Test
Il processore montato sull'Alienware M11X è di classe ULV e di formato compatto (SFF, Small Form Factor). Si tratta quindi di chip ottimizzati per ridurre i consumi e gli ingombri piuttosto che per offrire le migliori performance. Ne consegue che in passato i notebook equipaggiati con simili CPU avevano incontrato non poche resistenze da parte degli utenti, abituati ad avere un buon livello di prestazioni anche su macchine ultraportatili o ultrasottili.
Per ovviare a questo inconveniente Dell ha innanzitutto scelto i processori ULV più scattanti attualmente disponibili, ed ha dotato inoltre il suo Alienware M11X dell'overclock del processore abilitato di default da BIOS. Grazie a questo accorgimento si riesce a raggiungere un'invidiabile rapidità d'esecuzione senza compromettere eccessivamente i consumi ed il comfort termico ed acustico.
SuperPi ci aiuta, come sempre, a capire come si comporta la nostra macchina di prova nel calcolo puro in applicazioni single-threaded. Anche a confronto con processori standard di fascia medio-alta come l'Intel P9500, la CPU Core 2 Duo SU7300 non delude, anche in virtù della sua frequenza maggiorata di 1,6GHz. Rispetto ai processori per netbook di classe Atom c'è un abisso.
A conclusioni analoghe arriviamo analizzando il grafico di 7Zip, il file-manager e gestore d'archivi che con il suo benchmark rappresenta il punto di riferimento per i test delle prestazioni dei processori in ambito multi-threaded.
Passando ai benchmark sintetici di sistema della famiglia Futuremark, possiamo trarre qualche interessante indicazione incrociando i risultati di PCMark05 e PCMark Vantage. Il primo infatti compone il rating raggruppando i punteggi dei singoli componenti, mentre il secondo misura le capacità del sistema per differenti scenari d'impiego, dal gaming alla produttività personale.
Nonostante il gap del processore ULV, il nostro Dell Alienware M11X riesce ad ottenere un punteggio complessivo a PCMark05 superiore ad ultraportatili equipaggiati con CPU standard, come l'Asus N20 ed il Dell Studio XPS 13, potendo contare sugli eccellenti risultati dei comparti video e archiviazione.
Anche PCMark Vantage concorda sulle qualità del drive allo stato solido montato sul nostro Alienware M11X e della scheda video dedicata Nvidia: l'ultraportatile Dell primeggia sui concorrenti in ambito gaming e multimedia, piazzandosi invece immediatamente dopo l'XPS 13 in ambito comunicazioni e produttività.
Per i benchmark sintetici dedicati alle prestazioni di gioco 3DMark 06 e 3DMark Vantage, abbiamo ritenuto opportuno inserire nei nostri grafici anche il fratello maggiore dell'Alienware M11X, una potente gamestation Alienware M15X equipaggiata con una scheda video di fascia alta Nvidia GeForce GTX 260M. La scelta ci permette di apprezzare l'ottima prova della GPU Nvidia GeForce GT 335M dela macchina recensìta, che supera agevolmente schede video di medio livello come la ATI Mobility Radeon HD 4650, pur senza raggiungere le performance della GTX 260M.
Chiudiamo la nostra sessione di test con due benchmark applicativi di diverso grado di difficoltà. Partiamo dal Street Fighter IV, un gioco mediamente impegnativo che il Dell Alienware M11X riesce a gestire ottimamente anche a dettagli elevati.
La potenza di elaborazione grafica è sufficiente anche a giocare a Crysis, un titolo notoriamente avido di risorse, anche se aumentando la risoluzione ed il livello dei dettagli si scivola sotto la soglia dei 20FPS.