OPPO ha annunciato la nuova tecnologia di zoom lossless 10x, che verrà mostrata in uno smartphone al MWC 2019 con un nuovo sensore di impronte digitali 15 volte più ampio delle soluzioni attuali.
Quasi tutti gli smartphone di ultima generazione hanno uno zoom digitale che permette di ingrandire il soggetto della fotografia, anche se si è a vari metri di distanza, ma i risultati spesso non sono soddisfacenti perché lo scatto risulta piuttosto sfocato o pixelato. Per questo, alcuni modelli (prima solo di fascia premium, ma negli ultimi tempi anche entry-level) integrano un secondo sensore fotografico con lunghezza focale diversa per fornire l'equivalente di uno zoom ottico 2x/3x senza perdere in qualità, ma l'obiettivo dei produttori è raggiungere livelli professionali anche nella fotografia da smartphone.
OPPO, infatti, mostrerà per la prima volta uno smartphone con zoom ibrido (lossless) 10x al MWC 2019, che si terrà tra poco più di un mese a Barcellona.
Non è un'indiscrezione, ma una notizia confermata dall'azienda cinese durante il suo intervento alla Future Technology Communication Conference 2019. Stando a quanto riportato dal portavoce di OPPO, la nuova tecnologia è fondamentale per andare incontro ai nuovi standard del mercato e pronta per soddisfare una produzione di massa.
Per poter implementare la nuova tecnologia, OPPO ha sviluppato una soluzione basata su una tripla fotocamera che consiste nell’unione dell’obiettivo ultra grandangolare con l’Ultra Clean Master e il teleobiettivo 5x. Il primo ha una lunghezza focale di 15,9 mm, garantendo così una capacità qualitativa unica al mirino grandangolare. La fotocamera principale garantisce qualità delle foto e il teleobiettivo, che offre una lunghezza focale da 159 mm, combinato con l’originale “peep-up structure”, riesce ad assicurare degli scatti a lunga distanza ad alta qualità.
Tutte e tre le fotocamere operano simultaneamente per massimizzare le rispettive capacità, ottimizzando la qualità dell'immagine a diversi gradi di zoom per raggiungere un risultato di zoom da 1x a 10x (e qualsiasi zoom intermedio) come con un relè. Per mantenere la qualità dell’immagine sull’intera lunghezza focale, OPPO ha anche introdotto due stabilizzatori ottici dell’immagine su entrambe le fotocamere standard e sul teleobiettivo.
In aggiunta alla struttura a tripla fotocamera, la pioneristica “struttura periscopica” di OPPO è altrettanto fondamentale per poter ottenere uno zoom lossless 10x. Il design, che si ispira a quello di un periscopio, utilizza a pieno lo spessore e la larghezza dello smartphone attraverso la disposizione laterale e la rifrazione del set di lenti. Lo spazio non ne risente e il dispositivo può usare dei componenti ottici più ampi, con la premessa di garantire che la struttura dello smartphone resti sottile e leggera, e garantendo la capacità di ripresa di un teleobiettivo.
OPPO si è anche allineata ai parametri industriali indicati per i drop test così da assicurare la resistenza del modulo fotografico. La lente ha sostenuto due diversi round di drop test: il primo ha testato 10000 volte la parte frontale e posteriore della lente, mentre il secondo ha verificato la resistenza per oltre 2000 volte nei rimanenti quattro lati, raggiungendo così un totale di 28000 drop test.
Come “ultima sorpresa” della conferenza, OPPO ha anche annunciato una nuova tecnologia di riconoscimento dell’impronta digitale basata su un’area più ampia 15 volte superiore alle attuali soluzioni ottiche. Tutti gli utenti potranno sbloccare o effettuare pagamenti usando le proprie impronte digitali ovunque sull’intera area. Il sensore di impronta sotto schermo permetterà agli utenti di avere un’esperienza flessibile, libera e interattiva che sarà allo stesso tempo naturale e immediata.
L’area del sensore di riconoscimento delle impronte digitali di OPPO include innovative funzioni che permetteranno di utilizzare simultaneamente due dita, il che aumenta esponenzialmente la sicurezza dei pagamenti e assicurandone un livello 50000 volte superiore a quello di una singola impronta digitale. In aggiunta, la soluzione di ultima generazione incorpora anche la funzione di “crittografia ottica”: paragonata alle tradizionali operazioni di sblocco a due fattori dove gli utenti devono attivare l’applicazione di crittografia prima di avere la possibilità di sbloccare lo smartphone, tutte le applicazioni che utilizzeranno l'"area di crittografia ottica" possono essere attivate, autenticate e sbloccate con un solo tap. Tutti i prodotti che supportano questa tecnologia di riconoscimento ottico dell’impronta digitale nell’area dello schermo arriveranno sul mercato nel 2019, come suggerito dal portavoce di OPPO.