Qualcomm ha presentato lo scorso novembre un nuovo SoC Snapdragon 805 e basato su processore Krait 450 e GPU Adreno 420, entrambe evoluzioni di Krait 400 e Adreno 320 utilizzate nell'ex top gamma Snapdragon 800. Le principali novità architetturali di questo System on a Chip le abbiamo già analizzate, ma c'è un aspetto che finora era rimasto in ombra ed è invece molto interessante. Lo Snapdragon 805 infatti integra al suo interno anche un DSP (Digital Signal Processor) che si occupa di svolgere in tempo reale tutte le operazioni di image processing e che supporta tutta una serie di interessanti tecnologie software che consentiranno, ai produttori di smartphone dotati di questo SoC, di offrire ai propri clienti una serie di funzionalità prima appannaggio esclusivamente dei modelli più costosi ed avanzati. Le prime due, i cui demo potete anche vedere in funzione nel nostro video, sono Ubi-Focus e Chroma-Flash.
UBI-FOCUS
La prima dà la possibilità di cambiare il fuoco di una foto dopo averla catturata. L'utente infatti potrà scattare in una particolare modalità catturando le immagini senza specificare in anticipo quale oggetto nella scena debba essere a fuoco. In un secondo momento Ubi-Focus stabilisce la profondità approssimativa degli oggetti presenti, dando all'utente la possibilità di scegliere quale piano mettere a fuoco col semplice tocco di un dito.
CHROMA-FLASH
In alcune situazioni, ad esempio in caso di scarsa illuminazione ambientale, l'utente è solitamente costretto a utilizzare il flash. Questo però provoca spesso la sovraesposizione delle parti dell'immagine più vicine alla sorgente luminosa, dando alla foto stessa un aspetto poco realistico. D'altra parte non utilizzando il flash le foto saranno molto scure e a volte poco comprensibili. La tecnologia Chroma-Flash mitiga entrambi i difetti, grazie all'impiego di un algoritmo che unisce due scatti, uno con flash e uno senza, prendendo il meglio di entrambi al fine di produrre un'immagine meno artefatta.
OPTI-ZOOM
Molte fotocamere, specialmente negli smartphone meno costosi, non sono dotate di zoom ottico, più costoso ed anche ingombrante. Il risultato è che, impiegando il classico zoom digitale, si otterrà un'immagine ritagliata e interpolata, quindi con difetti ottici spesso molto evidenti. La tecnologia Opti-Zoom invece consente di migliorare significativamente la chiarezza delle immagini catturate con lo zoom, attraverso l'uso di sofisticate tecnologie di elaborazione delle immagini che non ne deteriorano la vera risoluzione.
GHOSTBUSTER HDR
L'applicazione di tecniche di HDR (High Dynamic Range) si rende spesso necessaria nella ripresa di scene con una grande variazione di luminosità, al fine di rappresentare in modo più accurato la gamma di livelli di intensità della scena reale. In genere si ottiene questo risultato ricavando un'unica immagine dall'unione di più scatti effettuati con diverse impostazioni di esposizione. Tuttavia, se nella foto c'è un soggetto in movimento, la sua immagine risulterà sdoppiata e mossa, in un tipico effetto ghost. Ghostbuster HDR impedisce che ciò accada analizzando ogni movimento degli oggetti presenti nella scena e riunendo le esposizioni multiple insieme per generare un'immagine più realistica e priva del difetto ottico in questione.
I primi device equipaggiato con SoC Qualcomm Snapdragon 805 sono previsti per quest'estate e anche se ovviamente la decisione finale di quali funzionalità abilitare spetterà al singolo produttore, non è escluso che molti nuovi modelli di tablet e smartphone di fascia bassa o media potranno contare su una o più di queste funzioni.