Santa Clara ufficializza la quarta generazione di processori Intel Core, prima nota col nome in codice Haswell. Processo produttivo a 22 nm e nuova architettura sono i due aspetti che caratterizzano queste soluzioni. Tra i vantaggi, consumi ridotti per autonomie molto maggiori, prestazioni superiori e nuovo sottosistema grafico ad alte performance.


Intel ha ufficializzato la quarta generazione di CPU Core ix, popolarmente conosciute da mesi col nome in codice Haswell. Questa nuova famiglia di processori eredita dagli attuali Ivy Bridge il processo litografico a 22 nm di tipo Tri Gate 3D ed introduce un'architettura completamente nuova, che dovrebbe assicurare prestazioni migliori. Dal punto di vista delle funzioni però le novità sono sostanzialmente due: consumi ancora più contenuti e introduzione di un nuovo sottosistema grafico che dovrebbe portare finalmente a ottimi risultati, consentendo ad esempio buone prestazioni anche per gli ultrabook privi di scheda grafica dedicata. Partiamo dai consumi, sui quali già la settimana scorsa l'azienda di Santa Clara si era pronunciata ufficialmente.

L'aumento dell'autonomia dovrebbe essere quantificabile in circa il 50 % rispetto ai processori Ivy Bridge. Il chipmaker ha conseguito questo risultato oltre che per merito di un'architettura maggiormente ottimizzata anche grazie all'introduzione di diverse soluzioni tra cui un chip per la gestione dell'alimentazione, capace di regolare dinamicamente i parametri di diverse componenti interne del processore così da contenerne i consumi, dell'ulteriore aumento del numero di regolatori di voltaggio e dell'adozione di bus più ampi e più veloci, che consentono trasferimenti più rapidi dei dati, in modo da lasciare il processore inattivo per un tempo maggiore.

Il TDP infatti è sceso dai precedenti 17 W degli Ivy Bridge (riferito al modello col valore più basso di tutta la famiglia), a cui però andavano aggiunti i circa 3 W del PCH, a soli 15 W, comprensivi di tutto. Come ricorderete infatti un'altra peculiarità di questi nuovi processori sarà quella, per le versioni dual core, di integrare nel packaging per la prima volta anche il Platform Controller Hub, che invece resterà ancora sulla scheda madre, come accade ora, per i più potenti quad core.

La seconda novità come detto riguarda il sottosistema grafico integrato nel processore. Anche in questo caso Intel ha lavorato molto per elevare il livello prestazionale, grazie allo sviluppo delle nuove architetture GT2 e GT3 (GT1 è destinata alle CPU per sistemi desktop). La prima sarà declinata in tre diverse versioni, HD 4200, 4400 e 4600, tutte destinate ai notebook e ultrabook di fascia bassa, mentre la seconda sarà ancora più articolata. Per i modelli ultrasottili ma con performance superiori ci saranno infatti le GPU HD 5000, mentre per i portatili che possono contare su spazi interni maggiori e possono quindi integrare sistemi di dissipazione più efficienti, in grado di sostenere TDP più elevati, avremo le GPU HD 5100 e 5200, denominate rispettivamente Iris e Iris Pro.

La prima, a fronte di un TDP di 28 W, dovrebbe garantire prestazioni più che doppie rispetto alle attuali HD 4000, mentre con Iris Pro si dovrebbero raggiungere performance addirittura tre volte maggiori. I nuovi processori saranno distinti dalle sigle H, M, U e Y per quanto riguarda il segmento mobile. La prima lettera individuerà i modelli più potenti, tutti quad core con grafica Iris Pro, gli M invece saranno sia dual che quad core, gli U saranno invece di tipo low voltage, destinati a ultrabook di fascia alta, infine gli Y saranno degli ultra low voltage, indirizzati a soluzioni più economiche o ai tablet ibridi con tastiera sganciabile che per via delle dimensioni particolarmente contenute hanno bisogno di TDP molto bassi.

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