Google potrebbe avviare una campagna di popolarizzazione per il suo browser Chrome, sfruttando la stessa tattica di Microsoft con Internet Explorer: se gli accordi andranno a buon fine potremmo presto vedere Chrome preinstallato su PC con Linux o computer Macintosh.


All'inizio del mese di settembre Google ha lanciato Chrome, inoltrandosi per la prima volta all'intero del mercato dei web browser. Google Chrome è un browser open source basato sul motore Webkit (lo stesso utilizzato per Apple Safari), che grazie ad un aspetto minimalista ma anche una grande ottimizzazione del codice permette di ottenere ottime prestazioni nel rendering dei siti. Tra le caratteristiche più interessanti ricordiamo la possibilità di separare le applicazioni del browser in più thread indipendenti (se una tab subisce un crash non coinvolgerà le altre finestre di Chrome), e di utilizzare la modalità "incognito" per la navigazione privata.


Nonostante un avvio più che soddisfacente la popolarità di Chrome è scemata nel tempo, probabilmente anche a causa delle critiche relative ai termini di utilizzo, che sembrerebbero non tutelare a sufficienza la privacy degli utenti ma anzi, legittimare lo sfruttamento delle informazioni ottenute dalla navigazione degli stessi per fini pubblicitari. Per questo motivo Sundar Pichai, Vice President Product Management di Chrome, ha annunciato di aver messo in piedi un progetto per aumentare il consenso dei consumatori verso il prodotto, avviando delle trattative con alcuni produttori di computer per la preinstallazione OEM del browser sulle macchine.

Si tratta di una mossa che non sorprende, se consideriamo che la leadership di Internet Explorer nel mercato browser è dovuta proprio alla sua preinstallazione nelle macchine Windows based; Google vuole bruciare le tappe ed attaccare il colosso di Redmond con lo stesso metodo. Non sappiamo se le trattative andranno a buon fine, ma l'intento dell'azienda di Mountain View sarebbe quello di rendere disponibile Chrome su sistemi Macintosh e computer Linux based.

La determinazione di Google nel raggiungimento di una posizione importante all'interno del mercato con un prodotto definito "open source" potrebbe essere percepito da alcuni come un segnale di allarme; gli attuali estimatori della semplicità e pulizia dell'interfaccia di Chrome sperano che il nuovo browser di Google, azienda leader nel settore del web advertising, non si trasformi nell'ennesima macchina mangiasoldi tradendo gli intenti e le aspettative iniziali.

 

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