Design e schermo
Il dispositivo ha una composizione mista in alluminio e vetro e si distingue da Honor 8 perché ha una parte posteriore in alluminio, meno propenso a tratenere le impronte digitali che immancabilmente si vanno ad imprimere sulla superficie del piccolo di casa Honor. Dovrete quindi pulire meno spesso la cover posteriore anche se l'effetto iridescente dell'Honor 8, ottenuto sovrapponendo vari strati di vetro, è sicuramente più originale.
Posteriormente trova posto, in alto a sinistra, il doppio sistema di sensori e lenti fotografiche, la cui disposizione ricorda altri brand sia occidentali che orientali. Immancabili le strisce orizzontali per la comunicazione con l’esterno delle antenne installate nel prodotto, mentre anteriormente il fronte è disadorno di qualsivoglia nota distintiva ma è possibile perdersi all’interno dei riflessi di luce della colorazione blu.
L’aspetto esteriore è leggermente sottotono nonostante l’uso del colore e l’alternanza di materiali (vetro ed alluminio) siano magistrali.
Ergonomicamente ho qualcosa da rimproverare all’azienda, che immette sul mercato un device sottilissimo (poco meno di sette millimetri) ma estremamente largo, portando la presa dell’utente ad un grado di comfort basso. Per assurdo, se lo smartphone fosse stato più spesso, sarebbe stato ancora meglio nei miei palmi. Non è un device per chi ha mani piccole o voglia avere un’esperienza utente ad una sola mano. In uno spessore così piccolo dove abbiano messo la gigantesca batteria è un mistero!
Lo schermo da 5,7 pollici ha una definizione molto alta, la qualità delle immagini riprodotte è superlativa ma altera i colori non appena andiamo ad inclinare lo schermo, che quindi sembrerà slavato ed offuscato. Il rapporto di forma si sposa molto bene con la modalità multi-finestra di Android 7.0 e permette senza troppi intoppi di usare contemporaneamente due applicazioni.