Matsushita Electric Industrial, meglio nota in Europa per il suo brand Panasonic, ha annunciato lunedì di aver impiantato uno stabilimento per la produzione di massa di batterie agli ioni di Litio che incorporano la tecnologia di sicurezza HRL (Heat Resistance Layer).


Matsushita, attraverso la sua controllata Matsushita Battery Industrial (MBI), è il quarto produttore mondiale di celle per batterie agli ioni di Litio dopo Sanyo, Sony e Samsung. A seguito delle difficoltà che hanno coinvolto Sony (per le batterie per notebook) e Sanyo (per le batterie per cellulari) e che hanno portato al richiamo di milioni di unità, Matsushita cerca di rosicchiare una fetta di mercato puntando tutto sulla sicurezza.

E proprio alla sicurezza è orientata la tecnologia HLR: l'Heat Resistance Layer è uno strato isolante di ossido di metallo usato per incapsulare la superficie degli elettrodi. Di solito, le celle delle batterie agli ioni di Litio contengono un sottile separatore di materiale plastico per isolare il catodo dall'anodo. Quando il separatore viene perforato da un materiale elettroconduttivo, come ad es. una particella metallica, si sviluppa un cortocircuito portando la batteria al surriscaldamento e in alcuni casi all'incendio. Ed è proprio questo che è accaduto nel caso delle batterie Sony richiamate.

L'HRL, invece, ha migliori capacità isolanti e di resistenza al calore rispetto alla plastica e, anche se una cella dovesse surriscaldarsi, il nuovo isolante impedirebbe comunque alla batteria di prendere fuoco. 

La tecnologia HRL era stata messa a punto solo ad Aprile di quest'anno ma, in pochi mesi, Matsushita è riuscita a creare, a tempi da record, un impianto per la produzione di massa di batterie di questo tipo, capace di ben 5 milioni di unità al mese. Akira Kadota,portavoce del gruppo nipponico, assicura che "Matsushita ha intenzione di convertire il 50% della sua intera produzione di batterie, dotandole della tecnologia HRL, entro il 2009".

Per ridurre al minimo il rischio di cortocircuito nelle sue batterie, MBI  ha, inoltre, adottato tutta una serie di precauzioni per evitare che, durante il processo produttivo, particelle di metallo possano contaminare le celle: i materiali utilizzati per comporre le celle saranno accuratamente separati da elementi estranei e saranno adottati particolari accorgimenti per creare un ambiente il più possibile pulito all'interno dell'industria.

Abbiamo ormai appreso che i composti chimici, impiegati nelle batterie agli ioni di Litio, hanno una natura potenzialmente instabile: basterà un nuovo isolante a renderle totalmente sicure?

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