Recensione dell'Asus F7F, versione economica dell'Asus F7S, con fattore di forma da 17 pollici wide e una dotazione hardware parsimoniosa, ancora basata sui componenti della piattaforma Intel Napa.


Acquisto

L'idea di acquistare un notebook con schermo da 17'' è nata da una considerazione generale sui widescreen. Dato che uno dei vantaggi principali di tale formato è quello di poter lavorare con due applicazioni affiancate sul desktop, ho pensato che la risoluzione tipica di un 15'' (1280x800) sarebbe stata un po' limitante. E' vero che esistono display 15'' con risoluzioni più spinte, ma gli elementi dell'interfaccia utente di Windows diventano troppo piccoli per i miei gusti, almeno seguendo le impostazioni standard.

Ho deciso, quindi, di orientarmi su uno schermo LCD più ampio, dalle dimensioni generose, mentre per scegliere la fascia di prezzo su cui orientarmi, è bastato dare un occhiata alle mie finanze. Mentre scartabellavo i listini dei negozi e chiedevo lumi nei forum, sono rimasto stupito dalle caratteristiche e dal prezzo dell'Asus F7F (F7F-7S010C), versione entry level del modello Asus F7S, consigliata come molti dei prodotti di questo stesso marchio. Così ho fatto l'ordine e nel giro di pochissimo tempo ho potuto mettere le mani sul mio primo notebook.

Imballaggio e contenuto della confezione

L'imballo dell'Asus F7F si potrebbe definire ecologico, dato che è realizzato completamente in materiale biodegradabile (cartone). Il notebook è tenuto bloccato da due supporti di cartone e si incastra a fianco della scatola con gli accessori. Lo schermo è protetto da una pellicola di plastica trasparente, che ho subito trovato utile per incollarvi i vari adesivi pubblicitari sparsi sul notebook. La tastiera è protetta da un ulteriore pellicola in fibra morbida. Il contenuto della confezione è il seguente:

  • alimentatore
  • panno per la pulizia dello schermo
  • cavetto di collegamento video composito
  • cavo telefonico RJ11 per modem
  • guida di installazione rapida
  • manuale utente
  • Recovery DVD
  • CD-ROM Driver & Utility Ver. 1.0
  • CD-ROM Nero Essentials 7

Specifiche Tecniche

  • Processore: Intel Core Duo T2130 a 1.86GHz (1MB cache L2, FSB a 533MHz)
  • Chipset: Intel Mobile 945GM Express
  • Memoria: 2GB DDR2 667MHz
  • Hard Disk: SATA a 160GB (5400rpm)
  • Schermo: 17 pollici WXGA
  • Scheda grafica: Intel Graphic Media Accelerator 950
  • Unità Ottica: Masterizzatore DVD DL
  • Networking: Wireless LAN 802.11a/b/g - Gigabit LAN 10/100/1000 Mbps - Modem 56K
  • Porte: 1 x Mic-in jack, 1 x Headphone-out jack (S/PDIF); 1 x TV Out (S-Video composite); 5 x USB 2.0; 1 x IEEE Firewire 1394; 1 x RJ11 Modem; 1 x RJ45 LAN
  • Batteria: 6 celle
  • Dimensioni: 40.3 x 29.9 x 3.23~4.18 cm
  • Peso: 3,5 Kg

Impressioni generali

L'Asus F7F ricalca lo stile di altri modelli Asus che avevo già visto in fotografia. Il poggiapolsi è caratterizzato da un piacevole motivetto in rilievo con funzione antiscivolo, mentre il design è impreziosito da inserti metallici che contornano il pulsante di accensione, il touchpad e tutto il margine anteriore della base. Le spie luminose di funzionamento sono di ridotte dimensioni e non risultano fastidiose anche operando in ambiente poco illuminato.

La buona struttura generale, però, è accompagnata da una qualità costruttiva non priva di qualche pecca! I piedini del notebook non sono perfettamente livellati, mentre basta mettere una mano sul lato destro del poggiapolsi per avvertire il gommino sottostante che atterra sulla scrivania. Il tasto della lettera "C" emette un cigolio, diverso dal rumore degli altri tasti e il jack del microfono inizialmente trovava resistenza nell’apposito ingresso anteriore, tanto che temevo seriamente di arrecare qualche danno. Premesso che l’esemplare in mio possesso può rappresentare un caso isolato e che si tratta di difetti marginali che non pregiudicano il funzionamento del notebook, rimane l’impressione di un prodotto che non mira troppo alla cura del dettaglio.

Interfacce

  • Lato destro: Sul lato destro ci sono il masterizzatore DVD e l'attacco per il blocco di sicurezza Kensington. 

  • Lato sinistro: Nel lato sinistro trovano posto, da sinistra a destra, una porta USB, una porta FireWire a 4 poli (quella piccina), una porta TV-Out, un uscita video analogica VGA D-Sub, un ingresso modem (RJ11) e un ingresso per la rete Ethernet (RJ45). 

  • Lato frontale: Oltre al solito pulsante per aprire il pannello del display, c'è un interruttore per attivare o disattivare la scheda wireless integrata, un ingresso microfono, un uscita per le cuffie e infine l'ingresso del lettore di memorie flash. Nel lettore è presente una finta card di plastica che funge da tappo. 

  • Lato posteriore: Nel retro del notebook c'è l'ingresso dell'alimentazione e quattro porte USB disposte a quadrato.

Audio

Le casse audio integrate in questo notebook sono di modesta qualità, sia negli alti che nei bassi. Non propriamente adeguati per applicazioni multimediali, dove trovo più comodo utilizzare delle cuffie, gli aut oparlanti dell'Asus F7F emettono un suono corposo e tondo, anche se in alcuni casi eccessivamente ovattato e cupo. Fisicamente gli speaker sono posizionati sulla parte alta della tastiera, dettaglio non trascurabile e ben progettato, se si considera che difficilmente sono coperti dai miei polsi o da qualche ingombro esterno.

Video

Veniamo a ciò che più mi ha indotto all'acquisto dell'Asus F7F, ovvero il display widescreen con diagonale di 17''. L’aspetto più critico del pannello LG.Philips (LP171WP4-TLB1) è certamente l'angolo di visione, specialmente in senso verticale. Non c'è posizione che si può assumere per vedere riprodotti correttamente sia i colori nel margine superiore dello schermo che quelli nel margine inferiore. La visione dall'alto provoca l'immediato sbiadimento dell’immagine e quella dal basso l'immediato scurimento. Questo difetto contraddistingue qualsiasi LCD con tecnologia TN, sia in campo notebook che desktop, solo che nel pannello in questione è abbastanza pronunciato.

Esaminando la riproduzione dei colori ho notato con piacere l'assenza di artefatti dovuti all'impiego del dithering. La grande maggioranza degli odierni pannelli TN fanno uso di questa tecnica per rappresentare 16,2M o anche 16,7M di colori. Non sapevo che il pannello in questione non fa uso del dithering per il semplice fatto di poter visualizzare un massimo di 262.144 colori, corrispondente ad una profondità di 6-bit per componente cromatico. All'atto pratico questa limitazione non pregiudica il normale uso. I colori sono realistici e la scala dei grigi è resa in modo distinto ed omogeneo, senza alcun fenomeno di banding.

Tuttavia, alcune sfumature di colore non sono riprodotte e ciò è evidente in situazioni particolari. Ad esempio, regolando il contrasto della smussatura dei caratteri ClearType, si può notare che ad un valore di 1.4 corrisponde un risultato imprevisto. Plausibilmente l'algoritmo usa delle sfumature di colore che il display non è in grado di visualizzare. La calibrazione "ad occhio" dei colori, come permessa da alcuni software, risulta piuttosto difficoltosa a causa del ridotto angolo di visione.

L'aspetto in cui questo pannello è insuperabile, a mio giudizio, è dovuto alla particolare interpretazione di LG.Philips dello schermo lucido (glossy o glare che dir si voglia). Garantendo colori vivaci, dettagli limpidi e al tempo stesso attenuando sensibilmente i riflessi che disturbano la visione. La differenza con display glare concorrenti è tangibile e segna un punto a favore di questo notebook. La luminosità può essere regolata su 16 diverse intensità (considerando anche quella minima) e mi sembra analoga a quella di un normale monitor desktop. In piena luce solare la luminosità massima (dichiarata) di 200 cd/m2 risulta ovviamente insufficiente e di conseguenza lo schermo appare completamente nero. Spostandosi in una zona ombreggiata l’immagine torna ad essere visibile. Nell’uso in esterno si avverte la nostalgia di un LCD con tradizionale superficie antiriflesso, anche se i glare hanno il vantaggio di essere più luminosi a parità di consumo energetico. Il tempo di risposta dichiarato di 16ms appare realistico. Nello spostamento delle fin finestre, nello scorrimento delle pagine web e nella riproduzione di filmati non si notano scie vistose. Fortunatamente non è presente alcun pixel o sub-pixel difettoso.

Non posso dire molto della grafica integrata Intel se non che è adeguata nelle applicazioni di ufficio e multimediali moderate. Sicuramente chi ha esigenze multimediali e di gaming avanzate si rivolgerà ad un notebook con grafica dedicata. Peccato per l'assenza di un uscita video digitale HDMI, presente invece nel modello superiore A7S.

Dispositivi di input

Essendo questo il mio primo notebook, non mi è facile esprimere un giudizio sui dispositivi di input. I tasti offrono una certa resistenza alla pressione ed emettono un click con lieve sottofondo metallico. La dimensione dei tasti è comoda e durante la digitazione non si perdono le battute. Come su tutti i notebook desktop replacement da 17 pollici, anche il mio Asus F7F è provvisto di tastierino numerico, che mi aiuta soprattutto nella compilazione di fogli di calcolo e in procedure che coinvolgono le cifre. Fortunatamente, per i miei gusti, i tasti che svolgono funzioni speciali (da premere in combinazione del tasto "Fn") sono ridotti all'osso e non sono presenti pulsanti multimediali di bella presenza e dubbia utilità.

Il touchpad funziona egregiamente anche nelle applicazioni più precise. Esteticamente gradevoli i pulsanti che fanno corpo unico con la finitura metallica tipica del design Asus, ma meccanicamente non sono il massimo.

Dispositivi di archiviazione

Da perfetto novizio di notebook mi sono domandato perchè non usare unità ottiche con meccanica slot-in piuttosto che esporre parti che si possono danneggiare con la pressione di un dito. Il masterizzatore DVD è un LG GSA-720N che dovrebbe supportare la funzionalità LigthScribe. Il rumore e le vibrazioni che trasmette sono direttamente legate alla velocità di rotazione. Piuttosto pronunciate nella lettura dati, diventano fortunatamente contenute durante la riproduzione dei DVD.

Il disco rigido è un  Hitachi HTS541616J9SA00 da 160GB dotato di 8MB di memoria cache ed interfaccia Serial-ATA. Impercettibile in idle e abbastanza silenzioso nelle operazioni di seek. Il benchmark di Sandra restituisce un dignitoso 38MB/s come prestazioni del file system. Questo valore mi sembra abbastanza indicativo del comportamento reale rispetto ad un odierno disco rigido desktop da 7200rpm, che si attesta sui 60/70MB/s.

Test

I test condotti hanno evidenziato performance modeste, inferiori a quelle a cui siamo abituati ultimamente sui sistemi Santa Rosa based.

  • PCMark05: 1824

  • Superpi 2M:

 

Autonomia

Per mettere alla prova l’autonomia del notebook ho eseguito il test suggeritomi dalla Redazione. La riproduzione di un DVD (nel mio caso “2 Fast 2 Furious”) con luminosità dello schermo e volume audio regolati al massimo e con WiFi disattivato. La batteria è scesa al 10% di carica esattamente dopo 1 ora e 54 minuti. Dopo 2 ore la spia di carica ha iniziato a lampeggiare e nel giro di altri 2 minuti la riproduzione si è interrotta a causa della scarsa alimentazione. Tempo sufficiente per riprodurre tutto il film e rivedere alcune scene.

Con le applicazioni che uso normalmente, in maggioranza videoscrittura e navigazione in internet, ho quasi raggiunto le 3 ore di autonomia. Grazie anche al fatto che mi piace lavorare con una luminosità dello schermo contenuta e all'uso del software Notebook Hardware Control, che può abbassare la frequenza di clock della CPU a seconda del carico di calcolo da sostenere.

Il tempo necessario per ricaricare la batteria quasi da zero supera le due ore. Suggerisco però di non temporeggiare troppo quando si raggiunge il 20% di carica, poichè si entra in una fase in cui qualche operazione più assetata di energia può fare cilecca. Anche se di fatto uso questo notebook come un PC trasportabile, trovo comodissima la possibilità di operare scollegato dalla rete elettrica. Nel caso di temporali con fulmini, ad esempio, è un accorgimento più sicuro di qualsiasi gruppo di continuità.

Sistema operativo

Il sistema operativo preinstallato è l'oramai onnipresente Windows Vista in versione Home Premium. Quella di Asus di fornire esclusivamente i driver per Vista mi è apparsa subito come una scelta di carattere più commerciale che tecnico. Impressione corroborata dal fatto che, con un po’ di pazienza, sono riuscito a reperire online i driver per altri sistemi operativi. Inoltre, alcuni driver e software ufficiali non sono affatto concepiti solo per Vista, come invece il nome assegnato lascia intendere. Vi posso dire quali driver è necessario installare per avere una installazione di Windows XP con tutto l'hardware configurato alla perfezione (zero punti esclamativi in Gestione Periferiche), ma mi sento di sconsigliare vivamente la sostituzione del sistema operativo originale, poiché alcune funzionalità potrebbero risultare ridotte o andare completamente perse. Sembra anche che Asus rifiuti l'assistenza in garanzia a chi ha rimossoil sistema operativo originale. Procedura più corretta è semmai quella di attivare il multiboot, lasciando intatto il sistema originale ed installandone un secondo.

La prima cosa da fare è aggiornare il BIOS con l'ultima versione disponibile. Nel mio caso il programma per l'aggiornamento del BIOS WinFlash è stato eseguito regolarmente, nonostante si tratti di una versione per Vista. La prima cosa da fare è andare sul sito Intel e scaricare i driver per il chipset 945GM, per la relativa grafica integrata e per la scheda di rete wireless 3945ABG.
Potete decidere se optare per i driver wireless essenziali, lasciando a Windows la gestione del collegamento, oppure per l'intera suite Intel che pensa un po' a tutto.

Sul sito Realtek trovate sia i driver High Definition Audio per il sonoro che quelli per l'adattatore di rete Ethernet RTL8168/8111. Sul sito della Motorola trovate i "Windows Universal Drivers" per il modem integrato SM56. La Ricoh sembra non fornire direttamente i driver per il lettore di schede di memoria. Per fortuna questi driver sono inclusi nel CD-ROM dei driver presente nella confezione (neanche a dirlo, anche questo solo per Vista, almeno sulla carta). A questo punto tutte le periferiche integrate dovrebbero essere state riconosciute correttamente. Potete installare anche i driver del touchpad Synaptics, che aggiungono simpatiche funzionalità, e l'utility Asus che accompagna la pressione dei tasti speciali con appositi messaggi OSD (On Screen Display).

Non ho indagato su come sia possibile ripristinare il funzionamento del tasto speciale e del pulsante dedicato con il simbolo dell'omino che corre. Questo dovrebbe cambiare dei profili di impostazione del notebook a seconda del tipo di applicazione. L'utility del display denominata Splendid non mi funziona, così come ad altre persone i cui messaggi sono sparsi sul web. Da indagare anche se la videocamera integrata trae qualche beneficio dall'installazione di driver specifici.

Conclusioni

L'impatto con il mio primo notebook è stato un misto di soddisfazione e delusione. Conscio che le mie impressioni possono derivare più dalle enormi aspettative e dalla completa inesperienza in materia di notebook piuttosto che dagli effettivi pregi e difetti del prodotto. Lo schermo ha un angolo di visione scarso, ma capisco che il confronto con i monitor desktop è ingeneroso. La qualità costruttiva però mi sembra un concetto un attimo meno relativo e questa mi è apparsa migliorabile. Per il resto il sistema ha un comportamento agile e non fa rimpiangere un desktop di fascia economica. Spero di avervi dato informazioni sufficienti per decidere se l’Asus F7F fa al caso vostro. Immagino che, essendo un prodotto nuovissimo, con il passare del tempo il prezzo di acquisto diventerà ancora più appetibile. 

Pro:

  • Design semplice e ben congeniato
  • Buone prestazioni e configurazione hardware bilanciata
  • Funzionamento silenzioso (con ventola al minimo)
  • Schermo lucido con riflesso attenuato, buon tempo di risposta e buona calibrazione colore di fabbrica
  • Possibilità di installare un OS alternativo senza grande sforzo

Contro:

  • Qualità costruttiva migliorabile
  • Schermo con ridotto angolo di visione e colore a 6-bit
  • Casse audio inadatte all’uso multimediale
  • Supporto software (volutamente) limitato a Windows Vista
  • Un uscita HDMI non sarebbe guastata

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