Il chipmaker californiano ha annunciato un nuovo PCN per le schede video Nvidia GeForce basate su core G92, con la sostituzione del materiale utilizzato per i ponticelli. Si tratta di una revisione per chip fallati o semplice prevenzione?
Una nuova PCN (Product Change Notification), consistente in una modifica per le schede video basate su chip Nvidia G92 e G92b per desktop, è stata recentemente comunicata dal produttore di Santa Clara. Il cambiamento riguarda l'abbandono del materiale utilizzato per la costruzione di alcuni ponticelli: i vecchi bump metallici con alto contenuto di piombo (high Pb), saranno sostituiti da più moderne saldature eutettiche.
Ricordando i recenti eventi che hanno coinvolto Nvidia nella bufera per la questione dei chip fallati, il noto sito di informazione inglese ha ipotizzato una estensione del problema anche alle GPU per sistemi fissi: il silenzio di Nvidia è stato interpretato infatti come una ammissione di colpevolezza, che comporterebbe la presenza di GPU fallate anche per quanto riguarda i chip di nuova produzione, a 55 nanometri. In realtà Nvidia ha mostrato la documentazione pubblicamente durante una recente conferenza, senza tuttavia fornire una motivazione per il PCN in questione.
Gli utenti si chiedono quindi, con preoccupazione, se il chip-maker californiano abbia deciso di adottare queste modifiche come atto di prevenzione per le future soluzioni, o per porre effettivamente rimedio ad un problema noto. Se la seconda ipotesi si rivelasse esatta quindi, anche le popolari schede video Nvidia con GPU G92, come la recente GeForce 8800 GT, potrebbero essere a rischio di surriscaldamento, anche se nel giro degli ultimi mesi la situazione è rimasta invariata.
Ricordiamo che Nvidia ha ammesso la presenza di possibili problemi per le GPU basate su chip G84 e G86 su alcuni sistemi mobile che potrebbero non avere un sistema di dissipazione adeguato, in caso di surriscaldamnto: in particolare i produttori Dell e HP hanno offerto la propria garanzia ed interessamento, fornendo BIOS modificati ed assistenza gratuita, mentre Apple, che stando ai report avrebbe problemi con i MacBook Pro , per il momento non ha ammesso il problema.
