Design, schermo e tastiera
L’aspetto esteriore non nasconde la natura gaming di questo Acer: linee decise, dettagli muscolosi e un’enorme griglia nera e rossa pensata per l’allontanamento dell’aria calda.
La costruzione è pregevole: poggiapolsi e scocca sono realizzati in alluminio laminato e spazzolato di colore nero con taglio diamante. La scocca superiore fa sfoggio del logo e della scritta Predator al centro e di due linee rosso sangue ai lati, che sottolineano il cambio di forme della superficie.
Il bordo superiore è in plastica rigida e satinata con una trama triangolare piacevole al tatto che aiuta l’utente a non sporcare la scocca all’apertura dello schermo. L’alluminio impiegato, sebbene sia di ottima qualità, raccoglie molte ditate e non fa al caso di chi voglia avere a tutti i costi una superficie pulita.
Da chiuso l’attenzione dell’utente è calamitata dalla griglia rossa, che sfortunatamente è in plastica. L’impiego di un materiale meno pregiato non sarebbe stato un problema grave (anche perché l’alternanza di materiali più leggeri è un sollievo per la schiena in caso di spostamenti) se Acer non avesse realizzato questo bellissimo dettaglio con un evidente espediente stilistico: la griglia è solo per metà pensata per la ventilazione di CPU e GPU, mentre l’altra metà è semplicemente cieca (le aperture sono in realtà chiuse).
Non è un problema, ma su un dettaglio così “sexy” un po’ di attenzione in più mi sarebbe piaciuta.
Lo schermo è un’unità da 15,6 pollici con risoluzione Full HD di tipo IPS (ConfyView nella terminologia del marketing Acer). I colori riprodotti sono convincenti per giocare, mentre sono decisamente troppo spenti per il video editing o per il fotoritocco. La luminosità massima di 250 candele è sufficiente in interno (grazie anche alla finitura opaca del pannello), ma non è abbastanza alta per un impiego all’aria aperta.
Il pannello ha un contrasto di 700:1, un refresh rate di 60Hz soddisfacente con qualsiasi tipo di gioco e non mi ha fatto rimpiangere soluzioni con frequenze di aggiornamento più elevate, notoriamente preferite da chi vuole alte prestazioni in gioco. Avrei preferito tempi di risposta più veloci mentre lo promuovo per gli ampi angoli di visione che mi hanno permesso di utilizzarlo in ogni tipo di situazione.
La tastiera completa il quadro generale del device: sviluppata su sei righe e diciotto colonne (solo la prima riga dall’alto è costituita da ventuno colonne), offre un’esperienza completa di tastierino numerico, particolarmente caro a chi debba immettere dati in tabelle o fare conti in rapida esecuzione, e presenta una retroilluminazione rossa piacevole.
I tasti WASD, da tradizione gaming, sono colorati di rosso, come del resto la cornice esterna del touchpad, che però non è retroilluminata. La corsa dei tasti è di 1.6mm e la loro discesa è precisa e godibile. I tasti sono un piacere da utilizzare sia per qualità costruttiva che per silenziosità!
Indicata per il giocatore, ma anche per chi debba digitare tutto il giorno righe di codice o semplicemente testi in Word.