ImageLe dimensioni ridotte e il risparmio energetico sono le caratteristiche chiave della nuova piattaforma per ultraportatili. Arriva la nuova generazione Intel Menlow MID e Moorestown.


La mobilità è stato argomento centrale della Convention di San Francisco, Intel Developer Forum, IDF 2007: "Gli utenti mobili chiedono di poter accedere ad Internet da ogni luogo ed in ogni momento,  in sintesi vogliono una connettività completa direttamente nelle loro tasche e in modo wireless", ha osservato Anand Chandrasekher, vicepresidente Intel e direttore generale del settore ultramobile, descrivendo l'evoluzione di quello che viene definito "personal mobile Internet".

Da questa esigenza deriva la necessità di una nuova generazione di dispositivi Mobile Internet Device (MID) e Ultra-Mobile PC (UMPC), dotati di un fattore di forma minore e di una autonomia superiore. Il cuore di questi apparecchi sarà costituito dalla nuova piattaforma Intel Menlow, più efficiente sia nelle prestazioni che nel risparmio energetico, rispetto alla attuale piattaforma Intel Ultra Mobile Platform 2007, aka McCaslin. Quest'ultima infatti utilizza un processo produttivo a 90nm, ed è composta da chipset 945GU Express con southbridge ICH7U e processori Stealey A100 (600MHz) e A110 (800MHz), derivanti dall'architettura delle CPU per notebook Dothan. Menlow, invece, utilizzerà il chipset Poulsbo e i processori Silverthorne, realizzati a 45nm con processo hi-K low-voltage. Essi saranno disegnati appositamente per l'impiegonei subnotebook e saranno caratterizzati da un TDP compreso tra 0.6W et 2W,che consentirà di raggiungere agevolmente le 6 ore di durata della batteria.

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Accanto al processore e al chipset, in un package di 74mm x 143mm, Menlow comprenderà memorie a 400MHz o 533Mhz e uno slot mini PCI-E per inserie una scheda wireless 802.11n, 3G o WiMAX, ottenendo il risultato di una connettività senza limiti e in piena libertà. L'unità di storage potrà essere rappresentata da uno dei nuovi dischi allo stato solido SSD, capaci di assicurare un'affidabilità ed un risparmio energetico ancora superiori.

"Entro la prima metà del 2008, Intel offrirà agli utenti una interessante soluzione per esaltare la loro connettività e la loro libertà, grazie alla nuova piattaforma per dispositivi MID e UMPC, nome in codice Menlow, che garantirà un maggiore rendimento con un consumo 10 volte inferiore rispetto al primo UMPC rilasciato sul mercato", ha dichiarato Chandrasekher.

Mentre l'IDF 2007 di Pechino si era focalizzato su quella fetta di dispositivi equipaggiati con sistema operativo Microsoft Windows, che mantengonola denominazione di UMPC, la conferenza di San Francisco ha voluto ristabilire l'equilibrio approfondendo la conoscenza dei MID (Mobile Internet Devices), basati su sistema operativo Linux. Il loro fattore di forma sarà compreso fra  compreso tra 4 e 6 pollici e, secondo Intel, saranno utilizzati fondamentalmente per connessione ad internet, come lettore musicale o come client per i network sociali come MySpace and Facebook. Mark Shuttleworth, CEO e fondatore di Canonical èstato special guest del keynote di Chandrasekher e ha mostrato un prototipo di MID, con sistema operativo Ubuntu Linux.

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Per promuovere lo sviluppo della piattaforma MID, ad Aprile era stata fondata la Mobile Internet Device Innovation Alliance. Il lavoro di questo trust di aziende, che comprende anche Asus, Compal, Quanta, Inventec, BenQ e HTC, è sfociato nella primo gruppo di prototipi di Mobile Internet Devices:

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Per chiudere la nostra panoramica sul futuro degli UMPC, non possiamo omettere la piattaforma "Moorestown", che fra il 2009 e il 2010 succederà a Menlow. In accordo con Intel, Moorestown darà vita ad una autentica rivoluzione tecnologia abbracciando un approccio nuovo, basato su un SoC (System On a Chip) con l'aggiunta di un Communications Hub. Il Soc sarà realizzato con processo produttivo a 45nm e conterrà CPU, GPU e controller della memoria su un unico die, mentre nel Communications Hub si concentranno le funzioni di networking. Questa nuova architettura permetterà di ridurre l'assorbimento di energia rispetto ai Menlow, aumentando la durata dell'autonomia del sistema, e di ridurre ulteriormente l'ingombro.

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