Fujitsu LifeBook U9310X non è solo uno dei notebook convertibili più leggeri (1 chilogrammo) e sottili (16.9 mm) in circolazione, ma è anche uno dei più sicuri e affidabili. Lo abbiamo testato per alcune settimane.
È facile riconoscere i business notebook solo guardandoli, perché hanno tutti una colorazione nera/grigia ed un design robusto, ma (fortunatamente) ci sono delle eccezioni. Nelle ultime settimane, ho avuto l'opportunità di provare un computer portatile per professionisti in un insolito colore rosso. Parlo del Fujitsu LifeBook U9310X, un convertibile ultraleggero da 13.3 pollici, introdotto in Italia all'inizio della scorsa estate con la sua variante clamshell ed oggi disponibile sul mercato intorno ai 2000 euro, anche per utenti consumer. Non a caso è in vendita anche su Amazon in più configurazioni.
Anche se Lenovo è proprietario di maggioranza della joint-venture Fujitsu Client Computing Limited con il 51% delle quote, il Fujitsu LifeBook U9310X non è costruito in Cina ma in Giappone, dove si trovano le ultime fabbriche di PC dell'azienda ancora attive dopo la chiusura dell'ultimo stabilimento europeo ad agosto. E si sente/vede che questo notebook è costruito con maggiore cura ed attenzione rispetto a tanti altri in commercio, anche nella stessa fascia di prezzo.
Fujitsu è specializzata in macchine aziendali con avanzate funzionalità di sicurezza ed il LifeBook U9310X, che è il top-di-gamma della U-Series, riassume pienamente la mission dell'azienda. Integra la tecnologia proprietaria PalmSecure, può essere configurato con processori Intel vPro ed è conforme allo standard MIL-STD-810G, nonostante sia ultrasottile ed ultraleggero. Ho testato una delle configurazioni più potenti in circolazione, forse la più accessoriata ed anche la più costosa, con processore Intel Core i7, 16GB di RAM e 1TB di spazio su drive SSD PCIe NVMe. Ed è davvero difficile trovare dei difetti!
Pro
- Ultraleggero
- Elevato numero di porte
- Schermo di alta qualità
- Ottima autonomia
- Fujitsu PalmSecure
Contro
- Touchpad migliorabile
- Altoparlanti nella media
- Delicato nella rotazione dello schermo
Fujitsu LifeBook U9310X è venduto come uno dei notebook professionali più leggeri e sottili sul mercato - ed in effetti lo è - ma non per la sua confezione. Parliamo di una scatola piuttosto ingombrante, con il logo Fujitsu in primo piano su uno sfondo bianco, al cui interno c'è davvero pochissimo: l'alimentatore da 65W (compatto ma non tra i più piccoli) con un cavo che raggiunge circa 3 metri, un manuale utente (quick start guide), un opuscolo sulla tecnologia PalmSecure ed il certificato di garanzia, oltre ovviamente al LifeBook U9310X in un vano separato in cartone. Non c'è altro.
Non sappiamo se la dotazione del sample ricevuto in test sia quella standard di ogni esemplare venduto sul mercato ma, se così fosse, i margini di miglioramento sono tantissimi. L'azienda potrebbe utilizzare un packaging più essenziale ed ecologico, che sarebbe anche un perfetto biglietto da visita per un computer portatile che non teme rivali.
Specifiche tecniche Fujitsu LifeBook U9310X
- Materiale: lega di magnesio
- CPU: Intel Core i7-10610U con Intel vPro, frequenza di 1.8GHz e fino a 4.9GHz (cache 8MB)
- Sistema operativo: Windows 10 Pro a 64bit
- GPU: Grafica Intel UHD
- Schermo: IPS 13.3 pollici Full HD (1920 x 1080 pixel) opaco, 100% sRGB, multitouch con supporto per penna Wacom Dual Digitizer (presente nella configurazione)
- RAM: 16GB DDR3 a 2133 MHz onboard
- Storage: 1TB SSD M.2 PCIe NVMe
- Batteria: 50 Wh, 4 celle
- Interfacce: due USB Type-C 3.2 Gen2, due USB Type-A 3.2 Gen1 (5 Gbps), HDMI 2.0, jack audio da 3.5 mm, Kensington Lock, lettore di schede SD, SDHC, SDXC
- Networking: RJ-45, WiFi 802.11ax (WiFi 6) AX201 dual-band, Bluetooth 5.0
- Sicurezza: lettore di impronte digitali, Palm Vein Sensor, webcam IR per riconoscimento facciale, TPM
- Audio: due microfoni e due altoparlanti stereo MaxxAudio
- Altro: webcam da 2.1MP con IR, webcam da 5MP, tastiera retroilluminata, cerniera a 360°
- Certificazione: MIL-STD-810G
- Dimensioni: 309 x 214.8 x 16.9 mm
- Peso: 1.01 kg
Il Fujitsu LifeBook U9310X è il successore del LifeBook U939X, quindi eredita sostanzialmente il suo telaio. È costruito in lega di magnesio, una scelta che ha permesso di ridurre il peso del notebook (fino a 1.01 Kg) ed anche il suo spessore (16.9 mm), senza però rinunciare alla resistenza. Si tratta di un risultato importante per un convertibile, ma devo ammettere che proprio nelle fasi di trasformazione - da tablet a notebook e viceversa - la base e lo schermo sono soggetti a torsione/flessione, soprattutto se si imprime troppa forza, tanto da percepire qualche scricchiolio. Consigliamo quindi di usare la massima accortezza nella rotazione del display.
Se gli interni sono neri, gli esterni sono di un rosso vivo. Fujitsu chiama semplicemente "Red" questa colorazione, che copre sia il coperchio che il fondo del notebook (cerniere incluse), donando un tocco esclusivo ed elegante al design. Insomma, per l'azienda è probabilmente anche un elemento di riconoscimento: quanti altri ultrabook business conoscete con questo colore? Anche il coperchio flette leggermente e, una volta aperto, solleva la parte posteriore della base per migliorare l'ergonomia nella digitazione ed anche la dissipazione del calore.
Lo schermo non si riesce ad aprire con una sola mano e nasconde, nella spessa cornice superiore, una fotocamera FHD con sensori IR, pensati per l'autenticazione tramite riconoscimento facciale con Windows Hello, che fa coppia con una fotocamera da 5MP posizionata sul piano tastiera per scattare qualche foto anche in modalità tablet. La tastiera è organizzata su sei righe, compatta ma ancora comoda per la digitazione, mentre il touchpad è migliorabile sia nella grandezza che nella qualità costruttiva. Alla sua destra, spunta il lettore PalmSecure che consente l'accesso al sistema mediante la scansione dello schema delle vene del palmo della mano che - come un'impronta digitale - è un elemento univoco identificativo di ciascun individuo.
Nonostante lo spessore ultraslim, Fujitsu LifeBook U9310X è uno degli ultrabook più ricchi di porte. Partendo da sinistra, troverete: il connettore di alimentazione, due porte USB Type-C/Thunderbolt 3, una HDMI, una USB Type-A 3.1 (Gen1), un jack audio e un lettore di smart card. A destra, invece, c'è: Gigabit Ethernet (RJ-45) dall'aspetto particolare, un'altra porta USB Type-A 3.1 (Gen1), lo slot per scheda SD e lo slot per le SIM card. Sempre su questo lato è posizionato il pulsante di accensione e l'alloggiamento per la penna, una scelta non casuale perché entrambi sono accessibili in modalità notebook e tablet. Sulla parete frontale sono presenti LED di stato per l'alimentazione e la batteria.
Infine, sul pannello inferiore sempre rosso, è possibile notare una piccola griglia di aerazione e gli altoparlanti disposti sui lati, che coprirete difficilmente con le mani. Il fondo è fissato con 16 viti con testa a croce, che basta svitare per avere accesso ai componenti interni (anche se non tutti sono upgradabili).
Fujitsu LifeBook U9310X è dotato di uno schermo IPS da 13.3 pollici Full HD (1920 x 1080 pixel), con aspect ratio 16:9, densità dei pixel pari a 166PPI e rapporto di contrasto di 1000:1. Si potrebbe confondere con un Retina o addirittura un AMOLED se visto da una distanza di 50 centimetri, ma in realtà si tratta di un pannello IPS che - come forse già saprete - offre ampi angoli di visione e quindi una buona qualità dell'immagine da diverse angolazioni.
La luminosità (nominale) di 400 nit è alta ma non è il massimo se confrontata con altri business-notebook, ma devo ammettere che non ho mai riscontrato problemi nella visualizzazione anche all'aperto. Ed il merito va soprattutto al pannello opaco, un classico nei computer portatili professionali ma non in accoppiata al touchscreen, invece LifeBook U9310X riesce ad offrire entrambe le opzioni con risultati soddisfacenti. Il contrasto e la temperatura del bianco sono buoni, la riproduzione del colore è naturale ma, come in tutti gli IPS, i neri tendono al grigio. In compenso l'effetto IPS Glow non è particolarmente intenso.
Lo schermo risponde al tocco del dito in modo molto preciso, ma ha il vantaggio di supportare anche l'input da penna. Si tratta di uno stilo Wacom Dual Digitizer (AES) compreso nel prezzo ed alloggiato all'interno del telaio, in un piccolo slot in un angolo alla base del notebook. Non è molto facile da estrarre, ma la sua utilità sarà apprezzata soprattutto in modalità tablet, per quanto il peso di un chilogrammo non ne consenta un utilizzo prolungato.
Come abbiamo già notato, questo laptop non ha una, ma due fotocamere ed entrambe di ottima qualità. La webcam principale, cioè quella posizionata nella cornice superiore dello schermo è un sensore da 2.1MP che si traduce in una risoluzione di 1920 x 1080 pixel (registrazione video a 30fps), mentre quella secondaria da 5MP è integrata sopra la tastiera ed è utile in modalità tablet. A mio avviso, tutti i dispositivi convertibili dovrebbero avere due fotocamere per una user-experience ottimale.
Anche se piccolo e sottile, LifeBook U9310X di Fujitsu non teme rivali nella velocità di calcolo e nella potenza elaborativa. La nostra unità integra un processore Intel Core i7-10610U vPro, che si è dimostrato all'altezza anche di attività più complesse. Si tratta di un chip a 14 nm e otto core (8 thread) basato su architettura Comet Lake con frequenza di 1.8GHz (e fino a 4.9GHz), che punta tutto sull'efficienza energetica grazie al suo TDP da 15W con interessanti risultati nei tempi di autonomia (ne parliamo più sotto). La piattaforma è completata da una collaudata GPU Intel UHD Graphics 620 con frequenza da 300 a 1150MHz, 16GB di RAM LPDDR3 a 2133Hz saldata (purtroppo!) e SSD PCIe M.2 da 1TB, sostituibile però con un drive più capiente e veloce.
SuperPi (single-threading) | 1M | 2M | 4M | 8M | |||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
7,83s | 17,87s | 41,78s | 98,35s | ||||||
7Zip (multi-threading) | 32MB / 8 thread | ||||||||
22214 MIPS | |||||||||
Geekbench 4 | Single core | Multi-core | |||||||
5479 | 15194 | ||||||||
Cinebench R20 | OpenGL | CPU | |||||||
- | 1323 | ||||||||
CrystalDiskMark | Seq 1M Q8T1 | Seq 128K Q32T1 | Random 4K Q32T1 | Random 4K Q1T1 | |||||
Read | Write | Read | Write | Read | Write | Read | Write | ||
2254,74 MB/s | 1635,17 MB/s | 2350,36 MB/s | 1445,21 MB/s | 457,89 MB/s | 430,96 MB/s | 54,67 MB/s | 168,64 MB/s | ||
PCMark 10 | Essentials | Productivity | Digital content creation | ||||||
9085 | 7185 | 3008 | |||||||
3DMark | Time Spy | Night Raid | Fire strike | ||||||
458 | - | 1203 | |||||||
G1 - fps | G2 - fps | PHY - fps | G1 - fps | G2 - fps | CPU - ms | G1 - fps | G2 - fps | PHY - fps |
Il notebook vanta un sistema di raffreddamento molto efficace, composto da una piccola ventola ed una sottile heatpipe, ma devo ammettere che raramente l'ho sentita attivarsi. Sotto carichi leggeri, Fujitsu LifeBook U9310X riesce a dissipare il calore passivamente e in quei rari casi in cui la ventola inizia a girare, il sistema resta comunque molto silenzioso. È ovvio che con task più impegnativi, la ventola si attivi più frequentemente e in maniera più prolungata, ma il livello di rumorosità non raggiungerà mai quello di una macchina consumer mainstream. Ed anche il calore verrà gestito in modo ottimale, tanto che lo chassis risulterà appena tiepido al tatto, anche a pieno regime.
Gli altoparlanti sono posizionati sui fianchi del notebook, all'altezza del poggiapolsi, ma non sono mai coperti dalle mani sia in modalità laptop che in modalità tablet. Dal punto di vista audio, gli speaker sono davvero equilibrati con toni bassi, medi e alti molto puliti ed il volume è abbastanza potente per una macchina così piccola. Insomma, un comparto audio sufficiente per vedere qualche film e per le videoconferenze di lavoro, che rappresentano poi il vero scopo di questa macchina.
A differenza del modello precedente, Fujitsu LifeBook U9310X è dotato di WiFi 6 e Bluetooth 5.0, entrambi con una copertura ed una stabilità eccellente. Anche se il nostro sample non è fornito, in fase di acquisto, potrete richiedere anche l'integrazione di un modem 4G/LTE Cat.9 con una velocità di download fino a 450Mbps o Cat.6 con velocità di download a 300Mbps. Ed è certamente un plus per chi viaggia molto ed ha bisogno di rimanere connesso.
Le dimensioni contano, ma Fujitsu è riuscito a sfruttare l'intera base per la tastiera, lasciando appena pochi millimetri ai margini. I tasti ad isola sono comodi, restituiscono un buon feedback ed hanno una corsa piuttosto estesa considerando lo spessore ultraslim del notebook, ma vi servirà qualche giorno per abituarvi alle misure, alle distanze ed anche alla disposizione di alcuni elementi.
Il layout è organizzato su sei righe, ma a causa del design così compatto, Pag↑ e Pag↓ sono uniti ai tasti direzionali, che "sbordano" dal piano tastiera. La retroilluminazione bianca è una scelta perfetta ed elegante sul nero.
Sotto lo schermo, sulla sinistra, Fujitsu ha posizionato un pulsante di scelta rapida per le note, proprio come nel modello precedente, mentre sulla destra troviamo i LED che segnalano le funzioni attive della tastiera, come il CapsLock per esempio.
Il touchpad riflette la stessa filosofia della tastiera, semplice e comodo. Il dito scorre bene sulla superficie ed il click è preciso, ma avremmo preferito un touchpad più ampio (di spazio ce n'è a sufficienza) e dei pulsanti fisici destro/sinistro meno plasticosi. Sia chiaro: funzionano bene e sono più comodi e precisi in mobilità, ma sono decisamente passati di moda.
Essendo un notebook di classe business, destinato ad utenti con svariati gigabyte di documenti da archiviare, la sicurezza è uno degli elementi portanti del Fujitsu LifeBook U9310X. L'azienda giapponese ha adottato diverse misure per proteggere i dati, su più livelli e sistemi.
Partiamo da Fujitsu PalmSecure, una tecnologia biometrica esclusiva sviluppata dall'azienda giapponese quasi dieci anni fa ed ancora oggi implementata nei suoi dispositivi (notebook, Mini PC e anche tablet), che è in grado di rilevare e identificare il reticolo di vene e capillari del palmo della mano, diverso per ciascuna persona. Cosa rende straordinario PalmSecure rispetto ad altri metodi di rilevamento di parametri biometrici volti all'identificazione univoca dell'utente? Anzitutto PalmSecure è una procedura che non richiede alcun contatto tra il palmo della mano e il sensore stesso ed è quindi particolarmente igienica e adatta anche a un utilizzo in luoghi pubblici dove i terminali potrebbero essere destinati a un utilizzo comune e non strettamente personale. E questo è senza dubbio un vantaggio, in questo particolare periodo.
La configurazione è semplice e prevede la "lettura del palmo della mano" a in quattro fasi, con un sistema guidato che aiuta l'utente per l'intera procedura. In questa prima parte, il sensore non è infallibile: a volte non riconosce la mano ed è richiesto un ulteriore passaggio, a volte il palmo è troppo vicino, a volte troppo lontano dal sensore. Con un po' di pazienza e attenzione però sono riuscita a completare l'identificazione. Il sistema di riconoscimento è velocissimo, richiedendo in media meno di un secondo. Ma a fare la differenza è soprattutto la sua affidabilità.
Due infatti sono i parametri usualmente utilizzati per giudicare le performance di un sensore biometrico, FAR (False Accept Rate o tasso di accettazioni errate) e FRR (False Reject Rate, tasso di rifiuti errati). Per quanto riguarda il primo, PalmSecure si attesta a una percentuale di appena lo 0.00001%, circa 10 volte meno di quanto riesce a garantire la lettura dell'iride, mentre lo FRR ammonta allo 0.01 %, rendendo la lettura del palmo della mano 10 volte più accurata di quella delle impronte digitali.
A tutto ciò si affianca una piattaforma hardware Intel vPro allineata alle migliori proposte della concorrenza, il Kensington Lock, un lettore di Smart Card, un modulo di cifratura dati TPM 2.0, il lettore di impronte digitali (in alternativa al PalmSecure) e l'accesso tramite che riconoscimento facciale grazie alla webcam Full HD compatibile con Windows Hello.
Fujitsu LifeBook U9310X integra una batteria da 50Wh, che mi ha sorpreso positivamente. Ho provato il notebook in più scenari di utilizzo, ma con WiFi attivo, luminosità al massimo e profilo energetico su "prestazioni migliori" sono riuscita a superare le 10 ore di autonomia, gran parte dedicate alla navigazione web, alla riproduzione video e all'elaborazione di testi. Sono certa che, attivando la modalità di risparmio energetico e diminuendo un pizzico la luminosità del display, questo notebook ha le potenzialità per raggiungere le 12 ore di autonomia stimate dall'azienda. Con un uso più intenso, ovviamente, l'autonomia diminuisce a seconda dei carichi di lavoro ma - nella mia esperienza - non è mai scesa sotto le 9 ore.
Passando alla ricarica, LifeBook U9310X impiega oltre un'ora per fare il pieno d energia, ma nei primi 30 minuti la batteria avrà raggiunto il 30% che sarà più sufficiente per un restare operativi in viaggio, in brevi spostamenti o fino al rientro a casa. La batteria si ricarica attraverso il plug di alimentazione, ma anche con una delle due porte USB-C (fino a 65W).
Come già anticipato all'inizio è difficile trovare un difetto a questo ultrabook, perché è un dispositivo ben studiato in tutti gli aspetti dal design alla dotazione hardware, dalla sicurezza alla versatilità. Costa un bel po' - bisogna ammetterlo - ma nel Fujitsu LifeBook U9310X troverete tutto ciò di cui avrete bisogno, soprattutto se siete professionisti e manager in carriera. Fa una bella figura come laptop, anche per il suo colore, ma convince anche come tablet all'occorrenza.