Raspberry Pi: Arch Linux dentro, case italiano fuoriContinuano numerose le novità per il microPC Raspberry Pi che, da oggi, può essere equipaggiato con una speciale versione di Arch Linux. Un italiano, invece, ha già progettato il case per il microPC.


Secondo quanto si apprende dal sito ufficiale del progetto Raspberry Pi, di cui abbiamo parlato innumerevoli volte nel corso delle passate settimane, è stata resa disponibile una versione di Arch Linux specificamente sviluppata per la piattaforma ARM. Si tratta di un porting che ha richiesto un tempo di realizzazione di circa sei mesi a causa della complessità delle fasi di sviluppo per rispondere alle esigenze soprattutto degli utenti più esperti.

La versione di Arch Linux per piattaforma ARM è priva di interfaccia grafica, così come accade nella versione per altre piattaforme. Arch Linux ARM è disponibile per il download per Raspberry Pi sotto forma di immagine .ISO per SD direttamente dal sito del progetto. Sulla stessa pagina si trova anche una build di Debian Squeeze. Come ricorderete, questa non è la prima volta che viene sviluppata una distribuzione specifica per Raspberry Pi. Poco prima del lancio, era stato presentato il progetto RaspBMC che si focalizzava sulla creazione di un vero e proprio mediacenter basato su XBMC. Oltre a questo, lo stesso team di RaspBerry Pi aveva annunciato una versione di Fedora Linux dedicata al loro device.

Raspberry Pi è un microPC dotato di 128 o 256 MB di RAM, CPU Broadcom BCM2865 a 700Mhz e disco su slot SD Card. Caratterizzato da una scala di integrazione particolarmente spinta, che lo rende grande come una penna USB, può essere utilizzato in qualunque contesto dove sia disponibile un display. Nonostante le sue dimensioni, riesce ad integrare tutte le funzionalità di un vero e proprio computer a partire dal connettore USB e dall’uscita HDMI.

Raspberry Pi, case di Marco Alici

Questo dispositivo è stato ideato e realizzato da David Braben, insieme ad un team di sviluppatori della Raspberry Pi Foundation, una società che ha come unico scopo quello di promuovere l'informatica nelle scuole. L’ottimo progetto, a pochi giorni dal lancio ufficiale, è andato letteralmente a ruba al punto che, a due ore dall’inizio della commercializzazione, le scorte disponibili sono terminate. 

Intanto, però, qualcuno ha deciso di progettare e realizzare un piccolo chassis, all'interno del quale ospitare il microPC. L'idea è di un italiano di nome Marco Alici, che ha deciso di pubblicare le immagini del rendering del case sul suo blog. Dopo l'arrivo dei primi prototipi del suo chassis e l'opportuna fase di testing, il case potrà essere acquistato online. E voi lo comprerete?

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