ImageIntel ha annunciato che le sue future generazioni di processori realizzate con processo produttivo a 45 nm saranno totalmente prive di Piombo. Il progresso tecnologico si sposa con la sostenibilità ambientale.


Sia il Piombo che i suoi composti sono altamente tossici e pericolosi dal momento che possono accumularsi non soltanto nei diversi organismi, ma anche nell'intera catena alimentare (per approfondimenti suggeriamo la lettura di questo articolo). Per questa ragione il Piombo figura in cima alla lista dei sei elementi oggetto della direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) della Comunità Europea, per la riduzione delle sostanze nocive nella fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

È quindi importante il passo compiuto ieri da Intel Corporation che ha annunciato che le future serie di processori costruiti con processo produttivo a 45 nanometri (nm) saranno totalmente prive di questo metallo. Saranno interessati tutti i prossimi processori prodotti con la nuova tecnologia Hi-k, appartenenti alle famiglie Core2 Duo, Core2 Quad e Xeon. La produzione di CPU Hi-k inizierà nella seconda metà di questo anno.

Nasser Grayeli, vice presidente e direttore dell'Assembly test technology development, Technology and Manufacturing Group di Intel, ha dichiarato che ''Intel sta puntando la propria attenzione verso la sostenibilità ambientale, a partire dall'eliminazione del Piombo ed una migliore efficienza energetica dei propri prodotti, fino alle minori emissioni inquinanti e maggiore riciclaggio di acqua e materiali''.

Il Piombo, ricordiamo, è usato in un'ampia varietà di package micro-elettronici (il package è la struttura che avvolge il chip e lo connette alla scheda madre). Ovviamente esistono diversi tipi di package, specifici per processori mobile, desktop, server: questi elementi, una volta prodotti secondo la nuova tecnologia Hi-k, si presenteranno totalmente liberi dal piombo (Lead-free). Anche la produzione dei processori a 65nm verrà aggiornata a questa nuova tecnologia nel corso del 2008.

Confidiamo che sempre più aziende seguano l'esempio di Intel.

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