Purism Librem 15, alla soglia del finanziamento in crowdfunding, cambia per volere dei suoi ingegneri. Superati i problemi riguardanti il processore Intel, il notebook open-source non utilizzerà più una scheda dedicata Nvidia.


Purism Librem 15 rappresenta il sogno di ogni amante dell'open source: un notebook cioè che sia completamente "libero", non solo per il sistema operativo ma anche per i driver e i firmware più profondamente integrati nell'hardware.

Il progetto, lanciato sul sito di crowdfunding Crowd Supply e che ha ancora tempo fino a fine gennaio per raggiungere la cifra prestabilita di 250.000 dollari (se volete aiutarli affrettatevi, fino ad ora sono stati raccolti soltanto 112.000 dollari) intanto continua: gli ingegneri coinvolti nel progetto stanno cercando di risolvere alcuni problemi che di fatto ostacolerebbero la realizzazione del Purism Librem 15. In particolare le difficoltà riguardano i firmware del processore Intel e della scheda grafica Nvidia.

Nel primo caso il problema principale coinvolge il firmware utilizzato dal chip durante la fase di avvio: come si sa infatti da alcuni anni le CPU Intel integrano il PCH (Platform Controller Hub) ossia il vecchio North Bridge. Quest'ultimo, durante la fase di boot, per motivi di sicurezza controllerebbe la presenza di firmware con firma digitale, impedendo di fatto l'avvio del sistema in caso diverso. Gli ingegneri del progetto avrebbero trovato una soluzione alternativa con una scoperta che, per il mondo open-source, rappresenta una vera conquista. Sembrerebbe infatti che sia possibile in realtà avere un firmware con firma digitale integrata oppure no, anche se fino ad ora nessuno aveva mai fatto richiesta per la seconda soluzione. Se la scoperta sarà confermata la comunità degli sviluppatori dovrà impiegare un po' di tempo a scrivere un nuovo firmware, ma questo risolverà definitivamente il problema.

Purtroppo anche le unità a stato solido e le schede grafiche hanno firmware di questo tipo e, per quanto riguarda le ultime in particolare, le difficoltà hanno spinto il team di sviluppo ad abbandonare l'idea di utilizzare nel proprio portatile una Nvidia GeForce a favore dell'integrata Iris di Intel. In questo caso il problema è legato alle tecnologie di virtualizzazione VT-d e VT-x, che a quanto pare non avrebbero funzionato con grafica discreta in modalità ibrida. Todd Weaver, CEO di Purism, ha quindi spiegato che adottare un chip grafico Nvidia comporterebbe la necessità di riprogrammare un altro firmware chiuso, portando via ancora altro tempo.

Se dunque tali problemi saranno risolti e la soglia di finanziamento raggiunta, sarà possibile realizzare il primo notebook completamente open source, che però avrà prezzi elevatissimi. Per i finanziatori infatti sarà previsto un prezzo compreso fra 1449 e 1699 dollari, ma procedendo i costi potrebbero aumentare ulteriormente. Questo aspetto è stato già criticato da molti ma Weaver ci ha tenuto a difendere il proprio progetto, sostenendo che il Purism Librem 15 non può contare sulle economie di scala dei grandi brand, deve quindi necessariamente costare di più ma la sua realizzazione rappresenterebbe un vero trionfo per il movimento open-source.

Via: PC World USA

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