Dopo i notebook e i tablet basati su GNU/Linux e componenti hardware open-source (driver compresi), Purism pensa anche uno smartphone "libero" con SoC Freescale i.MX6 e chiede il vostro parere.


Ci siamo già occupati di Purism, perché è una delle poche società che sviluppa notebook da alcuni anni (e recentemente anche tablet) basati su Linux, software libero e open-source, ma l'azienda starebbe valutando la produzione di uno smartphone come prossimo progetto. E, per lanciarsi in questa nuova avventura, chiede un feedback ai potenziali clienti.

L'idea sarebbe quella di rilasciare uno smartphone Librem con GNU/Linux (piuttosto che Android) che offra tutte quelle funzionalità di sicurezza e privacy, per potersi distinguere dalla gran parte dei cellulari sul mercato. Purism fa anche di più, rilasciando le prime informazioni sulla scheda tecnica, che ovviamente potranno variare nel corso del tempo e fino al lancio definitivo, se mai avverrà. Sul sito Purism troverete un sondaggio sulle dimensioni dello schermo, la risoluzione, la batteria, RAM e ROM ed altri dettagli, ma non sul processore.

Lo smartphone Librem dovrebbe integrare un chip Freescale i.MX6 (Cortex A9) con grafica Vivante GC200, una certa quantità di RAM DDR3-1066, sensori, porta microUSB, jack audio, slot per schede microSD e uscita video. Ci sarebbero anche alcuni pulsanti fisici dedicati allo "spegnimento" di determinati componenti, come quello della fotocamera, del microfono e GPS, per risparmiare energia, migliorare la durata della batteria ed ovviamente proteggere la privacy dell'utente. Qualcuno di voi potrebbe storcere il naso per il processore: Freescale i.MX6 è stato lanciato nel 2012, ma è il SoC scelto (e non sindacabile) per uno smartphone moderno, perché rispetto ad altri chip quest'ultimo è provvisto di una ricca documentazione che potrà aiutare gli sviluppatori nella compilazione del software per questa piattaforma.

Anche se Purism è riuscita a lanciare sul mercato un paio di computer portatili, i suoi dispositivi sono ancora work in progress: l'obiettivo della società è offrire agli utenti dei computer privi di codici proprietari, quindi liberi anche nell'hardware, ma nella pratica non è stato possibile generando malumori e critiche da parte di chi difende la filosofia del software libero. Lo sviluppo di uno smartphone open-source con Linux potrebbe essere una sfida ancora più difficile, perché alcuni componenti del terminale funzionano su blob binari (le reti cellulari per esempio) e il numero di applicazioni smartphone-friendly per sistemi operativi GNU/Linux compatibili con Librem si contano sulle dita di una mano.

In sostanza, anche se Purism riuscirà a sviluppare e lanciare uno smartphone open-source e open-software, quale sarà il suo reale utilizzo?

Via: Liliputing

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