Cinque anni fa, IBM cedeva la sua divisione Personal Computer alla multinazionale cinese Lenovo. Il passaggio di mano di un pezzo di storia del mobile computing, rappresentato dal brand ThinkPad, segnava lo spartiacque fra la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra.

Il baricentro si spostava dagli Stati Uniti all'Asia e nasceva una realtà che in un lustro avrebbe scalato le classifiche di vendita di personal computer raggiungendo il quarto posto su scala mondiale.

Mauro Catalano, country manager di Lenovo Italia, ripercorre la storia di Lenovo fino al suo attuale assetto aziendale: una multinazionale con 21.000 dipendenti di cui 1.700 tra tecnici specializzati e ricercatori, distribuiti in 12 centri di produzione e assemblaggio (in Cina, India e Messico), 7 centri di ricerca e sviluppo in Cina, Giappone e Stati Uniti e 46 laboratori.

Mauro Catalano, Country Manager di Lenovo Italia

Il compito più arduo è stato quello di convincere l'esigentissima base di utenti Thinkpad che Lenovo sarebbe stata in grado di mantenere inalterate le caratteristiche che avevano decretato il suo successo, ed in particolare l'affidabilità e quella tipica concretezza così lontana dal condizionamento dei trend consumer.

La strategia di Lenovo al riguardo è stata quella di conquistare gradualmente la fiducia dei clienti, inserendo poco alla volta elementi di novità e di cesura con il passato, come gli schermi panoramici e con trattamento lucido, ma mantenendo alcuni paletti fermi, soprattutto nel campo della sicurezza e dell'innovazione tecnologica.

Notebook Lenovo

Per questa ragione Lenovo investe l'1,5% del suo fatturato in ricerca e sviluppo, ripagata da oltre 100 design award e dal raggiungimento di oltre 2000 brevetti. Anche i dati di mercato premiano il nuovo corso di Lenovo, con una crescita anno su anno del 58% nel primo trimestre del 2010.

Inoltre, dedicando risorse alla promozione dello sport (ricorderete sicuramente il suo ruolo di partner tecnico nelle ultime Olimpiadi), Lenovo è riuscita a guadagnare popolarità in tutto il mondo, potendo contare su una base solida da cui rilanciare la sua azione nei settori Internet mobile, digital home entertainment e cloud computing.

Logo Lenovo

Ultimo atto della riorganizzazione della propria struttura di vendita è stato quello di abbandonare il criterio di dislocazione geografica in favore di una suddivisione basata sul grado di sviluppo tecnologico ed economico, distinguendo fra mercati maturi e mercati emergenti. In questo modo Lenovo riesce a rispondere meglio ai bisogni dei propri clienti, siano essi utenti finali, aziende o pubbliche amministrazioni.

Condivide questo obiettivo Intel, che produce molti dei chip impiegati nelle nuove macchine dell'offerta Lenovo. I processori Intel Core, in particolare, con le loro tecnologie Turbo Boost, HD Graphics con Dynamic Frequency, HyperThreading e Smart Cache riescono a garantire tutta la flessibilità e le prestazioni di cui i professionisti hanno bisogno (per un approfondimento tecnico sui processori Intel Core i3 e i5 e sulla piattaforma Intel Calpella, riviamo a questo precedente articolo).

Paolo Canepa, Enterprise Marketing Development Manager Intel

Paolo Canepa, Enterprise Marketing Development Manager di Intel Italia, aggiunge qualche statistica: rispetto ai processori della passata generazione, i core i5 assicurano un incremento di performance del 43% nel multitasking, sveltiscono del 48% il processo di creazione di contenuti e aumentano la produttività del 20%.

 

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