AMD ha annunciato di aver iniziato le consegne dei propri processori mobili di nuova generazione Trinity e Brazos 2.0. Notebook e netbook basati sui nuovi prodotti dell'azienda di Sunnyvale arriveranno dunque sul mercato entro pochi mesi.


E' ufficiale: le consegne delle nuove APU AMD Brazos 2.0 e Trinity sono iniziate e questo significa che già all'inizio dell'estate saranno disponibili nuovi portatili che adotteranno tali soluzioni. AMD dunque continua a percorrere il solco tracciato negli ultimi anni, con le Accelerated Processing Units (APU) che unificano in un'unica architettura gli elementi di CPU e GPU, offrendo al contempo consumi assai contenuti. Le APU Trinity ad esempio, che costituiranno la nuova famiglia A-Series al posto degli attuali Llano, avranno TDP compresi tra 17 e 35 W e potenze di calcolo doppie rispetto alla generazione corrente.

Allo stesso modo la versione Brazos 2.0, che sostituirà le APU Brazos C-Series ed E-Series, avrà TDP che partiranno dai 9 W e si fermeranno a 18 W. Come sappiamo le APU Trinity sono destinate ai notebook di fascia mainstream, realizzate con processo litografico a 32 nm e basate su core Piledriver, un'ottimizzazione dell'architettura Bulldozer. Inoltre integreranno anche GPU appartenenti alla famiglia Radeon HD 7000M, offrendo così un livello di prestazioni davvero elevato e il supporto alle API DirectX 11. Del resto le prime dimostrazioni, che avevamo visto al CES di Las Vegas di inizio anno, promettevano già molto bene.

La speranza di AMD in questo caso è che essi siano adottati anche per i cosiddetti Ultrathin, la versione degli ultrabook sviluppata dall'azienda di Sunnyvale proprio per far concorrenza a questi ultimi. Più in basso, a cavallo tra i segmenti main stream ed essential si posizioneranno invece le nuove APU Brazos 2.0, con cui AMD ha sostituito i precedenti progetti Krishna e Wichita, appartenenti a quella che avrebbe dovuto essere la piattaforma Deccan.

A Sunnyvale come sappiamo hanno invece poi preferito annullare questo progetto e proporre una più semplice revisione di Brazos, così da accelerare lo sviluppo del successore Kabini, più innovativo rispetto alle APU annullate. Brazos 2.0 è quindi sempre basato sugli attuali core Bobcat per quanto riguarda la componente CPU, anche se con frequenze di lavoro più elevate ed introdurrà anch'esso nuove GPU, sempre basate sul core Radeon HD 7000, oltre a un diverso FCH (Fusion Controller Hub), chiamato Hudson D3L o A68, che supporterà nativamente le recenti interfacce USB 3.0 e SATA 6 Gbps oltre alle RAM di tipo DDR3, sebbene in configurazione single channel.

I nuovi ultraportatili basati su Trinity dovrebbero costare attorno ai 500 dollari, contro i 700/1000 dollari delle soluzioni ultrabook con CPU Ivy Bridge. Benché quest'ultima molto probabilmente sarà più performante, soprattutto per quanto riguarda la componente CPU, le APU AMD potrebbero avere il doppio vantaggio di un prezzo più vantaggioso e dell'arrivo in anticipo sul mercato. Con gli ultrabook di nuova generazione che non saranno disponibili prima di luglio infatti l'azienda di Sunnyvale potrebbe avere uno o due mesi di vantaggio in cui sarebbe l'unico player in questo segmento.

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