ImageAbbiamo provato dal vivo il nuovo MacBook Air di Apple, il notebook piu' sottile al mondo, insieme alle altre novita' presentate da Steve Jobs durante il keynote del MacWorld 2008.


18 Gennaio 2008, nella location del Gran Visconti Palace, Apple Italia ha presentato alla stampa i prodotti mostrati da Steve Jobs al keynote di Martedì sera. Per parlarci delle novità, erano presenti Erik Stannow, Product Manager per l’Europa, e Todd Benjamin del team Hardware Product Marketing di Cupertino. Erik, che a Ottobre aveva presentato Leopard in Italia, ha preso la parola per primo, illustrando i dati di vendita del nuovo OS in questi mesi. I risultati sono ottimi: dal 26 Ottobre 2007 sono state vendute più di 5 milioni di copie di Leopard, il che significa che il 20-25% degli utenti che già avevano un computer Apple hanno fatto l’upgrade.

ImageÈ giunto poi il momento di Todd Benjamin che ci ha presentato il tanto vociferato MacBook Air, il portatile più sottile al mondo. La sua fama non è immeritata: MBA è un prodotto davvero innovativo che senza nemmeno essere sul mercato sta già facendo parlare molto di sé. Si tratta di un ultraportatile con schermo da 13.3” retroilluminato a LED. La scelta dei LED al posto delle ordinarie lampade CCFL, oltre ad incidere positivamente sui consumi e sulla brillantezza, è anche un notevole passo avanti nel campo della salvaguardia ambientale, perché privi di sostanze nocive quali mercurio ed arsenico.

Nonostante il suo spessore ridottissimo (4mm - 19.4mm) dentro il case in alluminio batte un cuore da vero Mac (beninteso, Mac-Intel): un processore Intel Core 2 Duo da 1.6GHz sulla versione base (o 1.8GHz come BTO) con un footprint ridotto rispetto alle comuni CPU Intel Merom. In mancanza di informazioni più precise sull'identità di queste CPU, avanziamo la nostra ipotesi: potrebbe trattarsi di processori Intel Core 2 Duo Low-voltage con package ridotto di 22mm quadrati, che, in mancanza di indicazioni da parte del chipmaker di Santa Clara, potrebbero assumere la denominazione di Core 2 Duo SL7500 e SL7700. Insomma, gli indizi a nostra disposizione ci fanno pensare a processori di transizione fra gli attuali Intel Core 2 Duo L7500 ed L7700 e i futuri processori Montevina Intel Core 2 Duo SL9300 e SL9400. 

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La RAM è da 2GB, parte della quale verrà impiegata dalla scheda grafica Intel X3100 integrata nel chipset Intel 965GM. L’HDD di serie è un 80GB ATA da 1.8” probabilmente lo stesso montato su iPod Classic con Suddem Motion System, in alternativa è possibile scegliere un drive SSD da 64GB, una vera novità in casa Apple.

La dotazione di porte è estremamente scarna: 1 USB, 1 connettore MagSafe per l’alimentazione, 1 jack cuffie e un’uscita mini-DVI. Quest’ultima, attraverso appositi adattatori, può essere trasformata in DVI Single Link, VGA (compresi insieme al MacBook Air) video composito e S-Video.

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La batteria è integrata e la durata dichiarata nell’uso misto con wireless attivo è di 5 ore; terminato il suo ciclo vitale essa potrà essere sostituita in un centro assistenza allo stesso prezzo di una batteria di un MacBook Pro. Essendo un prodotto indirizzato alla massima mobilità, monta una scheda di rete wireless con supporto allo standard n, il più veloce attualmente disponibile e BT con profilo 2.1. A differenza di molti altri ultraportatili, MacBook Air integra una webcam iSight nella cornice dello schermo, affiancata da un microfono e da un sensore di luce ambientale che regola la luminosità del display e la retroilluminazione della tastiera; l’altoparlante, invece, è invisibile in quanto è collocato sotto la tastiera.

MacBook Air monta nessun tipo di unità ottica ma è fornito di Remote Disc, un apposito software che permettere di condividere il drive di un qualunque Mac o PC presente sulla rete, questo anche per quanto riguarda l’installazione dell’OS. Tuttavia, per chi non può fare a meno di un drive ottico, Apple mette a disposizione un SuperDrive USB autoalimentato, appositamente studiato per MacBook Air. L’introduzione di questo portatile ha portato con sé una serie di aggiornamenti software: ad esempio ora Assistente Migrazione, il tool che permette di copiare configurazioni e altri file da un Mac all’altro, funziona anche via wireless e non solo attraverso la Firewire.

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Fra le tante novità, il trackpad merita sicuramente la nostra attenzione: esso è frutto dell’esperienza acquisita con iPhone e iPod Touch, utilizzando la stessa tecnologia multi-touch. Questo nuovo dispositivo di input permette di accedere a nuove funzionalità attraverso il movimento delle dita sulla membrana: per esempio se vogliamo ruotare una foto ci basta posizionarci sopra la foto stessa e far girare due dita sul pad per vederla muoversi sullo schermo. Per lo zoom s’è adottata la stessa soluzione utilizzata nell’iPhone, mentre è nuovo l’utilizzo di 3 dita per scorrere elenchi o per navigare avanti e indietro tra le linguette di Safari. Apple MacBook Air sarà disponibile tra circa 2 settimane al costo di 1699€. Nel caso si volesse avere un adattatore Eth-USB la cifra da aggiungere è di 29€.

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Dopo questa presentazione abbiamo avuto la possibilità di provare dal vivo il nuovo nato in casa Apple. A primo acchito, la reattività dell’OS è ottima e non si nota nessuna differenza con il fratello maggiore MacBook. Le gesture del trackpad sono ben implementate all’interno dell’OS e nel caso uno user abbia dubbi riguardo ad esse, nel menù trackpad in Preferenze Di Sistema, dei semplici video mostrano i movimenti corretti da effettuare con le dita. Una volta chiuso lo schermo e sollevato il portatile si ha la sensazione che sia più leggero dei suoi 1.36Kg.

La CPU non scalda molto, però non ci è stato possibile testarla sotto sforzo. Durante la prova, Todd ha risposto ad alcune domande sulle nuove tecnologie del MacBook Air di Apple. Riguardo al disco SSD c’è stato detto che i consumi di questo tipo di dischi sono uguali a quelli del disco ATA a 4200rpm messo di serie nel modello base e quindi il vero motivo per cui sono stati usati è la loro resistenza agli shock, ed essendo questo un prodotto destinato a spostarsi molto mi sembra una scelta sensata anche se c’è ancora il limite dei cicli di scrittura. Parlando con Todd è anche emerso che Apple creando questo prodotto non aveva in mente come target il business man superimpegnato e sempre in viaggio come si potrebbe immaginare, ma l'utente comune di personal computer. Secondo lui molte delle persone usano il computer per chattare, mandare email, navigare in Internet, ascoltare musica, utilizzare suite d’ufficio come Office o iWork o guardare un film; per tutte queste funzioni non servono capacità di calcolo elevate e si può privilegiare portabilità e design. Esattamente quello che ha fatto Apple con il MacBook Air.

 

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