Apple ha aggiornato il suo Mac Mini con il nuovo processore Apple M1, che promette un significativo incremento delle prestazioni rispetto alle versioni Intel-based. Già in preordine in Italia (anche su Amazon) a partire da 819 euro.
I Mac Mini di Apple hanno vissuto un decennio difficile perché, nonostante siano dei Mini PC amati da una buona fetta di mercato, l'azienda di Cupertino ha proposto aggiornamenti con bassa frequenza tanto che dopo la prima generazione abbiamo dovuto aspettare ben quattro anni (nel 2014) per un nuovo modello. Nel corso dell'evento "One More Thing" però, Apple ha annunciato un importante upgrade per la sua linea di Mac Mini ed ovviamente prevede l'introduzione del suo nuovo processore.
Il nuovo Mac Mini 2020 è il primi computer desktop (compatto) basato sul SoC Apple M1 e - stando a quanto riferito da Cupertino - dovremo aspettarci un notevole incremento delle prestazioni a fronte di un piccolo taglio nel prezzo. Il nuovo Mac Mini, infatti, è disponibile in Italia in due configurazioni con spedizioni a partire dal 17 novembre: 819 euro per la SKU con Apple M1 e SSD da 256GB e 1049 euro per la SKU con Apple M1 e SSD da 512GB. Entrambe sono anche in vendita su Amazon a questo indirizzo.
Apple aggiunge che la migrazione da processori Intel Core al nuovo chip Apple M1 basato su ARM, potrà assicurare anche una maggiore velocità (fino a 3 volte superiore) nella potenza di calvolo, elaborazione grafica fino a 6 volte più veloce e machine leaning fino a 15 volte più rapido.
Il nuvoo modello dispone anche di porte Thunderbolt 3/USB 4 con supporto per velocità di trasferimento dati fino a 40Gb/s ed una porta HDMI 2.0, per poter collegare fino a due display esterni (uno 6K e uno 4K) contemporaneamente, due porte USB 3.1 Type-A Gen2, un jack audio da 3.5 mm, una Gigabit Ethernet, nonché WiFi 6 e Bluetooth.
Apple Mac Mini misura 19.5 x 19.5 x 3.5 centimetri e pesa 1.17Kg. Al suo interno è presente anche una piccola ventola per si occupa di raffreddare i componenti interni e dissipare con più facilità il calore prodotto, nel corso di operazioni particolarmente pesanti come gaming, editing grafico e coding.
