Raspberry Pi, il micro-PC da 17 euro, ha superato i testi di conformità europei ed ha acquisito, di conseguenza, il marchio CE. La vendita in Europa potrebbe dunque essere imminente.
Raspberry Pi ha finalmente superato i test per ottenere il marchio CE che identifica un prodotto che risponde ai requisiti di conformità europea e che permette al dispositivo di essere venduto sul nostro mercato. Solo pochi giorni fa, il noto mini-PC, aveva ricevuto una battuta d’arresto proprio a causa di problemi con la certificazione CE che ha avuto come conseguenza il rinvio della data di distribuzione prevista per il Regno Unito. Questa certificazione, per la quale sono necessari diversi test e la presentazione di opportune documentazioni, garantisce che un dispositivo sia realizzato secondo specifiche di sicurezza e qualità rispondenti a precisi standard stabiliti dalla CEE.
La notizia pubblicata sul blog ufficiale Raspberry (grazie Paoli67!) , quindi, depone a favore di un imminente lancio sul mercato europeo. RaspBerry Pi è un interessante mini computer multimediale che ha già registrato il tutto esaurito, probabilmente grazie al prezzo di lancio concorrenziale ma, soprattutto, alle sue potenzialità unite a dimensioni particolarmente contenute. Ricordiamo che il dispositivo è equipaggiato con un SoC Broadcom BCM2835 a basso consumo, composto da un processore ARM1176JZ-F a 700 MHz e da un co-processore multimediale VideoCore IV in grado di gestire anche flussi video fullHD.
Raspberry Pi integra 128 o 256 MB di memoria RAM e un lettore di schede multiformato oltre ad una uscita HDMI, ad una porta Ethernet e ad una porta USB, il tutto nelle dimensioni di una comune pennetta. Nel corso delle settimane, abbiamo avuto modo di scoprire alcune varianti di questo dispositivo. Ad esempio, con soli 35 dollari, è possibile equipaggiarlo con una versione custom di XMBC per trasformarlo in un vero e proprio mediacenter economico o, ancora, può essere provvisto di una speciale versione di Arch Linux o dotato di un case protettivo realizzato da un italiano. Ora, dunque, non resta che collegarlo ad un monitor e ad una tastiera per scoprirne le potenzialità.