LG mostrerà ufficialmente al CES di Las Vegas del prossimo gennaio i suoi primi device equipaggiati con chip realizzati in proprio e basati su architettura ARM Cortex A15, affiancandosi così aziende come Samsung e Apple. L'attesa è molto alta.
La tendenza inaugurata da Apple di voler controllare più da vicino l'intero processo produttivo dei suoi dispositivi, sviluppando in proprio quando possibile i diversi componenti oltre al design e al progetto tecnico, si sta allargando sempre più perché consente un'elevata autonomia decisionale e progettuale. Nel tempo ad Apple si è infatti affiancata Huawei e soprattutto Samsung che, essendo già anche un chipmaker e un produttore di pannelli video, ha avuto gioco facile. L'azienda coreana utilizza attualmente per i suoi prodotti, schermi, moduli di memoria sia RAM che NAND Flash e processori propri, appartenenti alla famiglia Exynos, di cui attualmente i modelli più avanzati si stanno spostando su architettura ARM Cortex A15.
Un'altra società starebbe ora per aggiungersi a questa schiera e precisamente LG, che ha annunciato di voler mostrare al prossimo CES di Las Vegas che si terrà a gennaio 2013 i propri dispositivi equipaggiati con System on a Chip proprietari, anch'essi basati su ARM Cortex A15. I nuovi chip, che l'attuale CEO Koo Bon-joon ha chiamato H13, saranno realizzati da TSMC con processo produttivo a 28 nm, poiché LG non ha stabilimenti adatti a costruire processori.
Nella nuova strategia del CEO che vuole maggior "dignità e indipendenza" per l'azienda dunque questa decisione è particolarmente strategica. I nuovi H13 inoltre dovrebbero portare oltre che una rinnovata potenza di calcolo anche capacità avanzate di risparmio energetico, che daranno indubbi vantaggi sia agli smartphone che alle Smart TV LG. Del resto la stessa ARM, con lo scopo di avere un controllo totale sullo sviluppo delle proprie microarchitetture, si è configurata come un'azienda fabless che sviluppa unicamente i progetti dei propri core, i cui brevetti dà poi in licenza ad altri produttori, che sono liberi anche di modificarne in tutto o in parte le caratteristiche tecniche dell'architettura al fine di meglio adeguarle alle proprie esigenze.
Esattamente quanto accade proprio per Apple e Samsung, ed ora per LG, le cui soluzioni sono tutte ARM based, come del resto lo sono quelle Nvidia, Texas Instruments e Qualcomm. I produttori finali però stanno ora preferendo bypassare questo passaggio intermedio e rivolgersi direttamente ad ARM per acquistare i diritti dei chip, che poi faranno produrre all'esterno, risparmiando così sui costi finali e ottenendo appunto un maggior controllo sulle feature da integrare. LG ad esempio ha detto di avere al momento ben 900 ingegneri al lavoro sullo sviluppo di questi H13. Vedremo dunque a breve cosa saranno stati in grado di ottenere.
Via: Engadget