Un breve video diffuso in Rete mostra un vecchio smartphone dotato di CPU Snapdragon S2 (2010) superare in prestazioni un altro equipaggiato un processore Intel Atom Medfield (2012). A voi il giudizio.


Il filmato di Qualcomm è molto breve e molto semplice: si vedono infatti due smartphone non meglio identificati, uno dotato di un SoC Qualcomm, l'altro di una soluzione della concorrenza, effettuare alcune operazioni identiche, tra cui utilizzare un navigatore GPS e far girare un videogioco di ultima generazione. Le prestazioni del device con SnapDragon appaiono ovviamente migliori ma la maggior sorpresa giunge solo alla fine del video, quando scopriamo che non si tratta di uno SnapDragon S4 di ultima generazione, e nemmeno di uno Snapdragon S3 dello scorso anno ma addirittura di uno Snapdragon S2 del 2010, mentre il processore concorrente non viene svelato ma si dice solo che è di ultima generazione.

Si potrebbe ipotizzare al momento un processore Intel Atom Medfield di ultima generazione, sviluppato appositamente proprio per i cellulari e recentemente approdato sul mercato grazie al nuovo Motorola Razr i, ma è solo una supposizione. Quel che conta è il messaggio che Qualcomm vuol far passare: non solo alcuni processori attuali sono indietro di tre generazioni rispetto ai loro, come affermano nel finale, ma le ottime prestazioni che tutti abbiamo imparato a conoscere non sono dovute alla semplice potenza di CPU o GPU, ma all'ottimizzazione generale del SoC nel suo insieme, all'incessante lavoro di ottimizzazione in collaborazione con produttori di smartphone e di sistemi operativi e all'integrazione di tantissime feature che migliorano le prestazioni in tutti gli ambiti.

Negli ultimi tempi abbiamo visto infatti più volte benchmark attendibili confermare che spesso i nuovi Qualcomm SnapDragon S4 Pro hanno letteralmente stracciato la concorrenza ma questo non significa che siano le migliori soluzioni in assoluto sul mercato. Anche i SoC del chipmaker californiano hanno dei limiti, ad esempio sappiamo che la pur potentissima GPU Adreno 320 supporta solo le DirectX 9.3 e che quindi a breve sarà surclassata, almeno per quanto riguarda il supporto agli effetti di ultima generazione, da nuovi prodotti DirectX 11 compliant, ma ciò che conta è il grande lavoro di ottimizzazione a tutto tondo, che forse non ha al momento uguali, che ha permesso a Qualcomm di raggiungere i traguardi che tutti conosciamo. I concorrenti dunque, se vorranno fare di meglio a livello di prestazioni, dovranno imparare dal chipmaker il suo segreto più importante.

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