Come ampiamente anticipato nei mesi scorsi Intel si è presentata puntualmente al prestigioso appuntamento del Mobile World Congress di Barcellona con interessanti novità in ambito mobile, introducendo tre nuovi SoC destinati agli smartphone basati su piattaforma Clover Trail+, continuando così la propria rincorsa all'inseguimento dei chipmaker che attualmente dominano questo segmento di mercato, Qualcomm in testa. Prima di vederne nel dettaglio le caratteristiche bisogna però fare un po' di chiarezza sui nomi in codice.
Fino allo scorso anno infatti Medfield e Clover Trail indicavano rispettivamente le soluzioni per smartphone e quelle per tablet del colosso di Santa Clara. Entrambe erano basate sulla stessa architettura e realizzate con processo produttivo a 32 nm, ma i SoC Clover Trail erano dual core e assorbendo quindi di più potevano essere impiegati solo sui tablet. Ora invece Clover Trail+, pur essendo anch'esso dual core, sbarca anche sui più compatti smartphone. Secondo Intel i consumi in idle rispetto a Mefield sono stati ridotti, consentendo così di aumentare il numero di core e la frequenza operativa, al fine di ottenere una maggior potenza di calcolo con consumi globali simili. L’architettura in-order, eredità dei primi Atom introdotti nel 2008 e il sistema litografico restano gli stessi di Medfield, ma viene appunto introdotto un secondo core e la tecnologia HyperThreading, che consente di elaborare due thread per ciascun core fisico, ma la novità riguarda soprattutto il sottosistema grafico, ora molto più performante.
I nuovi modelli si chiamano Atom Z2520, Z2560 e Z2580 ed hanno una frequenza operativa pari rispettivamente a 1.2 GHz, 1.6 GHz e 2 GHz, anche se si parla in questo caso del picco massimo raggiungibile dinamicamente. La frequenza operativa base invece è di 933 MHz per tutti e tre i SoC, ossia 33 MHz in più rispetto al precedente Atom Medfield Z2460. Sale anche la frequenza operativa più bassa raggiungibile he passa da 600 a 800 MHz. La cache di secondo livello resta invece pari a 512 KB per core, mentre migliora il supporto alle memorie, che potranno essere di tipo LPDDR2 a 1066 MHz invece che a 800 MHz. La novità più importante però è come già detto rappresentata dalla nuova GPU, una PowerVR SGX 544MP2, che va a sostituire la precedente SGX 545.
Quest'ultima lavorava a un clock rate di 533 MHz, mentre ora il nuovo sottosistema ha una frequenza pari rispettivamente a 300, 400 e 533 MHz per i modelli Z2520, Z2560 e Z2580. Architetturalmente la SGX544MP2 sembra piuttosto vicina alla SGX 543MP2 impiegata da Apple nei suoi SoC A5 (iPad 2 e iPhone 4S) ma la potenza di calcolo sviluppata, 34.1 GFLOPS, la mette leggermente avanti anche alla versione utilizzata nell'Apple A5X (iPad 3). Secondo il chipmaker californiano nel test GLBenchmark 2.5 Egypt HD offscreen performance la nuova GPU fa segnare circa 30 FPS, un risultato molto simile a quello ottenibile con la GPU Qualcomm Adreno 320, top gamma integrata nei precedenti SoC Qualcomm Snapdragon S4.
La nuova GPU inoltra supporta risoluzioni Full HD 1080p, come quella impiegata nel display da 5.5 pollici del nuovo Lenovo Ideaphone K900, dotato proprio del SoC Intel Atom Z2580. I nuovi Clover Trail+ supportano inoltre webcam frontali da 2 Mpixel e fotocamere posteriori fino a 16 Mpixel anche se in modalità burst (raffica fotografica) il limite è 8 Mpixel. Per quanto riguarda invece il supporto alle connessioni, Intel ha finalmente sostituito il vecchissimo chip XMM 6260 col nuovo modello XMM 6360 che introduce il supporto alle reti 3GPP release 9t, DC-HSPA+ Category 24 da 42 Mbps e HSUPA category 7 da 11.5 Mbps. Infine Intel ha mostrato anche un nuovo FFRD (Form Factor Reference Design) per i nuovi Clover Trail+, che integra tutte le novità fin qui descritte ed è in grado di supportare un quantitativo di memoria interna pari a 256 GB.