Sono emerse sul Web le prime informazioni sulle tecnologie che Intel adotterà per le future GPU degli Atom Cherry Trail a 14 nm. Sostanzialmente il chipmaker di Santa Clara si concentrerà su riduzione dei consumi, incremento delle prestazioni e miglior supporto alle librerie grafiche e ai codec video.


Appena qualche giorno fa erano emerse delle indiscrezioni su VR-Zone a proposito di Cherry Trail Cherry Trail, futura generazione di processori Atom a 14 nm ed ecco che i nostri colleghi continuano con le rivelazioni, questa volta riguardanti le tecnologie che Intel adotterà per la componente grafica di questi processori, col triplo intento di contenerne i consumi, aumentarne le prestazioni e migliorarne il supporto alle varie API.

Per quanto riguarda il primo aspetto Intel utilizzerà due tecnologie principali, una per ridurre la retroilluminazione del display senza compromettere la qualità visiva di quanto riprodotto a schermo e un'altra relativa al refresh rate dello schermo. In entrambi i casi non si tratta di soluzioni nuove in quanto avevano già fatto la prima apparizione lo scorso anno in ambito ultrabook, anche se poi non sono mai state adottate perché non ancora mature, nonostante fossero in sviluppo sin dal 2007. Cherry Trail sarà quindi il primo processore Intel a sfruttarle.

La retroilluminazione del resto è una delle principali fonti di consumo in qualsiasi device mobile e Intel ritiene di poterla diminuire mantenendo pressoché inalterata la percezione delle immagini per l'utente grazie a un complesso insieme hardware/software, che probabilmente calcolerà quali pixel tenere accesi e con che valori di contrasto e luminanza per far sì che l'immagine non risulti degradata nonostante la diminuzione dell'intensità della retroilluminazione. La seconda tecnologia, chiamata Dynamic Refresh Rate Switching, permetterà invece di diminuire o aumentare dinamicamente la velocità di refresh a seconda del contenuto che si sta visualizzando. Ad esempio un video o un gioco manterranno ovviamente la frequenza di refresh più alta ma se staremo osservando una pagina Web o un documento Office o PDF, non ci sarà alcun refresh finché non interverrà un cambiamento, come l'effettuazione di uno scroll.

Panel Self Refresh invece permetterà di spegnere il processore video e la relativa circuiteria quando sarà possibile, ossia soprattutto quando saranno visualizzate immagini statiche. Sul fronte delle prestazioni invece si parla di Graphics Dynamic Frequency and Power Sharing, una funzione che consente di applicare un overclock intelligente alla GPU durante l'utilizzo di applicazioni grafiche intensive, rispettando però i limiti di assorbimento energetico e temperatura dell'intero processore. Intel inoltre quadruplicherà il numero di shader unit in Cherry Trail, passando a 16 unità di calcolo rispetto alle 4 unità di Bay Trail, con un impatto sicuramente positivo, soprattutto nei benchmark e nell’esperienza videoludica.

Infine a Santa Clara hanno intenzione di migliorare la compatibilità con le librerie grafiche rispetto a Bay Trail, col supporto alle nuove versioni di tutte le principali API del mercato, vale a dire Open GL 4.2, Direct X 11.1, OpenCL 1.2 e OGL ES 3.0 almeno per quanto riguarda Windows. Per Android invece il supporto alle API da parte di Bay Trail è ancora molto limitato e non si sa a questo stadio se con Cherry Trail la situazione sarà migliore. Per quanto riguarda i codec invece Intel promette che Cherry Trail offrirà supporto avanzato per il decoding hardware di VP8, formato utilizzato ad esempio da Google sia per i suoi Hangout che per YouTube e del codec H.264.

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