Intel riorganizza il suo settore mobileIntel sta mettendo in atto una riorganizzazione totale del proprio settore mobile, nel tentativo di divenire più competitiva nel mercato degli smartphone e tablet dove i propri prodotti sono del tutto assenti.


Il mercato non si conquista soltanto con la qualità dei propri prodotti, o meglio, affinchè i propri prodotti siano di qualità è necessario che le strategie produttive che ne sono all'origine siano efficaci. Proprio partendo da questo punto di vista quindi Intel sta provvedendo a una riorganizzazione profonda del proprio settore mobile, in maniera tale da trasformarlo in una struttura più efficiente, in grado quindi di produrre processori e piattaforme più competitivi, che sappiano affermarsi in quel segmento dei device ultramobili come smartphone e tablet che ormai è la vera nuova frontiera dell'Information Technology.

Intel Medfield

Già allo scorso IDF il chipmaker aveva annunciato di voler fondere i due gruppi di progettazione Ultra mobile, ossia Atom, e Core in un unico team, al fine di condividere meglio le tecnologie ed aumentare l'efficienza produttiva. Qualche giorno fa invece l'agenzia stampa Reuters ha dato notizia di una mossa ancora più significativa. A Santa Clara infatti hanno creato una nuova unità, Mobile and Communications Business Unit, che raggruppa le precedenti quattro divisioni netbook/tablets, ultra mobility, mobile communications e mobile wireless.

A guidare la nuova divisione saranno Mike Bell e Hermann Eul. Quest'ultimo è stato membro del consiglio amministrativo di Infineon technologies, acquisita proprio lo scorso anno, mentre Bell è stato co-amministratore del Gruppo Ultra Mobility di Intel, dopo aver lavorato presso Palm e ancora prima per diversi anni in Apple dove, secondo Intel, avrebbe contribuito significativamente ai programmi iMac, Apple TV e iPhone. L'intenzione di Intel è di entrare con sempre maggior decisione e con maggior incisività in questo nuovo segmento ultra mobile, sganciandosi sempre più da una visione hardwarecentrica dove il personal computer era l'hub principale a cui riferire tutte le attività.

Lo sviluppo di Internet prima ed ora del cloud computing, la possibilità di essere sempre connessi a prezzi bassi e di accedere anche in mobilità ai propri dati, sta infatti trasformando radicalmente le abitudini dei consumatori e quindi anche inevitabilmente il mercato. L'avvento del prossimo sistema Microsoft Windows 8 renderà tutto ciò ancora più esplicito, unificando gli OS destinati ai settori mobile e fisso e diffondendo l'uso del cloud nel mass market. Intel quindi, se non vuol rischare di estinguersi assieme al segmento tradizionale dei desktop e dell'hardware in generale, deve evolversi verso il futuro e deve farlo in fretta, perchè non solo il mercato mobile è attualmente del tutto dominato dai processori RISC di ARM, Qualcomm, Texas Instruments, Nvidia, Samsung e ora anche Apple, ma questi ultimi stanno addirittura puntando a loro volta al mercato dei notebook, fino ad oggi territorio incontrastato delle soluzioni x86.

Questa svolta inoltre è stata capita già da tempo anche dal rivale storico di Intel, AMD, che proprio qualche giorno fa ha annunciato i suoi progetti per il settore mobile e che già nel lontano 2008 aveva impresso una svolta significativa ai propri prodotti, spostando l'accento dalle prestazioni pure alle capacità multimediali, col progetto Fusion. Intel comunque è un gigante ed ha la forza economica, produttiva e il know-how tecnico per riuscire in qualsiasi segmento del mercato, la differenza la fa solo la volontà e questa mossa di oggi conferma come ci sia anche quella.

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