Un doppio rinvio si profila all'orizzonte da parte dei due giganti hardware e software del settore PC x86: Intel infatti ritarderà le consegne dei propri nuovi processori Ivy Bridge, metre il sistema operativo di Microsoft, Windows 8, non debutterà prima del prossimo settembre.
Si preannuncia un semestre oscuro per le vendite dei PC e dei notebook in particolare. L'attuale congiuntura economica, che vede moltissimi Paesi occidentali in forte recessione, e la mancanza di innovazione nella proposta high-tech nei settori PC, sia desktop che mobili, sta infatti rallentando considerevolmente le vendite. Come in un effetto domino poi questa situazione ha prodotto ulteriori rallentamenti nell'introduzione di nuove soluzioni, determinando una diminuzione delle vendite globali.
Secondo Digitimes infatti Intel avrebbe deciso di ritardare la consegna in volumi dei propri nuovi processori Ivy Bridge, perchè le basse performance di vendita hanno messo in difficoltà i principali produttori incapaci di smaltire le proprie scorte di processori Sandy Bridge e, di conseguenza, anche Intel ne ha a sua volta ancora i magazzini pieni. Considerando dunque la situazione, a Santa Clara avrebbero deciso di consegnare piccole quantità di Ivy Bridge a partire da aprile, ma di rinviare la distribuzione di massa a un "non meglio precisato" periodo successivo al mese di giugno, nella speranza di smaltire così le scorte dei processori attuali. A dirlo, secondo Digitimes, sarebbero proprio fonti interne, probabilmente dipendenti o funzionari di qualcuno dei first tier taiwanesi. Questo però non è tutto.
Anche se i produttori di PC e portatili hanno infatti già iniziato a lavorare per rimodulare la propria offerta sulla nuova piattaforma hardware Intel, il boom delle vendita si registrerà dopo settembre, quando cioè Microsoft farà debuttare il suo nuovo sistema operativo Windows 8. Il profilarsi all'orizzonte di un nuovo OS potrebbe infatti dissuadere la maggior parte dei potenziali clienti da un acquisto a ridosso del debutto di Windows 8. In tutto questo gli unici a guadagnarci saranno i produttori di controller per USB 3.0, interfaccia di nuova generazione notoriamente non supportata in maniera nativa dal chip degli attuali Intel Sandy Bridge.
Inizialmente le previsioni degli analisti parlavano infatti di un crollo al 20 % della quota di questi chip sul mercato durante il 2012, anno in cui appunto sarebbero arrivate la piattaforma Ivy Bridge che invece supporta USB 3.0 nativamente. Il rinvio di ques'ultima però ha garantito un trimestre in più ai chipmaker che hanno visto dunque la loro quota tornare nuovamente al 50 %.