- CPU
Come detto Bay Trail sarà la prima piattaforma Atom a ricevere un aggiornamento davvero significativo. Le differenze con i predecessori infatti saranno molte e tutte importanti. Si parte dal sistema litografico, che passa a 22 nm ed è di tipo Tri-Gate 3D, lo stesso già adottato da Intel per gli Ivy Bridge prima e gli Haswell ora e che offre numerosi vantaggi in termini di risparmio energetico e di contenimento delle dimensioni finali. Per la prima volta poi Intel abbandona l'architettura In-Order tipica degli Atom in favore di una molto più efficiente di tipo Out-Of-Order, mentre come abbiamo appena visto, grazie al nuovo processo produttivo, i futuri Atom avranno anche quattro core.
Queste due soluzioni hanno comportato la decisione di non integrare più la tecnologia HyperThreading, una perdita comunque poco significativa, visto che è ormai ben chiaro e noto a tutti che i vantaggi di avere quattro core nativi rispetto a due che elaborano quattro thread per volta sono sostanziali. Se scompare HyperThreading resta invece la più utile Burst Technology, simile alla Turbo Boost impiegata per i processori Core e che consente, se il carico di lavoro lo richiede, di alzare dinamicamente il clock rate dei core oltre i limiti standard a condizione che questi ultimi si trovino ad operare entro specifici limiti riguardanti l'assorbimento energetico e la temperatura. La tecnologia inoltre può intervenire singolarmente su ciascuno dei core principali e sulla GPU, raggiungendo dunque una capacità di regolazione piuttosto fine. Intel infine ha ridisegnato lo schema a blocchi unificando i controller SDIO, SDcard ed eMMC ed ha introdotto il supporto alle USB 3.0 e all'uscita video digitale DisplayPort 1.2.
- GPU
Un'altra componente che è stata fortemente rielaborata è la GPU. Ora infatti gli Atom Bay Trail integrano quattro EU (Execution Unit) identiche a quelle presenti nei processori Ivy Bridge e con un clock rate di 667 MHz.
Forse non si tratta ancora di una soluzione di altissimo livello e certamente altri SoC competitor fanno di meglio, basti pensare all'Nvidia Tegra 4 che ha 72 core, ma è la prima volta che Intel integra proprietà intellettuali all'interno di una GPU appartenente a questo segmento e certamente la cosa rappresenta un consistente passo avanti, visto che in precedenza i Clover Trail facevano uso di soluzioni PowerVR SGX545 a singolo core o SGX544 dual core. La potenza elaborativa quindi è nettamente cresciuta, perché ora ogni EU può elaborare fino a otto thread ed è dotata di due texture sampler. La nuova GPU supporta anche le librerie grafiche DX11 e OpenGL ES 3.0 oltre agli Shader Model 5.0.