Google ChromeAppena lanciato, il nuovo browser Chrome di Google è già vittima di un bug di sicurezza relativo a Java, mentre iniziano a farsi sentire le prime critiche sulla licenza di utilizzo.


L'esperto di sicurezza Aviv Raff ha scoperto infatti una vulnerabilità critica in Chrome a livello di Webkit, il motore delle pagine web, ed un bug Java legato all'archivio JAR. I due elementi comportano un falla di sicurezza durante l'utilizzo del navigatore web, come dimostrato in questa pagina . Ciò che fa sorridere è che la vulnerabilità di Webkit era conosciuta ad Apple, la quale ha corretto il bug per l'utilizzo del suo browser Safari, mentre Google non ha verificato la sua copia prima di proporla al download per milioni di potenziali utenti.

Ad ogni modo, Chrome ha suscitato curiosità ed interesse sin dal primo giorno del suo lancio , strappando così 1% delle quote di mercato secondo StatCounter . Benchè questa cifra sembri al momento piuttosto irrisoria, in realtà è un gran risultato. Secondo la ricerca, infatti, lo stesso giorno Firefox aveva il 22% delle quote di mercato e Internet Explorer il 70%. Per quanto riguarda le critiche, abbiamo già visto che Chrome non integra il lettore di Feed RSS e non propone estensioni, ma ciò che stupisce maggiormente la community di appassionati sono i termini della licenza di utilizzo.

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La licenza infatti, che deve essere accettata obbligatoriamente per utilizzare Chrome, cita nell'articolo 11: "L'utente è proprietario del copyright e di qualsiasi altro diritto già posseduto sui Contenuti inviati, pubblicati o visualizzati su o tramite i Servizi. Inviando, pubblicando o visualizzando i Contenuti, l'utente concede a Google una licenza perenne, irrevocabile, internazionale, non soggetta a diritti d'autore e non esclusiva per riprodurre, adattare, modificare, tradurre, pubblicare, eseguire in pubblico, visualizzare pubblicamente e distribuire qualsiasi Contenuto inviato, pubblicato o visualizzato su o tramite i Servizi. Detta licenza ha il solo scopo di autorizzare Google a visualizzare, distribuire e promuovere i Servizi e può essere revocata per alcuni Servizi, come definito nei Termini aggiuntivi dei Servizi in oggetto."

"L'utente conviene che detta licenza includa un diritto per Google di rendere tali Contenuti disponibili per altre aziende, organizzazioni o altri soggetti con cui Google abbia rapporti per la fornitura di servizi diffusi e di utilizzare tali Contenuti in relazione alla fornitura di tali servizi."

"L'utente riconosce che Google, nell'esecuzione delle operazioni tecniche necessarie per fornire i Servizi ai propri utenti, può (a) trasmettere o distribuire i Contenuti dell'utente su varie reti pubbliche e con vari mezzi e  apportare ai Contenuti dell'utente le modifiche necessarie per renderli conformi ai requisiti tecnici delle reti, dei dispositivi, dei servizi o dei mezzi di connessione. L'utente accetta che tale licenza dovrà autorizzare Google a intraprendere tali azioni."

"L'utente conferma e garantisce a Google di disporre di tutti i diritti, del potere e dell'autorità necessari per concedere la suddetta licenza."

I termini sembrano piuttosto invasivi, anche se inclini a diverse interpretazioni. Google ha inoltre indicato nel comunicato stampa americano di voler conservare circa il 2% dei siti visitati dagli utenti e di far corrispondere a questi degli indirizzi IP (l'identità virtuale) degli utenti. Se volete leggere una recensione del browser Chrome vi consigliamo di consultare la nostra prova .

 

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