionati lateralmente sul fondo dello chassis, e questo fa sì che il suono rimbalzi sulla superficie di appoggio del portatile prima di arrivare al nostro orecchio. La qualità acustica dipende molto quindi dalla superficie di appoggio del portatile: in alcuni casi il suono potrebbe risultare debole, distorto e poco gradevole.
Tastiera e Touchpad
La tastiera full size, con layout ad isola e mascherina nera con finitura lucida, è stata rivisitata in chiave prettamente web-centrica: spariscono infatti il tasto “Caps Lock”, sostituito da un comodo tasto “ricerca” che ci permette di aprire istantaneamente una scheda per la ricerca su Internet, ed i tasti funzione ( i vecchi F1, F2, ecc, da utilizzare in combinazione con il tasto Fn) sostituiti da pulsanti che riproducono le principali funzionalità di un web browser (avanti, indietro, aggiorna) oltre che da un tasto che ci permette di entrare ed uscire rapidamente dalla modalità full-screen, ed un ulteriore pulsante che svolge la funzione di scorrere le varie finestre aperte ( la vecchia combinazione Alt + Tab). Il resto della fila ospita tasti deputati alla regolazione della luminosità dello schermo e del livello dell'audio.
È quindi evidente il tentativo di migliorare l'ergonomia e la facilità di utilizzo della tastiera, che è uno di quei componenti che è stato meno innovato nella storia dei notebook. Il risultato è apprezzabile: la tastiera del chromebook Samsung è confortevole, precisa e sufficientemente ergonomica, considerate le dimensioni della base, e può essere utilizzata senza problemi anche per sessioni prolungate di battitura.
Anche il touchpad sembra pensato per agevolare la navigazione: è molto grande, supporta il multitouch ed integra un unico tasto nascosto sotto la membrana sensibile. Le funzioni di “tasto destro”, “scroll”, e “drag and drop”, vengono esercitate grazie al multitouch: click con due dita per il tasto destro, scroll con due dita, e click con un dito mentre il secondo sposta l'oggetto selezionato per il drag and drop.
L'idea è buona ma è vanificata dalla scarsa reattività del touchpad. Pur incrementandone la sensibilità dal pannello di controllo, è sempre un po' in ritardo rispetto agli input che gli si danno.
Storage e Reti
L’unità di storage è un SSD mSATA prodotto da SanDisk, modello SDSA4DH, con capacità di 16GB (SanDisk realizza tagli fino a 64GB). Una scelta probabilmente determinata da ragioni di prezzo, se si considera che Samsung Semiconduttori ha a listino dei modelli di SSD mSATA dalle ottime prestazioni e con capacità massima di 128GB. Le prestazioni dello SSD in uso sono comunque più che sufficienti per un portatile di questa categoria e adeguate all'interfaccia SATA II 3Gbps utilizzata dal device.
Il drive allo stato solido costituisce infatti uno degli ingredienti fondamentali che consentono al chromebook Samsung serie 5 di avere prestazioni scattanti: l’avvio del sistema operativo avviene in meno di 10 secondi e la ripresa dallo standby è praticamente istantanea. Inoltre una cache integrata migliora la velocità in scrittura fino a 5 volte rispetto alla media della sua categoria. La limitata capacità di stoccaggio potrebbe però far sorgere qualche perplessità, anche se va detto, come vedremo più avanti, che il Chromebook è pensato per archiviare dati principalmente via cloud, e quindi uno spazio di 16 GB può risultare più che sufficiente per la cache.
Una curiosità: il drive SSD è esattamente lo stesso modulo che equipaggiava le unità demo Google Chromebook CR-48.
Per quanto concerne la connettività, il Chromebook Samsung è dotato di un modulo Wi-Fi 802.11 abg/n con formato half-size PCI-E minicard prodotto da Atheros, modello AR5BHB116, abbinato ad un modem 3G (se previsto) compatibile con le reti mobile HSPA. L'interfaccia di rete wireless è sufficientemente stabile, potendo contare su due antenne in trasmissione e ricezione, ma se avete intenzione di utilizzare il portatile in mobilità vi consigliamo vivamente di optare per il modello con 3G integrato.
Batteria
Complice l'elevata efficienza energetica della piattaforma Intel Atom, la batteria da 61Wh ai polimeri di Litio riesce ad alimentare il Samsung serie 5 per oltre 8 ore di uso ininterrotto. Si tratta di un risultato in linea con quello dei netbook che adoperano gli stessi chip, anzi leggermente migliore se si considera che il nostro chromebook ha un pannello LCD di dimensioni più ampie e con una brillantezza superiore del 50%. Ovviamente concorrono anche gli altri componenti, come il modulo WiFi, capace di lavorare in modalità MIMO 1x1 per consumare meno, e il drive SSD SanDisk.
Purtroppo la batteria è interna, ma come abbiamo già avuto modo di chiarire, il pannello inferiore può essere rimosso con facilità nell'ipotesi in cui dobbiate eseguire interventi di manutenzione o riparazione.
Chrome OS
La cosa che colpisce per prima quando si apre il display lid del Samsung serie 5 è la velocità con cui si avvia il sistema operativo. Basta infatti meno di 10 secondi per trovarsi di fronte alla schermata di login di Chrome Os. Per potervi accedere è imperativo possedere un account Google; inserendo il vostro indirizzo Gmail e la vostra password avrete finalmente accesso alla schermata Home di Chrome Os.
Una piccola notazione: tra i vari profili di login troverete anche un profilo “Guest”, che vi permetterà di accedere alla rete in maniera anonima e senza lasciare traccia, visto che tutti i dati del profilo vengono cancellati non appena si effettua il logout o si spegne il portatile.
Una volta nella Home di Chrome Os ci sembrerà di aver semplicemente aperto una finestra dell'omonimo browser Chrome: quello che ci appare è infatti il classico layout del browser di casa Google integrato con qualche informazione aggiuntiva, come l'orologio, il livello del segnale Wi-Fi ed il livello di carica della batteria. Andando a cliccare sui settaggi scopriamo una sorta di pannello di controllo molto semplificato: i parametri che possiamo variare sono pochi e riguardano aspetti abbastanza marginali; di positivo c'è che un utente inesperto difficilmente potrà compromettere il funzionamento del sistema operativo, ma i più smaliziati si sentiranno inevitabilmente le mani legate.
Al centro della pagina troviamo tutta una serie di icone che ci rimandano alle varie applicazioni disponibili (immancabili Gmail, Google docs, Calendar), applicazioni a cui faranno compagnia quelle che scaricheremo dal ben fornito Web Store di Chrome, la cui icona campeggia anch'essa sulla nostra Home Page.
Una precisazione è doverosa: il termine “scaricare” non è del tutto appropriato, nel senso che nessuna applicazione verrà fisicamente installata sul nostro SSD, e tutte le icone che appariranno sulla nostra Home non saranno altro che rimandi a siti ed applicazioni web, per cui non utilizzabili se non si è connessi ad Internet.
Questo è il pregio ed il limite di Chrome OS: tutto è cloud, tutto è sulla rete, il nostro Chromebook non è altro che una finestra di accesso ad un mondo molto più grande (e più sicuro), in cui l'utente medio avrà a disposizione (quasi) tutto ciò che gli serve. Per contro se non si dispone di connessione Internet, saremo in grado di utilizzare ben poche features, anche se questo è un profilo su cui si stanno concentrando gli sforzi del team di sviluppo di Chrome OS e qualcosa già inizia a cambiare.
Per quanto riguarda la compatibilità con i diversi formati di file, non possiamo fare a meno di rilevare qualche inconveniente di troppo. Quando abbiamo inserito una chiavetta USB nel portatile si è aperto un semplicissimo file manager (la cui icona è anch'essa presente sulla home) che ci ha permesso di visualizzare il contenuto del nostro SSD e della chiavetta. Su di essa erano salvati file in vari formati, ma le uniche estensioni riconosciute sono state .jpg e .mp4. Per le prime è disponibile un comodo visualizzatore di immagini, mentre per le seconde un media player appare sotto forma di pop-up nell'angolo in basso a destra dello schermo, va detto che il filmato viene riprodotto anche se non si è connessi al web, cosa che fa presumere che i codec video siano già inclusi nel sistema operativo, oppure vengano immagazzinati dopo essere stati scaricati per la prima volta.
Conclusioni
Il chromebook Samsung serie 5 dimostra innegabili affinità con i netbook sul versante della dotazione hardware. Qui l'esperienza del produttore corano viene messa a frutto con una progettazione felice, attenta ai dettagli, indirizzata a rendere più confortevole l'esperienza d'uso, sia indoor che outdoor. Circa il sistema operativo Chrome OS, invece, non si possono tacere alcuni limiti che possono ridurre o compromettere un utilizzo comodo ed efficace.
Il nostro giudizio però, più che essere critico verso un sistema operativo in fasce come Chrome OS, vuole essere d'incoraggiamento. Del resto leggere mail e navigare non è mai complicato, così come scrivere documenti di testo o godersi un film; la portabilità è ottima e l'autonomia superiore alla media. Le premesse per uno sviluppo positivo di Chrome OS ci sono tutte, ma ad oggi il sistema operativo di Google appare ancora acerbo.
È impossibile non rilevare che nella stessa fascia di prezzo si collochino tanti prodotti con hardware simile ma con sistemi operativi più maturi e sfruttabili. Bisogna però evidenziare che il cloud limita enormemente il pericolo di contrarre virus o malware di qualsiasi tipo, e questo pone (per ora) Chrome Os dal punto di vista della sicurezza, una spanna sopra la concorrenza.
Consigliato ai navigatori incalliti, ai fan dei social network, a chi necessita di un terminale che duri una intera giornata lavorativa, e a chi vuole scommettere sul futuro dell'OS di big G.