Microsoft ha reso noti i risultati finanziari del quarto trimestre 2013 dove si evidenzia una perdita di 900 milioni di dollari dovuta principalmente alle scarse vendite dei Surface RT. Nonostante tutto però col recente taglio dei prezzi e alcune novità in arrivo a Redmond credono ancora di poter ribaltare le sorti non solo del proprio tablet ma in generale del sistema operativo Windows RT.


Lo scorso anno Microsoft ha concentrato i propri sforzi nel realizzare una versione del proprio sistema operativo finalmente in grado di funzionare anche sulle piattaforme ARM, sempre più diffuse nelle fasce mainstream e entry-level, presentando subito dopo anche la propria interpretazione di questo tipo di tablet, il Surface RT, che però appunto, ha venduto molto poco, cosa evidente sin dall'inizio e ora confermata dai dati.

Prima di procedere bisogna chiarire però che Microsoft è tutt'altro che in crisi: Windows 8 ha fatto molto bene in questo trimestre, compensando addirittura le perdite generate da Windows RT e Office sta facendo registrare a sua volta ottimi risultati, specialmente con i nuovi abbonamenti online per la versione cloud Office 365. Un'analisi del fallimento di Surface RT e di Windows RT più in generale è comunque doverosa, soprattutto per Microsoft, che deve capire dove ha sbagliato.

E' difficile indicare però un solo aspetto, piuttosto l'insuccesso sembra dovuto a un insieme di concause. Anzitutto alcune scelte si sono rivelate sbagliate, in primis quella del SoC Nvidia Tegra 3, invecchiato precocemente e velocemente e non in grado di assicurare quelle prestazioni e quella fluidità d'uso che ci si aspetterebbe da un tablet attuale. Poi una certa timidezza iniziale nella distribuzione, limitatissima, che ha tagliato sin da subito le gambe al prodotto, praticamente introvabile, a cui solo recentemente Microsoft sta ponendo rimedio, con una distribuzione più capillare. La mancanza delle app più importanti nello store è un altro fattore che pesa molto su questo tablet. Nonostante infatti il generale interesse, che ha portato a quota 100.000 le app disponibili in meno di 8 mesi, c'è da registrare ancora l'assenza di molte killer app, veri successi sulle altre piattaforme, che però gli sviluppatori non si decidono a portare anche in casa Microsoft.

Altro grosso problema, più mediatico che altro in realtà, è stato il presunto limite dovuto all'impossibilità di utilizzare i programmi legacy x86, problema sottolineato sin dagli esordi da tantissima stampa specializzata che però, stranamente, non ha mai fatto altrettanto parlando dei tablet Apple o Android, anch'essi impossibilitati a usare tali programmi. L'argomento però è passato rapidamente per così dire nella "cultura di massa", trasformandosi in un luogo comune che ha fortemente penalizzato questo dispositivo. Nei prossimi mesi a Redmond hanno comunque un piano per correre ai ripari: presto infatti esordirà una nuova generazione di Surface RT con caratteristiche tecniche decisamente migliori e, si spera, distribuita fin dall'inizio in maniera più aggressiva.

Inoltre, com'è ormai noto, entro l'autunno arriverà anche Windows 8.1, aggiornamento gratuito che espanderà le potenzialità del sistema operativo e correggerà anche tutti i limiti finora segnalati dagli utenti. Nell'immediato inoltre Microsoft ha effettuato un taglio consistente al prezzo del proprio tablet, portandolo a 337 euro e sta offrendo la suite Office completa in maniera gratuita, visto che è preinstallata su tutti i nuovi tablet. Il quadro infine è completato dalla disponibilità di Outlook, killer app la cui assenza dalla versione RT di Office ha penalizzato ulteriormente un progetto nato male e sviluppato peggio. Ora sarà però il mercato a dover dire se è troppo tardi per il sistema operativo Microsoft destinato ai sistemi ARM o c'è ancora speranza.    

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