All'Intel Developer Forum, Santa Clara ha presentato la nuova piattaforma Bay Trail per tablet, il primo consistente upgrade dell'architettura alla base dei processori Atom dalla loro introduzione nel 2008, in grado finalmente di assicurare a queste soluzioni le performance e i consumi per competere ad armi pari e forse anche superare i SoC ARM che monopolizzano questo segmento di mercato.


L'edizione 2013 dell'Intel Developer Forum è stata l'occasione per far debuttare ufficialmente Bay Trail, la nuova piattaforma di riferimento dei processori Intel Atom in ambito ultramobile, specificamente indirizzata ai tablet. Come sappiamo Intel ha dimensioni da colosso, cosa che se da un lato ne garantisce il peso industriale nei settori che occupa dall'altro spesso ostacola la sua reattività di fronte alle sfide poste dai nuovi scenari tecnologici, in continua evoluzione. Da sempre legati al core business dei processori desktop e mobile, a Santa Clara sono infatti rimasti spiazzati per alcuni anni dall'emergere del segmento ultramobile di smartphone e tablet e a quello parallelo dei SoC ARM based, che hanno potuto tranquillamente monopolizzare quello che presto si è rivelato uno dei settori più redditizi dell'intero mercato e sicuramente il futuro del computing.

I primi Intel Atom, nati per i netbook, erano progettati per il risparmio energetico e non per le prestazioni ma anche il primo aspetto era comunque insufficiente per consentirne l'integrazione in soluzioni ancora più compatte e Intel ci ha messo diverso tempo per reagire alla situazione, comprendere l'importanza di essere protagonista in questo settore e sfornare soluzioni in grado di competere ad armi pari con quelle proposte da Nvidia, Qualcomm, Samsung e tutte le altre aziende che basano i proprio SoC su soluzioni ARM di tipo RISC, in contrapposizione tra l'altro con le architetture x86 da sempre cavallo di battaglia di Intel e intrinsecamente più adatte alle prestazioni che al contenimento dei consumi.

Una bella sfida dunque quella che si profilava dinanzi al colosso, che però, una volta messosi in moto, ha fatto rapidamente valere tutto il suo enorme potenziale. Una prima risposta credibile infatti è arrivata solo lo scorso anno, con gli Atom della piattaforma Clover Trail, che offrivano un buon compromesso tra prestazioni e consumi, non ancora eccellente ma sufficiente da convincere alcuni produttori di primo piano ad adottare queste soluzioni per i propri tablet, soprattutto Windows based ma anche con sistema operativo Google Android.

Solo oggi però, con il debutto della nuova piattaforma Bay Trail, si assiste a un vero salto di qualità degli Atom, che ricevono per la prima volta l'aggiornamento più significativo da quando debuttarono nel 2008, grazie all'adozione della nuova architettura Silvermont a 22 nm, finalmente capace di confrontarsi con le soluzioni ARM più avanzate come Cortex A15 o Qualcomm Krait. Le novità introdotte da Silvermont, dall'architettura out-of-order alla possibilità di soluzioni quad core, dal processo produttivo a 22 nm di tipo Tri-Gate 3D all'integrazione di un sottosistema grafico proprietario mutuato da quello dei processori Ivy Bridge, sono tantissime, ma prima di andarle a vedere più nel dettaglio procederemo con la descrizione della lineup dei nuovi processori Atom, che riserva diverse sorprese, come la decisione di Intel di usare tale architettura anche per i processori Pentium e Celeron destinati alla fascia bassa sia dei computer desktop che dei notebook, ma procediamo con ordine.

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