Con un intervento di Steve Jobs, Apple ha inaugurato una politica eco-compatibile che la porterà a rivoluzionare i materiali e le tecnologie dei propri prodotti, a partire dalla retroilluminazione a LED per tutti i display.
Apple cambierà il suo atteggiamento in materia ecologica, per suggellare l'impegno e confermare le responsabilità ambientali di un azienda che non è indifferente alle problematiche dell'inquinamento ambientale e ha a cuore la salute del Pianeta, nonostante le critiche mosse da note associazioni ambientaliste, come Greenpeace.
In una lettera aperta ai suoi clienti ed ai suoi azionisti, Steve Jobs delinea i tratti fondamentali del suo programma, che acquista un forte valore ecologico soprattutto per l'impegno ad eliminare il mercurio e l'arsenico presenti nelle lampade fluoresenti dei display LCD, adottando, nell'immediato futuro, un sistema di retroilluminazione a LED.
"Progettiamo di introdurre i nostri primi Mac con tecnologia a LED entro la fine del 2007", scrive Jobs. “La nostra volontà di abbandonare completamente l'uso di schermi a lampade fluorescenti è direttamente dipendente dalla velocità con cui il mercato accetterà, anche per pannelli di grandi dimensioni, l'uso della tecnologia a LED. Fortunatamente, tutti gli schermi degli iPod già utilizzano LCD con illuminazione a LED, quindi questi risultanno inevitabilmente esclusi da questa politica, in quanto già a norma".
Oltre ad essere meno inquinanti, gli schermi a LED presentano anche degli innegabili vantaggi per gli utenti, come una migliore resa cromatica e un maggior contrasto. L'illuminazione del pannello, inoltre, risulta più uniforme, laddove, in passato, i display con tecnologia a lampade fluerescenti avevano dato qualche problema, come documentato in un nostro precedente articolo.
Alcune indiscrezioni lasciano supporre che nei prossimi mesi Apple darà vita ad un aggiornamento delle sue linee di Macbook e Macbook Pro, segnando l'inizio di una transizione graduale dagli schermi a lampade fluerescenti (CCFL) verso pannelli con illuminazione a LED. Molto probabilmente la casa di Cupertino partirà da una revisione del MacBook Pro da 15.4", per poi procedere in tempi successivi con i MacBook da 13" e , infine, con il MacBook Pro da 17".
Greenpeace, dal canto suo, risponde all'iniziativa di Apple, chiedendo anche un intervento dell'azienda sul tema del riciclaggio dei prodotti elettronici, per diminuire l'impatto ambientale dei materiali non degradabili. Vedremo quale sarà la replica di Jobs questa volta.