Asustek Computers ha lamentato oggi una grave carenza di processori Intel per computer portatili, anticipando che questa mancanza potrebbe essere causa di ritardi nelle consegne, con un conseguente calo dei profitti.
Quest'estate, le vendite di computer portatili di un gruppo di blasonati produttori (Dell in primis) erano state compromesse dalla scarsità di componenti per piattaforme mobili, tra cui ricordiamo pannelli LCD, hard disk e batterie, a cui si era aggiunta anche la penuria di drive ottici, circuiti stampati, circuiti integrati analogici (Analog IC) e di condensatori elettrolitici. Fonti vicine ai PC vendors avevano prospettato che i ritardi potessero perdurare fino ad Ottobre.
Questa dichiarazione è frutto delle continue difficoltà che hanno dovuto fronteggiare i maggiori PC vendors, a causa di una persistente mancanza di componenti. Una carenza che ha radici remote, e che perdura fin dalla campagna di richiamo di 10 milioni di batterie agli ioni di Litio potenzialmente difettose da parte di Sony.
A tal riguardo comunque Intel non ha rilasciato ancora alcun commento ma, ricordiamo che da cifre pubblicate recentemente, il chipmaker americano si posiziona alla vertice del mercato delle CPU per notebook, contribuendo a dare impulso alle vendite di computer portatili, destinate a crescere del 30% il prossimo anno, grazie alla nuova piattaforma mobile Montevina. Asustek, dal canto suo, ha previsto, solo per quest'anno, tra 4.2 milioni e 4.4 milioni di laptop venduti, senza considerare l'apporto dell'ultraportatile Eee PC, prodotto per ora in 400.000 unità.
"Fortunatamente manteniamo un buon rapporto con Intel, in modo da non peggiorare la situazione, ma in altri casi il risultato sarebbe stato anche peggiore", ha chiosato seccamente Shen.