Anche i nuovi MacBook Pro sembrerebbero affetti dai noti problemi di surriscaldamento dei chip grafici Nvidia, come ampiamente riscontrato in modelli di notebook appartenenti alla generazione precedente.
Una sezione della scheda grafica Nvidia GeForce 9600M, integrata nei nuovi computer portatili professionali MacBook Pro, mostra le stesse saldature utilizzate nella versione Nvidia GeForce 8600M suggerendo che anche i nuovi chip grafici siano inclini nel tempo a problemi di surriscaldamento, come accaduto in passato con le GPU delle serie 8600M e 8400M.
Qualche mese fa, infatti, avevamo documentato la comparsa di schermate bianche ed altri artefatti sui monitor di alcuni notebook provvisti di GPU Nvidia GeForce 8600M e 8400M. Questi difetti avevano costretto non solo Apple (con i vecchi MacBook Pro) ma anche Dell, HP ed altri a richiamare i notebook fallati o a prolungare i termini della garanzia.
Il chip integrato Nvidia GeForce 9400M, utilizzato nei nuovi MacBook e in alcuni nuovi sistemi Intel-based, dovrebbe impiegare apposite saldature eutettiche a bassa temperatura di fusione, che permettono quindi di escludere qualsiasi tipo di difetto hardware. E' ancora poco chiaro se i nuovi MacBook Pro siano interessati da questi problemi, ma i numerosi forum di discussione confermano che i notebook professionali Apple mostrano schermate nere se sottoposti ad intense sessioni di gioco o in condizioni di calore eccessivo.
Se il numero degli utenti insoddisfatti dovesse aumentare, i problemi per Nvidia continuerebbero anche con le nuove generazioni di notebook, aggiungendo altre perdite a quelle avute all'inizio dell'anno (pari circa a 120 milioni di dollari).
Ricordiamo che Nvidia ha ammesso la presenza di possibili problemi per le GPU basate su chip G84 e G86 su alcuni sistemi portatili non dotati di un sistema di dissipazione adeguato, in caso di surriscaldamento. Dell e HP sono stati i primi PC vendor ad interessarsi al problema, fornendo BIOS modificati ed assistenza gratuita; in seguito Nvidia ha finanziato la riparazione di ciascun notebook fallato con un contributo di 200 dollari.
