Recensione Meizu M6 Note

Recensione dello smartphone Meizu M6 Note, medio gamma con piattaforma Qualcomm Snapdragon. Ha un design sottile e grazioso, seppure non troppo originale, alcune funzionalità evolute e qualche trascurabile mancanza.

Nella miriade di produttori di smartphone cinesi, Meizu ha sicuramente un posto di rilievo, con un listino che comprende anche smartphone originali, dal design coraggioso o dalle caratteristiche esclusive come i Meizu Pro 7 e Pro 7 Plus. Gli smartphone Meizu sono anche fra i pochi distribuiti direttamente in Italia e quindi disponibili nei negozi retail sul territorio italiano, con il vantaggio di poterli provare dal vivo prima di acquistarli e con tutte le tutele per il consumatore imposte dalla legge europea.

Le basi sono assai solide, c'è già una presenza ben radicata in Italia ed il brand Meizu è fra i più noti, ma nonostante questo il 2017 sembra essere trascorso un po' in sordina; il 2018 può essere quindi l'occasione per imporsi e tornare ad emozionarci. E infatti con gli ultimi prodotti presentati (Meizu serie 15), Meizu sembra aver imboccato la strada giusta, come conferma anche la buona prova del Meizu M6 Note nella nostra recensione. Un dispositivo con un design non troppo ricercato ma che riesce a venire incontro all’utente medio con un prezzo che oscilla su Amazon fra i 239 ed i 299 euro a seconda del venditore.

Meizu M6 Note non rinuncia ad alcuni accorgimenti da categoria superiore anche a scapito di qualche compromesso. E poi esce dalla scatola direttamente con le app e i servizi Google pre-installati, senza doverlo fare per vie traverse.

Confezione

Nella confezione nulla di nuovo rispetto a quello a cui Meizu ci ha abituato, oltre allo smartphone, troviamo varia manualistica (anche in lingua italiana), la spinetta per il carrellino della SIM che richiama il logo Flyme, un caricatore fast charge da 18W e un cavo USB/mini USB. Nessun auricolare in dotazione. Una confezione un po' scarna per un medio di gamma.

Caratteristiche tecniche ed hardware

La dotazione hardware è caratterizzata dal processore Qualcomm Snapdragon 625 (2,0GHz 8core), che integra anche un coprocessore grafico Adreno 506, affiancato da 4GB di memoria RAM LPDDR3 e da uno storage interno da 64gb. Posteriormente abbiamo un doppio sensore fotografico principale da 12MP (f/1.9) e 5MP (f/2.0), accompagnato da 4 LED dual tone; mentre anteriormente abbiamo un sensore da ben 16MP.

Il Wi-Fi utilizza lo standard 802.11 b/g/n, manca l’ac ma supporta sia i 2,4 GHz che i 5 GHz; assicurata anche la presenza della banda 20 per l’LTE. Presente la solita sensoristica tra cui GPS, A-GPS e GLONASS. Assenti invece NFC e ricarica wireless.

Nel momento in cui scrivo questa recensione, M6 Note monta la Flyme 6.1.4.1 una versione personalizzata di Android 7.1.2., che coniuga un’interfaccia pulita e con poche app preinstallate in pieno stile Android Stock. Inoltre le gesture di Meizu permettono di utilizzare lo smartphone mediante semplici swipe, disattivandoli all’occorrenza.

• CPU: Qualcomm Snapdragon 625 MSM8953 (14nm 2 GHz 8 Core Cortex-A53)
• GPU: Adreno 506
• RAM: 4GB LPDDR3
• ROM: 64GB
• Espansione: microSD fino a 128GB
• Schermo: 5.5” IPS LCD 16:9 1080 x 1920 FHD 403 dpi, GFF 450nits
• Fotocamere:
  • Posteriore: Sony IMX362 12MP Dual PD 6p lens + Samsung 2L7 5MP 5p lens f/1.9, flash 4-LED dual-tone f/2.0
  • Anteriore: 16MP con software beautifier Arcsoft
• Networking: Wi-Fi 802,11 b/g/n 2,4GHz e 5GHz, Bluetooth 4.2, GPS/ A-GPS, GLONASS
• Sistema operativo: Flyme 6.1.4 basato su Android 7.1.2
• Batteria: 4000mAh, 18W mCharge
• Dimensioni: 154.6 x 75.2 x 8.35 mm
• Peso: 173 grammi

Design, schermo e fotocamere

Cornici ben in evidenza e un tasto home cliccabile rendono il design di questo device leggermente datato, sopratutto mettendolo a confronto con altri concorrenti. Ma vi assicuro che non ne risente l’usabilità e la maneggevolezza, complice la scelta di materiali nobili come l’alluminio per la scocca, gli angoli smussati e un assemblaggio ben realizzato.

La scelta di incastonare i 4 LED nella linea che nasconde le antenne è ben riuscita e da un tocco di design e simmetricità con le due fotocamere centrali posteriori.

Il display è un buon IPS in risoluzione Full HD da 5.5 pollici, in formato 16:9. A livello qualitativo non si comporta male, contrasti e colori sono ben definiti, mentre l’angolo di visione risulta leggermente inferiore ad altri smartphone della stessa fascia. Sotto la luce del sole la leggibilità è buona, mentre i neri tendono leggermente sul grigio.

La parte audio del dispositivo è nella norma, l’ascolto tramite capsula auricolare risulta chiara senza fruscii, mentre il viva voce, risente di un audio leggermente ovattato, cosa che non capita invece con musica delle app o dei file multimediali.

Il comparto fotografico è equipaggiato con una doppia fotocamera posteriore che combina un sensore da 12 megapixel (f/1.9) Sony IMX362 e lente a 6 elementi con un sensore Samsung a  risoluzione più moderata 5 MP (f/2.0). L’idea, come già visto in altri dispositivi è quella di combinare le informazioni di immagine provenienti da due sensori differenti per lo zoom e per creare sfocati e altri effetti di profondità.

Anteriormente troviamo una sensore da ben 16 MP coadiuvato da un software per il ritocco della pelle basato sugli algoritmi di Arcsoft per realizzare selfie d’impatto.
Le fotocamere, sia anteriormente che posteriormente godono di una buona velocità di messa a fuoco anche con cambi luci repentini.
Sul fronte video la fotocamera registra massimo in Full HD a 30fps, non male se devono essere condivisi sui social mentre si fa sentire la mancanza della stabilizzazione.

Il software per la gestione della fotocamera risulta completo e con varie modalità di scatto tra la quali figura anche la funzione pro, per gestire tutti i parametri della fotocamera (iso, tempo di esposizione etc) per creare scatti particolari.

Test

Dai test questo M6 Note di Meizu non è certo il dispositivo giusto per giocare, sopratutto ai titoli più spinti. Meglio con le classiche operazioni quotidiane. La GPU Adreno 506 è comunque meglio dei processori grafici normalmente impiegati sugli smartphone cinesi.
Non è un top insomma ma sicuramente meglio del fratello minore M6 che invece viene equipaggiato con il meno prestante MediaTek MT6750. Se invece volete qualcosa di più potreste aspettare il nuovo Meizu 15 che equipaggia processori Qualcomm Snapdragon 660.

Temperature, batteria e conclusioni

Il telaio monoblocco in alluminio aiuta a dissipare il calore prodotto dai componenti interni e a mantenere le temperature sotto controllo. La batteria è da 4000mAh e beneficia del sistema di ricarica rapida mCharge che permette di ricarica la batteria da 0% a 100% in meno di 2 ore. Complici alcune ottimizzazioni, e la possibilità di abilitare modalità di risparmio energetico, la batteria ci porterà sempre a fine giornata anche con utilizzo intenso; e con un utilizzo più moderato anche ad un giorno e mezzo. Sicuramente un buon punto a favore sul versante autonomia.
Il caricatore da 18W poi è un’ottima aggiunta alla confezione, peccato opti ancora per una presa USB/miniUSB.

Non è un prodotto che si piazza sulla fascia alta del mercato, e non lo vuole essere ma piuttosto un prodotto che della semplicità e usabilità vuole fare il suo punto di forza. L'obiettivo qui non è stupire o dimostrare capacità tecniche al vertice della categoria, quanto proporre uno smartphone concreto ed affidabile. Meizu con questo M6 Note e con gli ultimi modelli come gli smartphone della neonata serie 15 (trovate qui la nostra anteprima) sembra voler far salire l’asticella della qualità senza affannarsi a rincorrere le mode del momento. Il prezzo ufficiale si attesta sui 299 e circa 230€ lo street price. Un medio di gamma che come mi piace definirlo saprà attirare la clientela di riferimento.