Batteria e risparmio energetico

HP Pavilion DV6-1140 dispone di una batteria a 6 celle con capacità di 55000 mWh che si incassa perfettamente nel fondo del portatile senza sporgere.

Come sempre, per misurare la durata della batteria ci siamo serviti del software Mobilemark 2007, che simula diverse tipologie d'impiego e restituisce valori giudicati particolarmente attendibili anche dai produttori.

Con il profilo Reader, che consiste nella lettura di documenti PDF con Acrobat Reader, l’autonomia è stata di 148 minuti. Circa due ore e mezza in batteria possono essere considerate un risultato soddisfacente per un computer portatile con display da 15,6", soprattutto se si considera che per le nostre prove impostiamo sempre lo schermo sul massimo livello di brillantezza possibile.

Lo scenario Reader implica un utilizzo molto blando della macchina, con il processore che resta quasi sempre in stato di idle. Un impiego multimediale, invece, determina un calo di circa mezz'ora della durata della batteria con la conseguenza che, nell'uso di tutti i giorni, sarà difficile superare le 2 ore di autonomia.

La sola scheda video, infatti consuma 15-25 Watt, ma chi compra un notebook multimediale di questo tipo sa che dovrà rassegnarsi a qualche sacrificio in termini di portabilità.

Temperature e rumorosità

La dissipazione del calore non è mai stato il punto di forza dei notebook HP Pavilion, ed anche il dv6 non si sottrae alla regola. I case relativamente sottili causano un ristagno d’aria calda, generata rapidamente dall’hardware performante, con il risultato di temperature piuttosto alte in stato di stress e di un sistema di raffreddamento spesso sovraccarico.

Everest ha rilevato, dopo 43 minuti di stress test, una temperatura sul diodo del socket pari a 83 gradi mentre circa 79 gradi all’interno dei Core del processore (nonostante il TDP ridotto rispetto al più performante T9550).

Durante il gioco potrebbero incidere anche le temperature elevate raggiunte della scheda video, quindi consigliamo di munirvi in anticipo di una base raffreddante attiva per scongiurare il raggiungimento del limite termico.

L’hard disk senza aver subito particolari stress ha raggiunto temperature di poco inferiori al limite critico di 50 gradi, anche se questo non dovrebbe causare particolari problemi. Questa purtroppo è proprio una caratteristica dell’hard disk Toshiba e non è un problema causato dall’alloggiamento del disco.

Il sistema di dissipazione ha periodi di attivazione piuttosto regolari ma risulta un po’ troppo rumoroso, specialmente durante l’esecuzione di applicazioni particolarmente pesanti.

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