Arriva finalmente il nuovo hardware per il tablet Vivaldi, l'eterno incompiuto basato su Linux e completamente open source. La soluzione scelta è interessante perché consente di rimuovere una singola scheda con sopra CPU, RAM e storage sostituendola con un'altra, senza dover cambiare anche il resto. Ora bisognerà solo vedere se e quando questa soluzione raggiungerà finalmente il mercato.
A febbraio ci eravamo lasciati con una ricapitolazione della complessa situazione produttiva del tablet Vivaldi, il progetto open source basato su Linux e ambiente KDE Plasma Active, portato avanti da Aaron Seigo da oltre due anni e non ancora giunto alla commercializzazione. Come ricorderete dopo varie vicissitudini il device era rimasto senza piattaforma hardware, perché un progetto completamente open source e basato su Linux richiede la massima collaborazione anche da parte dei produttori di hardware, che dovrebbero rilasciare il codice sorgente delle proprie soluzioni, così da consentire lo sviluppo indipendente di driver, una condizione che quasi nessuno accetta e che ha quindi reso difficile la vita di Vivaldi.
Ora però sembrerebbe che Seigo abbia finalmente trovato la soluzione a questo problema ed è anche piuttosto interessante. L'ultima versione del tablet infatti è basata sul modulo EOMA-68 prodotto da Rhombus Tech. Si tratta di una singola scheda su cui sono alloggiati un SoC Allwinner A10 con processore single core ARM Cortex A8, 1 GB di RAM e 4 GB di memoria dedicata all'archiviazione dei dati. Particolarità di questa soluzione è che può essere letteralmente sfilata dallo chassis e sostituita con un'altra scheda, quando magari è disponibile una versione con hardware più potente. In questo modo è facile upgradare il proprio tablet senza necessità di dover acquistare un nuovo modello.
Questa comunque non è ancora la versione definitiva, la potenza infatti è limitata, anche se è stato diffuso un video che mostra il Vivaldi in azione con Debian Linux 7.0 e il browser Midori e Seigo ha già annunciato che a breve sarà disponibile una nuova scheda con un più potente SoC dual core. Al momento non ci sono altri dettagli per Flying Squirrell (scoiattolo volante), il nome in codice con cui è attualmente conosciuto il nuovo prototipo, ma si ipotizza che possa adottare almeno un AllWinner A20 con CPU ARM Cortex A7 dual core.
Seigo ha confermato comunque che Flying Squirrell avrà un display da 7 pollici di tipo IPS con risoluzione di 1024 x 600 pixel, del tutto equivalente dunque a quello dell'Amazon Kindle Fire originale. Allo stato attuale però continuano a non esserci indicazioni riguardo a una precisa data di esordio o al costo del prodotto finale.
Via: Liliputing