Dalla nascita della fortunata Raspberry Pi, nel 2012, tutti si sono cimentati nella realizzazione di qualche clone con nomi provenienti dalla frutta e configurazioni simili o più potenti ma sempre indirizzate agli sviluppatori o agli hobbisti che vogliano dotarsi di una soluzione economica ma versatile per sviluppare i propri progetti. Oggi è la volta di Orange Pi, una soluzione disponibile in tre versioni, due basate su SoC Allwinner A20 e una sul più potente Allwinner A31S, rispettivamente un dual-core e un quad-core basati su ARM Cortex A7, il primo però abbinato a un'ormai vecchia GPU ARM Mali 400, il secondo a una più potente PowerVR SGX544MP2.
Il modello base è l'Orange Pi mini, che misura appena 94 x 86 mm e costa soltanto 42.11 dollari. Le porte disponibili comprendono due USB 2.0, una microUSB con OTG, uscite video HDMI e DSI e un connettore di espansione a 40 pin, oltre a due slot microSD e un attacco SATA. Interessante anche la connettività, con moduli Gigabit Ethernet LAN e Wi-Fi 802.11n, mentre il Bluetooth è opzionale.
L'Orange Pi standard invece è un po' più grande (112 x 60 mm) e costoso (51.31 dollari) ma ovviamente offre qualcosa in più, soprattutto per quanto riguarda lo storage, che prevede un solo slot SD e un attacco SATA ma un certo quantitativo di memoria NAND flash onboard, mentre tra le connessioni si conta anche una VGA e due USB 2.0 aggiuntive. Per quanto riguarda l'espandibilità invece troviamo un connettore a 26 pin “R-Pi” e uno esteso a 18 pin.
L'Orange Pi Plus infine è identico alla versione base, sebbene appunto dotato di un Allwinner A31S e di un connettore CSI per la fotocamera invece che I7F parallelo a 8 bit come gli altri due modelli. Sconosciute invece al momento le dimensioni e la dotazione di porte. Il prezzo in quest'ultimo caso inoltre raggiunge i 76.37 dollari. Tutti e tre gli Orange Pi hanno inoltre 1 GB di RAM. Tutti e tre gli Orange Pi sono già reperibili da AliExpress.
Via: cnx-software