Questa recensione racchiudele le mie impressioni d'uso sul nuovo MacBook Pro 15,4 pollici, una versione aggiornata del prestigioso notebook professionale di Apple, dotato di piattaforma Intel Santa Rosa e schermo retroilluminato a LED. Aggiornata con test!
Acquisto
Tutto iniziò il Dicembre scorso quando usando il mio ormai vecchio notebook - uno Hyundai che, a parte il peso e l’ingombro, non mi ha mai dato grossi problemi - la cerniera di apertura dello schermo si sradicò letteralmente, rendendo così inutilizzabile il monitor. L’assistenza tecnica mi chiese 600 euro per la riparazione dal momento che era fuori garanzia, e decisi quindi di orientarmi verso l’acquisto di nuovo portatile, visto che con quella cifra si riesce a comprare un prodotto anche se di fascia entry-level…
Nel frattempo non avevo un bisogno imminente di un portatile e mi informai in rete per bene. La mia idea era di prendere un desktop-replacement, non mi importavano molto le dimensioni o il peso, tanto l’avrei usato prevalentemente su un tavolo e con la presa di corrente a disposizione. Dopo varie ricerche sul Web, ho adocchiato parecchi prodotti di ottimo livello come, DELL XPS M1710, Santech M2910, HP Pavilion Dragon HDX (che deve ancora uscire) e vari Toshiba e Asus. Nessun portatile però al momento mi soddisfaceva, sapevo dell’uscita in Maggio della piattaforma Santa Rosa e mi ripromisi di attendere fino a quella data per considerare sul serio qualche soluzione. Così entro l’estate avrei acquistato qualcosa!
Qualcosa che mi ha sempre incuriosito era passare ad Apple, in particolare i MacBook Pro 17” erano davvero interessanti e i rumors annunciavano che nell’appuntamento dell’11 Giugno al WWDC 2007 si sarebbero visti nuovi MBP. Ormai ero sicuro che il mio portatile sarebbe stato un Mac se le caratteristiche fossero state di mio gradimento. Una settimana prima del WWDC invece, e precisamente il 5 Giugno, Apple annunciava attorno alle 2 del pomeriggio i nuovi MBP con Santa Rosa e le caratteristiche mi piacevano parecchio. L’ideale sarebbe stato il modello da 17 pollici, con schermo a LED e unità Blue Ray, ma probabilmente chiedevo troppo.
Confezione
Passiamo ora ad esaminare il contenuto della confezione. Tutto è imballato in una scatola semplice stile Apple con l’immagine del MBP, all’interno troviamo:
- MacBook Pro
- Alimentatore MagSafe da 85W, spina CA e cavo di alimentazione
- Batteria ai polimeri di litio
- Apple Remote
- Adattatore DVI-VGA
- DVD di installazione e ripristino
- Documentazione stampata ed elettronica
Specifiche Tecniche
- Processore: Intel Core 2 Duo a 2,4GHz
- Sistema Operativo: Mac OS (Italiano)
- Memoria: 2GB 667 DDR2 SDRAM - 2x1GB
- Hard Disk: Serial ATA da 160GB (5400 giri/min)
- Schermo: 15" (1440x900) con tecnologia a LED
- Scheda grafica: Scheda grafica NVIDIA GeForce 8600M GT con 256MB di SDRAM
- Unità Ottica: SuperDrive 8x (DVD+R DL/DVD±RW/CD-RW)
- Porte: Una porta FireWire 400 fino a 400Mbps, Una porta FireWire 800 fino a 800Mbps, Due porte USB 2.0 a 480Mbps
- Networking: Connessione in rete wireless AirPort Extreme integrata (basata su una specifica draft IEEE 802.11n); IEEE 802.11a/b/g certificata Wi-Fi, Bluetooth 2.0, Gigabit Ethernet 10/100/1000BASE-T integrata (connettore RJ-45)
- Dimensioni: 35.7 x 24.2 x 2.59 cm
- Peso: 2.45 Kg
- Altro: Tastiera retroilluminata, Apple Remote, Power Adapter, Battery
Riporto le varie configurazioni dei nuovi MBP (come disponibili sull'Apple Store alla data della redazione di questa recensione):
- 15.4", Intel Core 2 Duo 2.2 Ghz, 2Gb RAM, HDD 120Gb a 1.899€
- 15.4", Intel Core 2 Duo 2.4 Ghz, 2Gb RAM, HDD 160Gb a 2.399€
- 17", Intel Core 2 Duo 2.4 Ghz, 2Gb RAM, HDD 160Hb a 2.699€
Le caratteristiche principali di questi modelli sono:
- I chip Intel che equipaggiano i nuovi modelli sono di generazione Santa Rosa, dotati quindi di un FSB a 800Mhz e 4MB di cache L2;
- Possono montare fino a 4 Gb di RAM (disponibili in BTO).
- Il modello da 17" non ha la retroilluminazione a LED. La risoluzione standard è la consueta 1680x1050. Come opzione BTO è disponibile il display HD con risoluzione WUXGA (1920x1200).
- Nel modello base da 15.4" con processore a 2,2Ghz non è possibile avere in BTO la scheda grafica da 256MB.
La mia scelta è stata quella della versione con schermo da 15” con tecnologia a LED Matte, Intel Core 2 Duo da 2,4GHz Santa Rosa (FSB a 800 MHz), 2GB di RAM a 667MHz e HDD da 160GB a 5200rpm. Il tutto al prezzo di 2.399 euro.
Non ho preso dunque il 17 pollici perché non ha retroilluminazione a LED e anche se avessi preso il top di gamma l’uso che ne farei non sarebbe proprio adatto. Ho preferito quindi la portabilità e la novità. Ho chiesto per un HDD a 7200rpm ma occorreva aspettare circa un mese sia acquistando dal rivenditore sia sull’Apple Store: decisamente troppo e mi sono accontentato del modello da 15,4 pollici.
Impressioni generali
Prodotto
Prendendo in mano il MBP si ha una sensazione di un buon compromesso tra peso e dimensioni, trasportabilissimo a mio avviso. La scocca è in alluminio per dissipare bene il calore e per evitare spiacevoli scollamenti delle plastiche come avveniva nei classici MacBook. Purtroppo per quanto riguarda l’estetica non c’è stato un re-design tranne la scritta sotto lo schermo “MacBook Pro” che ora appare lucida.
Primo avvio
I MacBook Pro hanno di solito almeno metà carica della batteria residua quindi non occorre caricarli prima dell'avvio iniziale. Dopo qualche secondo dall’accensione parte l’inizializzazione di Mac OS X che chiede tutti i dati personali dell’utente e alcune preferenze. Dopo il filmato di benvenuto si arriva al desktop, che a prima vista sembra molto scarno e povero graficamente se non si ha mai provato un Mac, ma già iniziando ad aprire qualche finestra, qualche applicazione si può notare la semplicità, l’ordine e l’essenzialità. Altri particolari che subito stupiscono se si arriva dal mondo Windows sono l’avvio del sistema operativo veramente veloce e la facilità di mettere il computer in sospensione: basta chiudere il monitor e per il risveglio basta riaprirlo.
Interfacce
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Lato destro: uscita DVI, Ethernet, Firewire 400, Firewire 800, USB 2.0, security lock.
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Lato sinistro: Magsafe (alimentazione magnetica, se per caso qualcuno inciampa sul cavo di alimentazione o viene tirato troppo il cavo si stacca senza portarsi dietro tutto il MBP), porta USB 2.0, entrata audio, uscita cuffie, Slot ExpressCard/34.
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Lato posteriore: nessuna interfaccia presente.
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Lato anteriore: nessuna interfaccia, è presente solo il LED per monitorare la sospensione del portatile e il tasto per aprire lo schermo.
Audio
La qualità del suono è buona anche se al massimo livello mi aspettavo delle casse più potenti, pur non essendo una grossa limitazione alla fine. Non sono presenti vibrazioni o gracchiamenti, questo è la cosa importante. Alcuni possessori di questo nuovo modello segnalano qualche imperfezione sull’uscita cuffie, io l’ho testata con della musica e degli auricolari semiprofessionali Etymotic ER-6 isolator e non ho riscontrato alcuna anomalia.
Video
Il notebook oggetto di questa review monta un pannello LCD retroilluminato a LED, un qualcosa di innovativo e a mio avviso stupendo. Eccellente l’uniformità della retroilluminazione (che in passato invece aveva dato qualche problema), il bianco è brillante ed il nero è più intenso. Pare che Apple abbia scelto LG come fornitore dei display e quello dei MacBook Pro sia il modello LP154WP2.
Tra i vantaggi della nuova tecnologia a LED, oltre a quello di essere eco-friendly, vanno ricordati il minore surriscaldamento rispetto alle lampade tradizionali, un minore consumo energetico, tempi di accensione istantanei. Al seguente link potete trovare qualche immagine di confronto tra i nuovi e i vecchi monitor: http://www.engadget.com/photos/macbook-pro-backlight-comparison-led-vs-ccfl/
Ho scelto il modello opaco perché ho visto un MacBook con schermo glossy e mi ha spaventato, lavorando quasi sempre con un neon dietro di me avrei avuto sicuramente problemi di riflessi. Questo monitor in qualche sporadico esemplare ha presentato flickering (tremolio dell'immagine di un monitor dovuto ad un refresh lento) a circa il 75% della luminosità, consiglio dunque di visionare il monitor per un po’ e provare tutti i vari livelli di luminosità, per fortuna il mio è esente da questo difetto. La risoluzione nativa è 1440x900. L’angolo di visuale dichiarato è di 120°, il tempo di risposta è di 16ms, 500:1 di contrasto e una luminosità di 300 cd/m2.
La scheda video è la nuova NVIDIA Geforce 8600M GT con 256MB di DDR3 SDRAM. È una scheda DirectX 10, caratteristica non sfruttata in Mac OS X ma che può servire se si fa uso di Boot Camp per installare Windows Vista in dual boot. La Nvidia GeForce 8600M GT supporta anche la decodifica hardware dello standard H.264, utile se si possiede una unità ottica Blu-Ray o HD-DVD.
Integrata nella cornice del display troviamo la webcam iSight, perfetta per le videoconferenze con iChat o con Skype. Ho appreso che si tratta di una nuova versione della webcam installata sui MacBook Pro della precedente generazione: è ora dotata di un sensore a 1.3Mpixel e può dunque scattare foto ad una risoluzione di 1280x1024. iChat e Photo Booth vedono la webcam come una classica 640x480, invece non è così: a questo indirizzo può essere scaricata una applicazione che consente di sfruttare la risoluzione massima. La foto che segue è stata scattata con la webcam iSight ad una risoluzione di 1280x1024 pixel.
Per quanto riguarda i filmati iSight supporta i seguenti formati:
- MJPEG 640×480 @ up to 60fps
- MJPEG 720×480 @ up to 60fps
- MJPEG 800×600 @ up to 30fps
- MJPEG 1024×576 @ up to 30fps
- MJPEG 1024×768 @ up to 30fps
- MJPEG 1280×960 @ up to 30fps
- MJPEG 1280×1024 @ up to 30fps
- Uncompressed 640×480 @ up to 30 fps
- Uncompressed 352×288 @ up to 30 fps
- Uncompressed 160×120 @ up to 30 fps
- Uncompressed 704×576 @ up to 25 fps
- Uncompressed 720×480 @ up to 25 fps
Networking
È presente una Gigabit Ethernet 10/100/1000 Base-T che funziona molto bene. Appena inserito il cavo dal router in 3-4 secondi viene già assegnato un indirizzo in DHCP e si può navigare in Internet liberamente. I trasferimenti in una LAN vanno molto bene, ovviamente sono limitati dalla scheda di rete più lenta nella LAN.
Il modulo Wireless segue il nuovo protocollo 802.11n. La velocità è notevole e durante i miei test di trasferimento anche di diversi GB di dati non ha mai perso la linea. La ricezione è buona, attraverso 2 muri il precedente notebook con una scheda 802.11b non riusciva ad avere un segnale stabile invece quella del MBP ha una ricezione sempre eccellente.
È incluso il modulo Bluetooth 2.0 EDR per creare una rete PAN coni dispositivi adatti (ad es. una stampante, un cellulare, una fotocamera). Ad esempio, può essere sfruttato molto bene da una soluzione wireless tastiera-mouse a fronte di un aumentato consumo della batteria ma con la comodità di non occupare ulteriori porte USB.
Dispositivi di input
Le prime impressioni sulla tastiera sono positive; i primi giorni è necessario prendere un po' di confidenza conil layout ed è d’obbligo familiarizzare con i nuovi tasti che nei classici notebook non sono presenti (tipo tasto meletta, tasto opzione, ecc. ) in quanto velocizzano parecchio il lavoro tramite le scorciatoie di Mac OS X. La pressione sui tasti è molto morbida e il feedback è buono: le dita scorrono velocemente sulla tastiera ma a volte si tende a non premere con sufficiente decisione qualche tasto, perdendo la battuta: ci vuole un po’ di attenzione! A volte trovo scomodo che non ci sia un tastierino numerico, ma alla fine è solo un optional che potrebbe creare solo ingombro, soprattutto per chi come me che non lavora particolarmente con i numeri.
Il touchpad è di dimensioni ampie, posizionato al di sotto della tastiera in posizione centrale. Come tradizione nel mondo Mac il dispositivo di puntamento ha un singolo tasto: le funzioni del tasto destro (per il menu opzioni) si ottiengono tenendo premuto CTRL più il tasto del touchpad. Per “scrollare” una pagina basta appoggiare due dita sul touchpad e spostarle in basso o in alto in base alle esigenze, ovviamente funziona anche a sinistra e destra.
Consiglio se si usa il portatile su un tavolo di acquistare un mouse per avere una comodità assoluta in questo senso. Io ho scelto il Logitech V270 Bluetooth così non occupa un’interfaccia USB ed ha un’ergonomia eccezionale, tra l’altro il suo colore è praticamente identico a quello del MBP.
Dispositivi di archiviazione
L’hard disk usato in questi MacBook Pro è un Fujitsu 5400rpm da 160gb SATA. Le altre opzioni sono 160GB a 7200rpm e 200GB a 4200rpm.
È ovviamente presente un’unità ottica slot-in 8x Double-Layer SuperDrive DVD±R DL/DVD±RW/CD-RW. Sembra riconoscere bene i DVD e i CD, masterizzarli e verificarli correttamente, unico punto dolente è il tempo d’accesso al supporto ottico di qualche secondo più lungo rispetto ad altre unità non slot-in.
Test
Per effettuare i test ho partizionato il disco da 160gb dedicando 30gb per Windows, ho installato Windows Vista Ultimate a 32bit con i driver forniti dal CD creato con Boot Camp ed eseguito Windows Update per gli aggiornamenti del sistema operativo.
Elevato il risultato ottenuto con l'indice di Windows Vista, segno dell'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori di BootCamp per far convivere il più recente sistema operativo Microsoft sui Mac.
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Indice prestazioni di Windows Vista (complessivo): 4,8
Processore: 5,3
Memoria (RAM): 4,8
Scheda video: 5,9
Memoria video: 5,4
Disco rigido primario: 4,8
I test sono stati eseguiti con solo le versioni shareware (senza eseguire la registrazione) dei tool di benchmarking PCMark05, 3DMark05 e 3DMark06.
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Superpi:
1MB 22.059
4MB 2.02.897
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PCMark05: 5524
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3DMark05 (@ 1024x768): 7354
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3DMark06 (@ 1280x800): 4144
I risultati allineano la scheda grafica Nvidia GeForce 8600M GT alla GeForce Go 7800GT nel 3DMark05, mentre il punteggio del 3DMark06 supera quello ottenibile con una Nvidia GeForce Go 7800GTX.
Temperatura e rumorosità
Alcuni esemplari presentano temperature eccessive, si è scoperto che deriva anche dalla abbondante quantità di pasta termoconduttiva applicata sul die. In questo caso Apple ha dimostrato poca cura in questo importante aspetto. La notizia è riportata anche qui: https://notebookitalia.it/problema-temperature-eccessive-sui-macbook-pro-santa-rosa.html
Nel mio caso le temperature sono nella norma anche se comunque sono elevate, in idle si spazia dai 47 ai 52°, un uso leggero comporta una temperatura di circa 60-63° mentre se si stressa la macchina si possono raggiungere anche gli 80° sulla CPU. Mi sembrano, però, valori in linea con quelli degli altri computer portatili Intel Santa Rosa.
Le ventole al di sotto dei 2000 rpm praticamente non si sentono, se il carico di lavoro è elevato e le temperature salgono le ventole aumentano il numero di rotazioni per minuto generando via via sempre più rumore ma dall’altra parte tenendo sotto controllo le temperature eccessive.
Autonomia
La batteria nelle condizioni attuali di carica dura circa 2h45m nella visione di film in Divx, più precisamente sono riuscito a vedere un film da 1h27m e una parte di un film (1h17m) che durava 1h31m. Questa prova è stata eseguita con WiFi e Bluetooth disabilitati e luminosità del monitor al massimo. Durante un uso medio-basso (ad esempio navigazione, iTunes, iPhoto, Amule, ecc…) e con Wi-Fi e Bluetooth attivi raggiungo normalmente le 3 ore di durata della batteria.
I valori dichiarati da Apple sono di 5.30-6 ore di autonomia ma non so in che condizioni siano stati ottenuti questi risultati, sicuramente senza Bluetooth attivo né Airport, inoltre sarà stata testata ad una luminosità piuttosto bassa.
Sistema operativo
Mac OS X è veramente un ottimo sistema operativo, a mio avviso unisce il fatto di essere user-friendly e il fatto di avere una base solida come Unix.
Ovviamente attendiamo Leopard con il quale questi MacBook Pro daranno il meglio di sé, anche se per sfruttare programmi a 64bit professionali tipo Final Cut o Photoshop sarebbero consigliati 4gb di ram, ma questo dipende dalle esigenze di ognuno.
Per chi non riesce a rinunciare a Windows è possibile creare un sistema dual-boot utilizzando Boot Camp (oppure virtualizzando con Parallels o software simili). Ovviamente anche OS linux-like gireranno senza problemi.
Triple-boot con rEFit
Mac OS X è un sistema operativo fantastico ma ho notato che per essere al 100% produttivo avevo bisogno di altri software e utilità che girano su sistemi operativi diversi: in particolare Vista soprattutto per Matlab e i giochi, mentre Debian perché è da anni che lo uso e ci sono affezionato, vorrei inoltre provare ad installare XGL e/o Beryl. Dopo la lettura di parecchi tutorial ho deciso di fare un triplo boot con Mac OS X nella prima partizione, Debian Linux 4.0 nella seconda e Windows Vista Ultimate nella terza.
Come bootloader ho usato rEFit che si adatta bene a questa necessità. Il procedimento è lungo ma riassumendolo bisogna fare un ResizeVolume da diskutil usando il terminale di Mac OSX per creare le partizioni, crearsi il CD di BootCamp per avere i driver per far funzionare al meglio Vista, installare rEFit ed attivarlo. Dopo queste operazioni si procede ad installare Windows Vista e poi Linux. Per quanto riguarda quest’'ultimo si deve fare attenzione che Lilo o Grub (attenzione in questo caso usare solo grub dalla versione 0.97-10 in poi) siano installati nella partizione e non nell’'MBR!
Al momento attuale purtroppo Debian (nemmeno nella distribuzione testing) non ha un kernel così aggiornato da supportare a pieno il chipset e la scheda di rete (il modulo del kernel relativo ha qualche bug).
Apple Update 1.0 per MacBook Pro Santa Rosa
È’ disponibile un update scaricabile dal sito Apple oppure tramite Aggiornamento Software che migliora le prestazioni OpenGL, la calibrazione dei colori del monitor e diminuisce la temperatura sulla parte sinistra della tastiera (corrispondente alla GPU) presumibilmente diminuendo il voltaggio del chip grafico. I guadagni in termini di gradi centigradi riportati dagli utenti che hanno provato questo update sono tra i 3° e i 10°.
Consigli
- Mettere la prolunga tedesca per non sentire scosse: nella presa tradizionale manca la messa a terra e può capitare di avvertire qualche scossa nel chassis nei lati, usando la prolunga tedesca si risolve.
- Dotarsi di mouse per un uso più confortevole se si lavora su un tavolo
- Controllare il monitor accuratamente prima dell’acquisto per evitare possibili difetti
Conclusioni
Ottimo portatile con caratteristiche top di gamma, il monitor da 15,4” retroilluminato a LED è una novità assoluta con queste dimensioni. Immediatamente offre un’impressione di solidità unita da eleganza, ergonomia e buona portabilità. Peccato per certi sporadici difetti che sono presenti in certi esemplari ma basta un’accurata analisi visionando il prodotto presso il rivenditore per evitare i più fastidiosi. Purtroppo un prodotto di questa qualità si fa pagare, e per gli studenti comunque è previsto uno sconto presso l’Apple Store.
Buon acquisto!
PRO
- Caratteristiche di prim’ordine
- Classico design Apple
- Monitor LED
- Sistema operativo Mac OS
- Tastiera retroilluminata
- Buona autonomia
- Magsafe
CONTRO
- Prezzo elevato
- In qualche modello è presente qualche difetto (es. temperature elevate, problemi wireless, flickering, rumori nell’uscita cuffie)
- Solamente due USB 2.0