Honor 9 eredita e perfeziona il design di Honor 8 con la sua cover multistrato iridescente e punta a mantenere lo scettro della fascia di prezzo dei 400 euro. Basteranno l'estetica, la piattaforma aggiornata con un potente processore Hisilicon Kirin 960 e la dual-camera con zoom ibrido 2X?


Il 2016 è stato l’anno in cui il brand Honor ha consolidato la sua posizione sul mercato italiano, passando da essere una soluzione cinese e a buon mercato sino a divenire la scelta sensata sulla cifra spartiacque dei 400 euro. Honor 8 ha venduto tanto e bene e per bissare i numeri di questo modello il 27 giugno 2017 è stato rinnovato il top di gamma della casa.

L’aggiornamento non è stato traumatico, repentino o brusco, ma più che altro una naturale evoluzione di quell’Honor 8 che era tanto piaciuto per i materiali e le colorazioni, tanto da dettare la linea guida per tutti gli altri produttori. Se dico Sapphire Blue sapete che si sta parlando di Honor!

 

Fortunatamente, come l’anno scorso, ho avuto modo di testare Honor 8 e 9 nella medesima nuance e quindi ho potuto notare le differenze fra i due modelli.
Honor 9 rimpiazza alla grande il suo progenitore, ma se avete il modello più vecchio in casa, vi consiglio di aspettare a cambiarlo.

Confezione

Il box di vendita ha una colorazione bianca con decorazioni diagonali e una volta aperto esibirà il device di taglio (come Huawei e Honor ci hanno abituato su alcune proposte). Nel mio caso è sfornito di auricolari ma solo perché ho un esemplare di prova destinato alla Stampa, mentre se acquistate un Honor 9 troverete questo accessorio incluso in bundle.

Oltre allo smartphone, sono inseriti nella scatola: alimentatore da parete 9V 2A, cavetto USB – USB Type C, spilletta per l’estrazione delle SIM e della MicroSD e infine una cover trasparente in policarbonato per la protezione della scocca realizzata quasi interamente in vetro.
La cover trasparente, sebbene nasca per proteggere dalle ditate lo smartphone, attira una quantità di polvere che mai mi sarei aspettato.


Scheda tecnica e piattaforma hardware

Il motore dello smartphone è la soluzione octa-core HiSilicon Kirin 960 (CPU utilizzata su Huawei P10 e Huawei Mate 9) con GPU itegrata ARM Mali-G71 che domina in ogni tipo di gioco, affiancata da un quantitativo di memoria interna da 64GB, purtroppo di tipo eMMC 5.1. I tagli di memoria RAM sono da 4GB e da 6GB (modello da me testato), attualmente il modello con 6GB è disponibile attraverso piani di abbonamento 3 (Play Young). Lo schermo da 5,15 pollici è maneggevole e abbastanza risoluto con i suoi 428dpi di densità ed i 500nit di luminosità.

Posteriormente è ingegnerizzata una doppia fotocamera con zoom ibrido 2X da 12MP ed una monocromatica da 20MP. In un peso di 155 grammi è alloggiata una batteria da 3200mAh, sufficiente alle esigenze di un utente normale durante tutto l’arco giornaliero.
La versione software è Android 7.0 con EMUI 5.1. Il Wi-Fi è di tipo 802.11 a/b/g/n dual-channel, mentre la presenza di GPS, A-GPS, GLONASS e BDS sono una sicurezza per chi si muove in macchina o a piedi.

  • CPU: Huawei HiSilicon Kirin 960 Octa-Core (4 x 2,36GHz Cortex –A73 e 4 x 1,84GHz Cortex A53)
  • GPU: ARM Mali-G71 MP8 a 1037MHz
  • Memoria: 4/6GB LPDDR4 Dual-Channel a 1866MHz
  • Memoria interna: 64/128GB eMMC 5.1 espandibile con MicroSD (microSD, microSDHC, microSDXC) sino a 256GB
  • Schermo: 5,15 pollici Full HD (1920x1080) IPS LTPS LCD a 24bit 428ppi 2,5D
  • Fotocamere:
    • Principale: 12MP RGB F/2.2 con zoom ibrido 2X +20MP Monocromatica F/2.0
    • Secondaria: 8MP
  • Batteria: 3200mAh removibile ai polimeri di litio
  • Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n dual-band, TDD-LTE/FDD-LTE/WCDMA/GSM, GPS, A-GPS, GLONASS, BeiDou, Bluetooth 4.2
  • Sensori: Prossimità, luminosità, accelerometro, giroscopio, bussola digitale, ambientale e laser
  • Sistema operativo: Android 7.0 (Nougat)+ EMUI5.1
  • Dimensioni: 70,9 x 147,3 x 7,45 mm
  • Peso: 155 grammi
  • Colori: Oro e Nero
  • Altro: Dual SIM Dual Standby, USB Type C 2.0, OTG, NFC, VoLTE, ricarica rapida, vetro posteriore curvo 3D, audio immersivo 3D

Design

Honor 9 è arrivato in Italia inizialmente in due colorazioni, Glacier Grey e Sapphire Blue, alle quali s'è poi aggiunta anche la tinta Midnight Black. L'estetica è un riadattamento di quanto avevamo visto su Honor 8: colori cangianti, uso elegante e intelligente dei materiali e tanti giochi di luce.

Il nome di battaglia di Honor 9 è “The Light Catcher”, nomignolo non solo dovuto alle sue capacità fotografiche notturne, ma anche perché i 15 strati di nanotexture impiegati nella scocca posteriore (con curvatura 3D) dello smartphone imbrigliano la luce riflettendola in fascinosi e sinuosi effetti visivi.
Questi riflessi sono davvero così sexy? Sì, ammetto di essermi perso in questa livrea cangiante e di non poterne più fare a meno.

Il frame laterale, verniciato anch’esso di blu, è bellissimo, stondato e calza perfettamente in mano. Il tasto per il riconoscimento delle impronte digitali è stato spostato nella parte anteriore del cellulare ed è a sua volta un elemento di design accattivante, nonostante abbia una colorazione diversa dal resto della scocca. Questa discromia è evidente in piena luce diretta, mentre con luci meno forti si stenta a riconoscere il doppio colore.

Frontalmente non troviamo un display edge to edge o bezeless, ma non rimpiango la scelta del produttore, che - a mio avviso - avrebbe dovuto poi alzare l’asticella del prezzo per proporre una soluzione simile a quella che ritroviamo su LG G6 o Samsung Galaxy S8.
Certo, si poteva fare qualcosa in più per le cornici, ma del resto il device s’impugna bene con le attuali forme.

Per forza di cose il sensore di luminosità, quello di prossimità e la fotocamera frontale sono ben visibili nero su blu, ma un tocco di classe è stato l’inserimento del LED di notifica RGB all’interno della capsula auricolare, strategia intelligente e già vista a bordo dei prodotti HTC.
Il sensore di riconoscimento delle impronte digitali è frontale e lo trovo comodo alla stregua di quello inserito su Huawei P10.

Posteriormente le due fotocamere (dual lens) sono protette alla perfezione da un’unica lastra di vetro Gorilla Glass 5, che non fa sporgere i due sensori, i quali però con il tempo potrebbero essere soggetti a mal funzionamenti a seguito di una caduta che fessuri l’intera lastra di vetro.
Sui diversi forum e gruppi Facebook, infatti, alcuni utenti, avendo danneggiato il loro Honor 8, lamentavano il fatto di avere delle crepe che passavano sulle lenti delle fotocamere: il risultato è quello di avere non solo un danno estetico ma anche funzionale.

All’interno della sfera design voglio inserire l’interfaccia di sistema, che, seppure sia quella più aggiornata di Huawei e Honor (EMUI 5.1), penso sia ormai stantia, usurata dal tempo e in qualche modo di gusto orientale. Sarebbe l’ora di vedere un cambiamento sui top di gamma di queste due aziende per riuscire a fare un passo in avanti coraggioso e dovuto.


Schermo

Lo schermo da 5,15 pollici LTPS IPS ha dei colori più saturi della norma, un’ottima luminosità massima e una buona densità di pixel, seppure inferiore rispetto a quella dell'Honor 8 che aveva la stessa risoluzione Full HD ma una diagonale leggermente inferiore. Il nostro spettrofotometro X-Rite ha misurato una luminanza massima di 434 cd/m², praticamente invariata rispetto al precedente Honor 8, ma trattandosi di un "assertive display", è sempre ben leggibile anche sotto luce solare diretta.

Questa tecnologia, che potremmo traslitterare in italiano in "display assertivo", utilizza algoritmi evoluti per modificare in tempo reale il colore di ciascun pixel per adattare l'immagine alle condizioni più favorevoli per l'occhio umano. Non è più necessario, quindi, avere display con una luminanza altissima per ottenere immagini dal contrasto elevato e ben visibili anche in condizioni di luce ambientale sfavorevoli. Nell'uso comune, questa stessa tecnologia permette anche di risparmiare batteria perché consente di ottenere la stessa qualità d'immagine con una minore reitroilluminazione del display.

L’utilizzo ad una mano è grandioso: ammetto di aver sofferto della sindrome dell’abbandono non appena sono passato a diagonali ben più grandi.

Fotocamere

La doppia fotocamera mantiene le promesse fatte: essere un compagno perfetto degli scatti in notturna? Beh,no. Se ci armassimo di pazienza, un cavalletto e un periodo di esposizione di trenta secondi, senza alcun dubbio faremmo delle foto in notturna perfette, ma con il classico punta e scatta questi risultati non sono affatto scontati. Con buone condizioni di luce i risultati meritano sia con il sensore RGB da 12MP sia con quello monocromatico da 20MP, il software tiene il colpo con scatti in controluce e fievoli fonti luminose, ma non è paragonabile a quelli fatti con un Samsung Galaxy S8 mi ha regalato. Fortunatamente a listino ci sono quei 450 euro di differenza, quindi gli è tutto perdonato.

Il menù delle scene offre tante possibilità: filtri di ogni genere, panoramica, panoramica 3D (scansiona nello spazio l’oggetto), HDR, creazione 3D, notturno, light painting e time-lapse.
Immancabile l’opzione “Apertura Ampia” che accentua o meno l’effetto di sfocatura del soggetto in primo piano rispetto allo sfondo. I video sono girati alla risoluzione massima di 4K (3840x2160) e non sono stabilizzati; la stabilizzazione digitale funziona perfettamente solo nella registrazione Full HD, che raggiunge un frame rate di 60fps.

Le riprese in Full HD sono morbide e ben a fuoco, è il diretto rivale di LG G6, che mi aveva stupito per bilanciamento e stabilizzazione nelle riprese video.
Peccato che a questa fotocamera manchi una stabilizzazione del sensore, che avrebbe facilitato la cattura di scatti difficili o a lunghe esposizioni, ma se si ha la giusta conoscenza fotografica è una mancanza superabile con la tecnica.


Test

Se sul finire del 2016 e nel corso del 2017 il Kirin 960 e la Mali G71 erano degli ottimi attori, la loro brillante interpretazione resta tuttora attuale, con una velocità di esecuzione dei diversi titoli videoludici a dir poco perfetta e delle prestazioni computazionali della CPU non subordinate alle più famose soluzioni Qualcomm o Exynos.
Il comparto hardware è di tutto rispetto ed è confermato dai valori trascritti durante le fasi di benchmark.

Quadrant Totale CPU Memoria I/O 2D 3D
42908 152729 19869 38967 500 2477
Antutu Totale 3D UX CPU RAM
125170 36387 43674 34944 10165
Geekbench 4 Single-core Multi-core
1871 5815
Vellamo Browser Metal Multicore
- - -
GFX Bench Car Chase offs. Manhattan 3.1.1offs. Manhattan 3.1 offs. Manhattan offs. T-Rex offs. Tessellation offs. Texturing offs. ALU 2 offs.
580,2 628,2 1099 1724 3107 3150 4076  MTexel/s 2559
3DMark Ice Storm Extreme Ice Storm Unlimited   Sling Shot
13010 25967 2423
G1 59,6 fps G2 53,2 fps Physics 42,1 fps G1 211,3 fps G2 107,3 fps Physics 47,8 fps G1 15 fps G2 9,1 fps Physics 32,8/19,6/11,3 fps
PCMark  Work 2.0 
6289 Web browsing Video editing Writing Photo editing Data manipulation
5524 5541 6173 9685 5375

Batteria e temperature

La batteria non estraibile da 3200mAh ha delle prestazioni in linea con LG G6: 5 ore di schermo acceso con uso misto che portano l’utente a terminare la giornata senza troppi problemi. Con uso ossessivo ci si ferma all’ora di cena, ma grazie al sistema di ricarica rapida basterà attaccare per trenta minuti lo smartphone al suo alimentatore per proseguire in un dopo cena fuori con gli amici. La durata della batteria è leggermente superiore al Huawei P10, che andava leggermente peggio nell’uso quotidiano.

Le temperature rilevate dalla nostra camera termica Flir non sono bassissime: nella parte posteriore si raggiungono i 43-44°C, mentre anteriormente i 40°C. Ci troviamo davanti dei valori che avevo già visto su Honor 8 Pro ma che avevo giustificato con il tipo di materiale presente sul quel modello (alluminio). Sconsiglio di usare Honor 9 in macchina o sul telo da mare perché le temperature potrebbero alzarsi ulteriormente.

Conclusioni

Molti colleghi classificano Honor 9 come un top di gamma di razza, ma, sebbene sia veloce, fluido e appagante, non riesco a pensarlo come un diretto competitor di Samsung Galaxy S8, LG G6, Sony Xperia ZX Premium o HTC U11 perché ha delle scelte hardware simili ma non paragonabili e perché manca di un design dirompente.
Sotto il profilo telefonico, connettività e foto è una roccia, ma manca di intraprendenza, cosa che sui “veri” top di gamma dovrebbe sempre esserci.

 

Il prezzo ufficiale è di 449 euro. Sono attive diverse promozioni che prevedono o uno sconto diretto per chi dimostra di essere un vecchio cliente Honor (immettendo l’IMEI di un altro device Honor sul sito vMall.eu) o un fitness tracker (Honor Band 3) che vi verrà spedito qualche giorno dopo la ricezione dell’ordine. Mi è capitato di vederlo scontato sui 390 euro on-line ma non venduto direttamente da Honor, come succede su vMall.

Honor 9 è la naturale evoluzione di Honor 8: è bello, leggero e fa degli ottimi scatti fotografici, ma si scontra con una concorrenza agguerritissima sulla sua fascia di prezzo.

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