Da alcune settimane è stata distribuita a livello mondiale la beta del futuro sistema operativo Windows 8 e tutta l'attenzione è stata catturata soprattutto dalla nuova interfaccia Metro. L'OS di Redmond non è però solo un prodotto consumer ma si rivolge anche alle aziende: vediamo cos'ha da offrire in quest'ambito.


L'attesa per il nuovo sistema operativo Microsoft Windows 8 è senza dubbio molto elevata ed è cresciuta ancora da quando, qualche settimana fa, è stata rilasciata la prima beta, conosciuta col nome di Consumer Preview. I motivi dell'attenzione riservata al nuovo progetto dell'azienda di Redmond sono da ricercarsi nell'enorme sforzo che gli sviluppatori stanno svolgendo per rinnovare profondamente il proprio prodotto, tanto che ormai l'espressione "Windows, reimagined" si usa correntemente per esprimere il concetto che sottende l'intera operazione.

Il segno più evidente di tale rinnovamento è senza dubbio l'adozione della nuova interfaccia grafica Metro UI, mutuata da quella che contraddistingue già gli attuali smartphone basati su Windows Phone 7.5 e che aveva fatto prima ancora la sua comparsa, almeno concettualmente e come caratteristiche grafiche, sia negli ormai defunti device della famiglia Zune sia nell'omonimo player software. L'innovazione non è comunque solo cosmetica ma concettuale.

Sebbene Microsoft abbia mantenuto il desktop tradizionale, evolvendo ulteriormente quanto già visto in Windows 7, lo sforzo è quello di distaccare gli utenti dalla metafora del desktop e delle finestre, per portarli all'interno di una nuova era touch ready. Il nuovo start screen però non è la mera riproposizione di vecchi concetti in una nuova veste grafica, ma cerca invece di portare un concetto totalmente nuovo in un mondo attualmente completamente dominato da un approccio app-centrico, che ruota cioè sulle icone e sulle singole applicazioni da avviare per fare questo o quello. Grazie agli hub che abbiamo invece già imparato a conoscere su Windows Phone, Microsoft porta al centro dell'esperienza d'uso l'utente e le attività da svolgere. Ogni hub infatti è tematico e raggruppa in sé tutti quei comandi che servono a svolgere una determinata attività e quelle ad essa connesse, senza bisogno di tornare ogni volta al desktop e avviare tante applicazioni diverse. La novità è quindi profonda, attualmente nessun altro ambiente grafico infatti funziona in questa maniera, né per i PC, né per i notebook e nemmeno per i tablet o i portatili.

Sebbene quindi il nuovo approccio ha convinto sin da subito quasi tutti in ambito ultramobile per l'immediatezza, la facilità e la fluidità d'uso, sono altrettanti quelli perplessi quando si arriva ai notebook o al computer fisso. La paura è che Metro UI sia tanto funzionale tramite touch quanto scomoda tramite mouse e tastiera, facendo quindi perdere tempo e diminuendo la produttività. Inoltre molti temono che un'innovazione così drastica possa spiazzare la maggioranza degli utenti, che potrebbero così trovarsi male nell'uso quotidiano, sia domestico che professionale.

Windows 8 infatti, come tutti i sistemi operativi Microsoft che l'hanno preceduto, non si rivolge solo all'utenza consumer, ma anche a quella professionale, molto meno propensa alle novità, anche per motivi economici. Chi infatti ha investito soldi e risorse formative nell'adozione di un determinato sistema operativo non è poi molto incline a rinnovare il proprio parco macchine ogni tre anni, come invece sta facendo Microsoft. Non è un segreto che, negli ultimi 6 anni, Windows Vista prima e Windows 7 dopo non abbiano penetrato il mercato professionale come avrebbero invece desiderato a Redmond e del resto è facilissimo constatare empiricamente quanti computer, nelle pubbliche amministrazioni ma anche nelle aziende private, siano ancora fermi all'ormai vecchissimo Windows XP, risalente al 2001.

Semplicemente, in ambito enterprise, la maggioranza non vede il vantaggio all'atto pratico di rinnovare il sistema operativo e i pur tanti e spesso consistenti vantaggi introdotti dalle costanti innovazioni di questi anni non sono valutati sufficienti a giustificare ulteriori spese. Non si tratta ovviamente di valutazioni oggettive, è ovvio che ormai XP è un sistema operativo vecchio e superato su tutti i fronti, usabilità, sicurezza dei dati etc. ma è piuttosto una constatazione riguardo al rapporto vantaggi/costi soggettivamente sentito da amministratori e imprenditori. Per fare un nuovo investimento i vantaggi dovrebbero essere enormi e talmente evidenti da non ammettere discussioni o esitazioni.

Per convincere quindi le imprese ad adottare Windows 8 quando esordirà, probabilmente il prossimo autunno, ci vorrà molto di più dell'interfaccia Metro UI e questo Microsoft lo sa. E' per questo che all'ultima edizione del CeBIT 2012 di Hannover è stato tenuto un keynote in cui al centro della divulgazione erano proprio i vantaggi che Windows 8 offrirà all'impresa. Sebbene Metro UI abbia catturato l'attenzione dei mass media a livello consumer e rappresenti anche un'innovazione profonda non è l'unica novità di questo sistema operativo e, soprattutto, a Redmond sanno che i veri volumi di vendita si fanno con le aziende e non con le vendite del mercato consumer, in cui i margini di guadagno su ogni copia venduta sono minimi. Perché mai dunque il settore enterprise dovrebbe voler adottare Windows 8? Secondo Microsoft i motivi sono diversi, ma possono fondamentalmente essere raccolti in due categorie principali: flessibilità e sicurezza.


In un mondo sempre più veloce e frenetico lavorare in mobilità è un'esigenza oggettiva. Tuttavia mobilità, almeno in ambito professionale, non significa soltanto poter contare su un notebook, un tablet o anche uno smartphone potenti, sottili e avanzati, ma significa anche e soprattutto flessibilità: poter avere accesso alle risorse aziendali da qualunque postazione ad esempio, ma anche operare all'interno di un ecosistema coerente e sfruttare soluzioni diverse per differenti esigenze. Per Microsoft, Windows 8 offre una risposta a tutto questo.

L'adozione dell'interfaccia Metro infatti non è solo un ritocco estetico, ma garantisce una maggior produttività e un workflow al tempo stesso più organizzato e più facilmente accessibile, mettendo a disposizione la semplicità d'uso propria del mondo consumer, anche in ambito enterprise. Non solo. Con l'unificazione dell'interfaccia, la compatibilità delle app native e l'interoperabilità dei programmi, si avrà a disposizione un unico ecosistema, a prescindere se si stia usando un PC fisso, un portatile, un tablet o uno smartphone. Inoltre, grazie ai servizi cloud integrati come SkyDrive, Windows Marketplace e altri strumenti di sincronizzazione, sarà sempre possibile accedere ai propri dati da qualsiasi terminale remoto dotato di Windows.

Per un'azienda quindi sarà più vantaggioso fare un unico investimento ed adottare device di varia natura, tutti dotati di Windows 8 o di Windows Phone 8, così da permettere un'ampia flessibilità ai propri dipendenti, che dovranno padroneggiare un unico ambiente. Ma questo non è tutto. Microsoft infatti mette a disposizione due ulteriori strumenti, forse ancora più importanti: Windows To Go e il supporto alla virtualizzazione di ambienti multipli tramite la tecnologia Hyper-V.

La prima è una soluzione che permette di avviare il proprio sistema operativo su qualsiasi macchina, usando una semplice penna USB. Con questo Microsoft non intende soltanto che sarà possibile avviare da USB Windows 8 su un altro PC senza la necessità di installarlo, ma che sarà possibile avviare un'immagine del proprio sistema operativo, così come noi l'abbiamo configurato e con tutto ciò che ci serve. In questo modo quindi sarà possibile poter accedere alle risorse aziendali in qualsiasi situazione, in maniera facile e veloce. Le potenzialità sono enormi e chiare a tutti. Windows To Go infatti offre diverse caratteristiche. Ad esempio sarà possibile avviare direttamente il proprio sistema operativo presente sulla chiavetta, semplicemente impostando dal BIOS l'avvio da USB. Windows To Go a tale proposito è inoltre compatibile sia con sistemi dotati di BIOS che con quelli più recenti, che sono passati a UEFI (Unified Extensible Firmware).

Windows To Go inoltre non è solo una soluzione flessibile ma anche sicura. Se si estrae ad esempio la penna USB mentre si sta ancora operando nell'OS la tecnologia freeza il sistema senza perdere i dati o riavviare la macchina e si ha un minuto per reinserire la penna USB e salvare i propri risultati, o semplicemente riprendere a lavorare. Al CeBIT, durante il keynote, la funzione è stata dimostrata durante la riproduzione di un film: estraendo la penna USB la riproduzione si è subito bloccata, riprendendo poi esattamente dal punto in cui era stata interrotta allorché la chiavetta è stata reinserita. Windows To Go inoltre offre altre due funzioni molto utili in ambito Enterprise.

E' infatti possibile creare un'unica immagine principale che sarà poi duplicata su tutte le penne USB aziendali, se la necessità lo richiede, operazione che sarà possibile svolgere tramite Microsoft System Center Configuration Manager. Il processo inoltre potrà essere scriptato per essere eseguito automaticamente, ma si potrà utilizzare anche ImageX. Inoltre si potrà ottenere l'attivazione per volumi, ossia un particolare contratto che prevede la possibilità di attivare diverse copie di un'unica licenza, usando il servizio KMS service o Active Directory. In Windows To Go sarà inoltre possibile settare anche le cosiddette Group Policy tramite le quali il sistema operativo potrà essere aggiornato con gli ultimi update disponibili ogni volta che l'utente effettuerà il log-in all'interno del network aziendale, così da tenere sempre aggiornata la versione dell'OS che ci si porta dietro.

Hyper-V invece è una virtual machine che permette di eseguire su un unico PC diversi sistemi operativi sia a 32 che a 64 bit, anche contemporaneamente. Con 4 GB di RAM di sistema a disposizione ad esempio Hyper-V potrà eseguire fino a 4 diversi sistemi operativi virtualizzati. Microsoft ha anche fatto sapere che commercializzerà delle versioni che comprenderanno già diverse edizioni dei sistemi operativi precedenti dell'azienda di Redmond. In questo modo quindi sarà possibile eseguire tutti quei programmi legacy, così importanti per le aziende ma che spesso non sono aggiornati per supportare l'ultima versione del sistema operativo. In questo modo la produttività non ne risentirà e anzi sarà più economico testare ad esempio il proprio prodotto in diversi ambienti senza la necessità di doverli possedere realmente.


Economia, interoperabilità, flessibilità e portabilità sono indubbiamente dei valori chiave in ambio aziendale, ma anche la sicurezza riveste un aspetto fondamentale. Ecco allora che Windows 8 integrerà diverse, interessanti tecnologie volte alla sicurezza dei dati, come Trusted Boot, BitLocker e AppLocker. Il primo in particolare è assai interessante. Tramite Trusted Boot infatti l'intero processo di avvio sarà validato, controllando tutta la catena, dall'hardware al boot loader, al kernel, fino ai driver di sistema. Il programma antivirus integrato in Windows 8 inoltre sarà caricato prima di tutti gli altri componenti non critici di Windows e tutto ciò dovrebbe quindi contribuire significativamente ad ostacolare la diffusione nel sistema di virus o malware come i rootkit, che avranno difficoltà molto maggiori a manomettere il processo di avvio.

BitLocker e AppLocker invece si occuperanno della sicurezza dei dati, tramite l'applicazione di algoritmi di cifratura. BitLocker Drive Encryption è una funzionalità di protezione dei dati tramite crittografia delle partizioni, integrata nei sistemi operativi Microsoft Windows sin dai tempi di Vista, ma che giunge a piena maturazione solo con Windows 8, grazie a tutta una serie di nuove funzionalità aggiuntive. La più importante è senza dubbio la possibilità di supportare anche i drive con sistemi di crittografia hardware, più veloci e sicuri rispetto a un metodo di cifratura interamente software based. Inoltre BitLocker adesso applicherà la cifratura in maniera incrementale, ossia solo alle parti dell'hard disk realmente occupate dai dati, estendendola man mano che lo spazio occupato cresce, contribuendo così ad assicurare prestazioni superiori durante gli accessi in lettura e scrittura. Sarà inoltre possibile crittografare anche dati presenti su un'unità USB esterna, collegando l'operazione ad una data specifica. Così si potrà fornire un accesso ai dati sensibili solo temporaneo, ad esempio a dipendenti a contratto o collaboratori di ditte esterne.

AppLocker infine è un'estensione di BitLocker che consentirà in Windows 8 di impostare specifiche policy sia per quanto riguarda i programmi desktop che Metro, rendendo ad esempio possibile decidere le singole applicazioni che potranno o meno essere eseguite da ciascun utente o da gruppi di utenti. E' molto probabile che Windows 8 giunga sul mercato il prossimo ottobre, anche se Microsoft non ha ancora divulgato una roadmap ufficiale. L'attesa è elevata e l'azienda sembra aver lavorato bene non solo sul fronte consumer ma anche e soprattutto in quello enterprise, come abbiamo cercato di illustrare in questo articolo.

Se tutto ciò sarà però sufficiente a cambiare le sorti di Windows Vista e 7 in ambito professionale, convincendo aziende e amministrazioni a sostituire l'ormai obsoleto e poco sicuro Windows XP, solo il tempo e i dati di vendita potranno dirlo. Quel che è sicuro è che Windows 8 sarà una milestone nella storia non solo di Microsoft ma del mondo dei computer, forse anche più di quanto fu Windows 95. Nel bene e nel male questo sistema operativo cambierà il nostro modo di concepire il computer e di interagire con esso, forse non sarà perfetto e sarà necessario attendere la release successiva per portare a maturazione le tante e profonde innovazioni che questo OS introdurrà, ma sicuramente dalla strada tracciata a Redmond con questo sistema operativo non si tornerà indietro.

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