Prendendo spunto dal keynote di Steve Ballmer al CES 2010, approfondiamo la visione di Microsoft sul futuro dei personal computer, fra interfacce utente naturali, come voce e tocco, e nuovi formati, come gli slate PC.


"Quanto tempo è passato da quando il PC si ergeva come un monolite beige sulla mia scrivania?" Molte delle persone che assistevano al keynote di apertura del CES 2010 si saranno poste questa domanda vedendo Steve Ballmer stringere fra le mani il piccolo slate di HP, un sottilissimo tablet PC di ultima generazione. Non sono solo le dimensioni dei computer ad essere cambiate, ma anche il loro impiego: entrano in auto, in cucina, sono diventati assistenti discreti di ogni nostra attività quotidiana.

Per usare le parole di Ballmer, abbiamo o avremo "un computer in ogni schermo della nostra vita". Un concetto che per certi versi ci riporta alla memoria alcuni assunti della teoria dell'"ubiquitous computing": i computer si insinueranno in ogni oggetto della nostra vita di tutti i giorni, diventando invisibili alla nostra percezione ma cambiando in modo radicale il modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda.

Per raggiungere questo obiettivo, Microsoft ha elaborato una strategia della quale sono stati rivelati tre aspetti fondamentali durante la fiera americana:

  • L'evoluzione dei PC si intreccia con il futuro della TV;
  • "The cloud", la nuova generazione di servizi intuitivi provvisti dalla Rete, ha bisogno di un software intelligente che permetta di fruirne in modo semplice e "immersivo" da qualsiasi tipo di dispositivo.
  • Il progresso nel campo delle "interfacce utente naturali" (Natural User Interface o NUI), per comunicare con il computer usando linguaggi più spontanei, come gesti e voce, che non richiedono un particolare apprendimento.

Microsoft guida il nostro immaginario verso un futuro in cui la tecnologia sarà a fianco dell'uomo per aiutarlo ad affrontare sfide fondamentali nei campi dell'energia, dei cambiamenti climatici, della salute e dell'educazione. Ma i germi di questo cambiamento sono nel nostro presente.

L'industria IT è stato uno dei pochi settori in cui si è continuato ad investire nonostante la congiuntura economica globale sfavorevole, presentando innovazioni che hanno avuto un notevole impatto sulle vite di milioni di persone in tutto il mondo. Microsoft ha compiuto progressi, grazie a prodotti come Windows 7 e Bing che sono riusciti a raccogliere i consensi di consumatori sempre più esperti e smaliziati. Complice forse un diffuso malcontento verso Windows Vista, al momento del lancio di Windows 7 le vendite di computer si sono impennate, facendo registrare un +50%. Durante il "Black Friday", il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, tradizionalmente dedicato dagli americani allo shopping sfrenato, è stato acquistato il 63% di PC in più rispetto all'anno precedente. I notebook e desktop con Windows 7 sono stati fra i regali natalizi più gettonati.

Bing, il "motore di ricerca decisionale", è stato accolto con un discreto interesse dagli internauti, raccogliendo 11 milioni di nuovi utenti in un semestre e portando un po' di sana concorrenza nel settore dei motori di ricerca, finora dominato da Google. La prospettiva sembra non dispiacere ai PC vendor: HP utilizzerà Bing come search engine predefinita su tutti i suoi computer in 42 nazioni (recenti indiscrezioni rivelano che persino Apple potrebbe fare la stessa scelta) e farà di MSN la sua home page di default.

La XBox, la console da gioco made in Redmond, nel 2009 al suo decimo compleanno, ha raggiunto quota 39 milioni di unità vendute. Dalla sua introduzione sul mercato, sono stati venduti 500 milioni di giochi, fra i quali figurano autentici blockbuster.

Se questi sono i temuti risultati dell'anno della crisi, quali entusiasmanti novità ci spetteranno nell'anno della ripresa?

 

 

 

 

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