Cortex M7: ARM studia IoT, indossabili e automotiveAnche ARM ha presentato la propria soluzione per IoT, device indossabili e in generale il settore automobilistico. Si chiama Cortex M7 ed è basato su architettura ARMv7-M, vanta il doppio delle capacità di calcolo del precedente M4 e un Digital Signal Processing più performante.


Ormai, all'alba del 2015, l'Internet delle Cose diventa sempre più una realtà. Presto infatti vivremo in un mondo integrato in cui gli oggetti attorno a noi saranno "smart", dotati di capacità di calcolo e di dialogo con gli altri device per elaborare informazioni utili per noi o semplicemente anticipare i nostri bisogni. Perché questo scenario si avveri c'è però bisogno delle necessarie premesse tecnologiche e infatti non a caso nei mesi e nelle settimane scorse molti futuri protagonisti del settore come Qualcomm e Intel hanno affrontato l'argomento, presentando anche alcune delle proprie soluzioni. Ne è un esempio la piattaforma Dublin Bay del colosso di Santa Clara.

ARM Cortex M7

Ora anche ARM si è unito alla schiera ufficializzando il nuovo Cortex M7, processore sviluppato appositamente per questo tipo di utilizzo. Basato sull'architettura ARMv7-M, offre però notevoli progressi rispetto al precedente M4. Cortex-M7 ad esempio si avvantaggia di istruzioni più avanzate per il DSP e una migliore FPU (FPv5 con supporto a singola e doppia precisione) ma vanta anche pipeline superscalari a sei stadi, interconnessioni AXI con supporto ai trasferimenti a 64 bit, cache integrate per dati e istruzioni, che consentono un più efficiente accesso alle memorie esterne e interfacce memoria più veloci.

In questo modo ARM Cortex-M7 raggiunge anche 5 CoreMark/MHz contro i 3.41 CoreMark/MHz del precedente Cortex M4 e fino a 3.23 DMIPS/MHz contro un massimo di 1.95 DMIPS/MHz, un bel passo avanti che garantisce prestazioni praticamente doppie. Nonostante queste differenze però il nuovo M7 manterrà la retrocompatibilità con i precedenti processori Cortex-M, così che i progettisti di sistemi possano riutilizzare il codice al fine di ridurre i costi di sviluppo e manutenzione. Tra gli strumenti messi a disposizione da ARM troviamo anche il kit di sviluppo Keil (MDK) e l'adattatore di debug ULINK.

Il SoC supporterà poi anche vari sistemi operativi real-time come Express Logic ThreadX, FreeRTOS, Mentor Graphics Nucleus o Micrium µC/OS-III. Atmel, Freescale e ST Microelectronics dovrebbero essere tra le prime aziende a rilasciare soluzioni basate su Cortex-M7. Per un approfondimento, ecco l'articolo di Anandtech.

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