Nvidia torna su Atom: Intel viola la competitivitàE' ancora polemica sulla questione Atom tra Intel e Nvidia: secondo l'amministratore delegato di Nvidia, Intel penalizzerebbe ingiustamente i produttori che non si avvalgono di chipset Intel facendo pagare i processori Atom più del dovuto.


I chipmaker di Santa Clara Intel e Nvidia sono ai ferri corti ormai da parecchio tempo. Il lancio della piattaforma Nvidia Ion per sistemi netbook e nettop, che offre supporto per i microprocessori Atom a basso consumo, ha scatenato immediatamente la reazione di Intel: dal momento che la soluzione di Nvidia dispone di un processore grafico integrato GeForce 9400M G decisamente più performante dei chip IGP di casa Intel, il produttore californiano avrebbe cercato di tutelare la leadership della piattaforma Intel Atom originale incrementando il prezzo dei processori Atom venduti separatamente dal chipset Intel 945GSE (o dal nuovo Intel GN40).

Nvidia ION reference

Nonostante Intel abbia respinto le accuse, Nvidia è tornata nuovamente all'attacco con pesanti critiche. L'amministratore delegato di Nvidia Jen-Hsun Huang ritiene infatti che Intel adoperi pratiche commerciali scorrette ed anti-competitive: i produttori di netbook sarebbero riluttanti all'adozione della piattaforma Nvidia Ion a causa dei costi troppo elevati imposti da Intel. Il bundle a triplo chip di Intel, composto da processore Atom, chipset e grafica IGP, è infatti venduto a 25 dollari, mentre i processori Atom distribuiti singolarmente hanno un costo pari a 45 dollari.

La risposta di Intel è arrivata repentinamente per voce di Bill Calder: "La nostra competizione sul mercato è leale. Non forziamo i produttori di computer ad acquistare i nostri bundle; i clienti sono liberi di acquistare processori Atom singolarmente o come parte del bundle. Se si ha intenzione di acquistare anche il chipset, il prezzo è ovviamente migliore". Il CEO di Nvidia ritiene che la propria azienda abbia il diritto di competere alla pari all'interno del mercato netbook, ma per il momento non sembra essere intenzionato a coinvolgere l'Anti-Trust nella questione: "Spero che non saremo costretti ad arrivare a questo. Quando verrà il momento faremo tutto ciò che potremo, ma speriamo vivamente che Intel si decida a competere con correttezza".

 

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