Anand Chandrasekher, Vice Presidente di Intel Ultra Mobility Group, torna a calcare il palcoscenico del Computex 2009 di Taipei, partecipando al keynote "The Art of the Possible".


Intel analizza la situazione del mercato ultramobile: negli ultimi cinque anni Internet è diventato una realtà dominante ed imprescindibile dal mondo del computing mobile, e si è sviluppato seguendo le idee ed i bisogni dei consumatori. Le statistiche mostrano inoltre la grande importanza dei Paesi Emergenti ed in Via di Sviluppo: per la prima volta un sito cinese è entrato a far parte della top ten dei siti web a livello globale. La crescita immane del pubblico interessato ad ottenere una esperienza Internet mobile rappresenta per Intel una opportunità da non lasciarsi sfuggire.


Il chipmaker di Santa Clara già da tempo si è messo in corsa per lo sviluppo di tecnologie e software dedicati al settore ultramobile, che permettono la realizzazione di dispositivi handheld a basso consumo ma capaci di provvedere performance elevate e funzionalità avanzate. In una sola parola: Atom. Il 2008 è stato testimone di un boom senza precedenti, quello dei netbook. Chandrasekher sottolinea come il trend positivo della categoria ultramobile stia finalmente portando in primo piano anche il segmento dei MID (Mobile Internet Device), decisamente in ombra negli ultimi anni anche a causa dei costi troppo elevati.

La piattaforma Atom per MID di prima generazione, Intel Menlow, è stata protagonista di oltre 70 design in tutto il mondo. Intel Menlow, conosciuto in precedenza con il nome di "Centrino Atom", può essere considerato in un certo senso come l'erede di Intel McCaslin (che impiegava processori Stealey), o come la variante "di lusso" di Intel Atom. Inizialmente pensato per l'implementazione di dispositivi di piccole dimensioni come MID ed UMPC a causa del consumo e dimensioni ridotte del nuovo chipset Poulsbo e del microprocessore Silverthorne, Menlow è stato accolto a braccia aperte anche dal mercato netbook: sono parecchi infatti i produttori che hanno impiegato la nuova piattaforma come motore per i propri netbook e addirittura ultraportatili. Il momento d'oro del settore MID sembra tuttavia alle porte. L'ultimo arrivato in "casa Menlow" è stato presentato nel corso del keynote: si tratta di KAX15, il MID Compal di seconda generazione, che impiega il sistema operativo Microsoft Windows XP.


Chandrasekher ha ricordato infine come il recente processore Intel Atom Z550 da 2GHz abbia conquistato la palma di CPU più performante per quanto riguarda le soluzioni con TDP inferiore a 3W. Sono stati esposti anche numerosi dispositivi già in commercio o presentati alla precedente manifestazione tedesca del CeBIT, come ad esempio Clarion MID, OQO 2+ e Panasonic Toughbook CF-U1.

Tra la fine del 2009 e (probabilmente) l'inizio del 2010, la piattaforma Intel Menlow sarà sostituita da Intel Moorestown. Per l'ennesima volta il Senior Vice President di Ultra Mobility Group è tornato sul fattore consumo: Intel Moorestown è stata progettata con l'intento di ridurre al massimo il consumo energetico, e dare dunque un'esperienza di mobilità superiore.


Più volte è stata annunciata una riduzione del consumo in stato di idle pari a 50 volte rispetto a Menlow (che avrebbe dovuto essere in precedenza inferiore di "sole" 10 volte); per ottenere questo risultato, gli ingegneri di Intel hanno operato una combinazione vincente di innovazioni architetturali. Il passaggio all'architettura dual-chip è stato possibile grazie all'eliminazione del northbridge, le cui funzioni (grafica integrata, controller video e della memoria) sono state integrate all'interno del core "Lincroft" a 45 nanometri, che sarà affiancato dal southbridge/chip I/O "Langwell". Per questo motivo, nonostante la riduzione delle dimensioni della scheda madre e del consumo, la superficie del chip Lincroft risulta più che doppia rispetto a quella dei chip Silverthorne per Intel Menlow.

 
 

Il consumo di Moorestown in idle sarà dunque pari a 20mW, contro 1W di Menlow. Sono state mostrate alcune slide di confronto relative a diversi scenari di utilizzo, come ad esempio la riproduzione di un file audio, l'Internet browsing ed appunto lo stato di idle: per ogni scenario sono state evidenziate le aree che entrerebbero in funzione, e la differenza a livello di consumo. Stando a quanto riportato da Intel, Moorestown sembra davvero in grado di rivoluzionare il fattore autonomia dei dispositivi ultraportatili.


Moorestown supporterà un'ampia gamma di soluzioni wireless (WiFi, WiMAX, 3G), ed entrerà presto in produzione di massa. Il piatto forte del keynote 2009, che a livello teorico non offre particolari novità rispetto alle precedenti uscite di Intel, è costituito sicuramente dai primi prototipi di MID Moorestown based funzionanti. I sample in esposizione sono cinque, prodotti da CCI, EB, Inventec, Quanta ed Aava Mobile.

CCI Compact Handheld è il dispositivo più piccolo del quintetto: offre un display da 3 pollici, connettività Internet completa e funzionalità di telefonia mobile. EB MID Reference da 4 pollici dispone di un design sottile e compatto ed è orientato alla fruizione di contenuti multimediali e giochi 3D. Il display offre funzionalità touchscreen. Per dimostrare le capacità grafiche di Moorestown, è stata mostrata (non su questo dispositivo) una sessione di Quake Open Arena.


Inventec X3 MID è invece il dispositivo con il display più ampio, dotato di diagonale da 5 pollici. Disporrà di una interfaccia innovativa  e sarà orientato alla navigazione su Internet.


Quanta M1 con display da 4.3 pollici si avvarrà di una tastiera a scorrimento, e potrà essere adoperato per l'intrattenimento multimediale ed il web browsing.


Aava Mobile Smartphone, infine, pur essendo munito di un display da 4 pollici, incorporerà tutte le funzioni tipiche degli smartphone, come la telefonia 3G ed i servizi di messaging. Esso anticipa in un certo senso la futura strategia di Intel, che dopo il lancio della futura piattaforma Intel Medfield si getterà a capofitto nel settore. A quanto pare, solamente tre dei dispositivi (tutti equipaggiati con sistema operativo Intel Moblin v2) su cinque previsti erano operativi al momento del keynote.


E proprio Medfield è protagonista di un frammento del keynote, anche se ancora una volta non ci sono novità rispetto a quanto trapelato in precedenza. La piattaforma Intel Medfield sarà costituita da una soluzione SoC ancora più avanzata di Moorestown: dal design a doppio chip si passerà infatti ad un design single-chip.


Questo accorgimento, unito all'adozione del processo produttivo a 32 nanometri (Lincroft di Moorestown sarà realizzato ancora a 45 nanometri, come Silverthorne di Menlow), porterà ad un ulteriore abbattimento dei consumi energetici, e delle dimensioni della scheda madre.


Le piccole dimensioni del chip sono un fattore quasi insignificante per quanto riguarda il settore MID, dal momento che il 53% degli utenti vorrebbe avere a disposizione display di dimensioni più elevate rispetto a quelle attuali.


Come abbiamo già sottolineato, tuttavia, il minuscolo chip di Medfield (che avrà una superficie pari al 50% di una carta di credito) sarà il partner ideale per i futuri dispositivi smartphone, che potranno finalmente beneficiare delle performance della tecnologia Intel.


Chandrasekher infine ha citato alcuni tra i maggiori sviluppatori di software che hanno deciso di abbracciare l'universo Moblin con la realizzazione di numerose applicazioni: Cyberlink (sviluppo di codec video), Discretix (sviluppo client DRM), Eyecon (condivisione contenuti), Livecast (sviluppo applicazioni per lo streaming video in real-time), Mojo Mobility (ricarica wireless) e Move Networks (plug-n Move player per browser).

 

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